martedì, ottobre 31, 2006

Dopo un rapido scambio di telefonate ci decidiamo ad aspettare ancora una altra persona e poi andare su al podere di C. per preparare. Dopo essersi fatto desiderare arriva CR. Già, CR, una conoscenza, ma più evanescente lui di tutti gli altri messi assieme, non ci ho mai scambiato molte parole nonostante sembri, e sia realmente, un ragazzo molto tranquillo, con un aria un po’ trasandata e quei capelli lisci buttati lì sulla sua testa come stanchi… dietro alla barba non lunga e non molto folta un’espressione pacata di un neo padre che convive, mi è sembrato serenamente, con la sua compagna. Appena arriva salgo con lui e andiamo su al solito senza parlare più di tanto…

Oggi avevo voglia di infighettarmi quindi sotto il giubbotto e la felpa ho messo su una delle camicine che mi sono da poco comprato con annessi pantaloni nuovi e scarpe di classe che mi fanno un male boia ai piedi… Volevo solo farmi vedere in giro oggi, stasera tanto non andrò oltre il cinema: non mi va’ di girare per le strade di Riolo o di altri posti con questo freschino che c’è e non ho voglia di andare in disco (anche perché c’ero anche sabato scorso): meglio un bel filmotto… Stasera mi sa’ che salto anche il corso di pittura, ci pensiamo la prossima settimana…

lunedì, ottobre 30, 2006

Diventa sempre più difficile in questi giorni ordinare i pensieri: sono pieni di stimoli, tutti negativi, che richiederebbero ognuno un’analisi accurata, ma sono troppi e non riesco a starci dietro… Simpatia sta cambiando lavoro, ma perché cazzo me lo viene a raccontare? Perché? Sabato ho rivisto dopo molto tempo Big Jim, gli ho detto di questo blog, chissà se verrà a visitarlo. Ho la mente impantanata nelle sabbie mobili… tentiamo di continuare il racconto in corso… e magari di affiancarlo ad altri come in una specie di collage senza forma, direzione, verso, come un guazzabuglio di pensieri quali in realtà si affollano nella mia mente…

Dunque, poco dopo a me ed L si aggiunge T. T è il prototipo della ragazza maschiaccio… Sempre somigliante di più ad un maschio che ad una femmina, anche fisicamente, sin da bambina tendeva a farsi coinvolgere in numerosi litigi che finivano sempre con grandi urla e a volte con una zuffa. L’ho persa di vista dopo le medie, ora abita nel paesello vicino al mio, dove sono sepolti i miei. Il tempo e gli ormoni sembrano averla resa un pelo più femminile, soprattutto dal punto di vista caratteriale… Di nuovo lo scambio di saluti di rito oltre ad un paio di scarne battute ed di nuovo ad attendere un’altra persona…

Sabato mi sono dato allo shopping sfrenato: quando mi ci metto so’ essere di gran lunga peggio di una donna, nel senso che compro tutto ciò che mi capita a tiro! Mi sono tuffato in via Indipendenza e mi sono comprato due camicie sballoflashanti, come direbbe il mio amico Birinculo: una blu notte con un fantastico riflesso azzurrino ed una rosellina che ora vanno tanto, poi già in piena possessione demoniaca sono andato a farmi un bel paio di jeans attillati taglia 43!!!!… Pensare che prima della dieta portavo la 52!!!! Ovviamente non poteva mancare una cintura da abbinare ed una felpa per i giorni in cui mi sento un po’ più sportivo e un po’ meno fighetto. Sabato mi sono addobbato per benino con tutti i miei nuovi acquisti abbinati con un paio di scarpe classiche e appena lustrate; risultato: praticamente un orgasmo: mi sentivo un figo della madonna, come non mi ero mai sentito, bello come il sole e appagato… Sfortunatamente il resto della serata mi ha fatto presto dimenticare lo stato di estasi, ma sono troppo confuso per riuscire a parlarne…

venerdì, ottobre 27, 2006

Riesco a trovare parcheggio abbastanza facilmente: nonostante abiti in un paesello pure da me c’è il problema del parcheggio certe volte: chissà dove andremo a finire! Appena spento il motore mi guardo in torno per scrutare se qualcuno è già arrivato e, quasi subito, vedo un volto familiare così, incoraggiato prendo il giubbotto ed esco. Si tratta di L; ci salutiamo e ci scambiamo qualche parola, nulla più. Purtroppo l’essere praticamente un estraneo nel paese dove vivo ha fatto si che le conoscenze siano solo superficiali, perfino quelle nate alla scuola elementare. L è uno di questi casi; a dire la verità per lei c’è anche l’aggravante di non essere neppure stata in classe con me… E’ una ragazzona alta, dal fisico robusto, ma non obesa; fortunatamente è il suo stesso aspetto che mi da’ lo spunto per parlare: è in cinta del secondo figlio. Allora le chiedo di quanti mesi è, se è maschio o femmina, come lo chiameranno e come sta l’altro bambino.
Fa tenerezza guardare il suo volto mentre mi risponde, un po’ perché come tutte le donne in gravidanza emana una luce speciale, un po’ perché il suo viso è rappresenta l’incarnazione di quell’ideale di madre grande agli occhi di un bambino, forte, anche più forte di un padre, ma con un espressione bonaria e pacioccona, al confine con il malinconico che al solo guardarla ti disarma e ti fa regredire allo stato fanciullesco ed è come se aspettassi da un momento all’altro che questa donnona tanto buona ed indulgente ti porga una caramella con questo suo dolce, rassicurante, pacifico e appena accennato sorriso…

giovedì, ottobre 26, 2006

Già, perché avevo puntato la sveglia di domenica mattina? La luce fioca dell’autunno che filtra dalla finestra consente ai miei occhi e alla mia mente di riprendersi gradualmente dal torpore addolcendo il risveglio causato dall’odiata sveglia; di pari passo con le palpebre si riattivano le connessioni neuronali ed ecco li che riaffiora in superficie il motivo della sveglia: quella domenica c’era la mangiata della leva. Ora, non so se e quanto questa cosa sia diffusa in Italia, ma nel mio paesello c’è l’usanza che, una volta l’anno tutti quelli nati nello stesso anno si ritrovino per passare insieme qualche ora a mangiare, parlare e, possibilmente, divertirsi. Sarò sincero, a questa cosa non ho mai partecipato tranne che negli ultimi due anni quindi per me è una cosa molto recente, ma che comunque mi piace, anche solo per rivedere persone che, pur abitando nel mio stesso paese, che conta appena 5000 anime, non vedo da anni, anche più di dieci… Alla fine poi, per me almeno, diventa occasione di riflessione su come eravamo e come siamo diventati, ma anche sul senso della vita (strano eh…).
A questo punto, in pieno possesso delle mie capacità mentali, posso scendere dal letto e, vestirmi, afferrare le chiavi della macchina ed andare giù in paese. Arrivo nella piazza principale, tranquilla come solo può esserlo la piazza di un pesino di collina una domenica mattina autunnale; l’aria è fresca e il cielo è plumbeo, decisamente una giornata che non mette allegria…

mercoledì, ottobre 25, 2006

Ormai i ricordi sono già appassiti come fiori da troppo tempo lasciati in un vaso appoggiati ai bordi a guardare pigramente ciò che li circonda; tuttavia proviamo lo stesso a raccontare sperando che ciò serva a rianimare almeno in parte questi fiori…
Dunque, vengo svegliato dal solito sgradevole bip bip della mia odiata ma necessaria sveglia: è con me da quando ho perso i genitori, circa 5 anni; prima avevo la mamma-sveglia a cui bastava dire a che ora farmi alzare e, in un modo o nell’altro, con le buone o con le cattive, ero sempre certo che alla tal ora sarei stato sveglio. Il surrogato in plastica, ingranaggi e silicio che ho ora vestito con un sobrio abito grigio nero su cui spicca, ma discretamente un tenue colletto blu riesce comunque a farsi rispettare: ogni mattina con il suo occhio vigile alle 5 in punto si apre e suona il suo motivetto preferito e fastidiosissimo prima in maniera tenue come a cercare di chiamarti dolcemente; poi, visto che di solito io faccio finta di nulla, alza il tono della voce che diventa così sempre più sgradevole fino a culminare in un continuo e stridulo richiamo ai doveri della giornata: a quel punto non posso che ubbidirmi e alzarmi. Ma questa volta è domenica, questa volta sono le 9:30 del mattino: per quale diavolo di motivo ho puntato la sveglia?

martedì, ottobre 24, 2006

Oggi è l’anniversario della disfatta italiana di Caporetto o, come preferisco ricordarlo io, l’anniversario della grande vittoria austriaca sui traditori italiani. Ditemi pure di tutto, insultatemi, insomma fate quel che volete, ma per me questo è un giorno speciale che festeggio orgoglioso di sentirmi asburgico dentro e di credere ancora in qualcosa di antico quanto l’Europa al di sopra di tutto e tutti: un Impero universale che riunisce in se’ tutte le genti. Questo progetto è stato interrotto, ma contro ogni cosa io continuo a credervi e mantenere viva la fiamma di un sogno, di un mito.

lunedì, ottobre 23, 2006

Da quando ho aperto questo blog a volte mi capita di avere una infinità di sensazioni, luoghi e persone su cui soffermarmi è riflettere; mi riprometto di buttare tutto giù qui, ma inevitabilmente tutta la carica espressiva, le parole, le immagini, l’ispirazione insomma scemano in poco tempo lasciando dietro se’ solo rimasugli di pensieri che, come foglie morte tirate dal vento, rimulinano in uno spiazzo cementato e deserto in una grigia giornata di ottobre come questa, quarto anniversario della mia laurea ottenuta con duro lavoro e che mi ha solo portato delusione e rimpianto: rimpianto per ciò che non mi sono goduto per sgobbare sopra i libri nella vana speranza che ciò potesse servire ad elevarmi economicamente rispetto agli altri… ma ovviamente non è servito a nulla.
Bhè… ieri è stata una di queste giornate così lunga e particolare da meritare non un post, ma un libro intero e che so’ perfettamente non riuscirò a rendere come ci sarei riuscito ieri appoggiato alla staccionata, mentre osservavo la nebbia fondersi con le cime degli alberi, mentre l’erba mi bagnava le scarpe con una morbida carezza, il fuoco faceva gli ultimi sbuffi di fumo, i mattoni penzolavano attaccati al tetto di una capanna per renderlo in qualche modo più stabile, ma che sembravano essi stessi instabili e forse si chiedevano che senso avesse tutto questo… e intanto dalla casa uscivano voci ignoranti coscentemente o meno di tante e tante domande… Va’ bene allora proviamoci a descrivere questo giorno… proviamoci domani…

venerdì, ottobre 20, 2006

Ieri sera mentre tornavo a casa mi ha chiamato l’agenzia di lavoro interinale per comunicarmi che la ditta di cui mi avevano parlato mi vuole farmi un colloquio. Bene direi, quando avevo visto che avevano tolto l’annuncio dalla vetrina credevo che avessero già scelto invece mi sbagliavo… La cosa comunque non mi ha esaltato più di tanto: per prima cosa perché si potrebbe trattare di una ditta per cui lavora un mio amico e da cui mi sa’ che è meglio stare alla larga; inoltre comincio a realizzare che il pese dei balocchi non esiste: se voglio fare carriera, guadagnare e pure farmi qualche viaggetto devo pedalare, dimostrare che valgo: insomma come ognuno sa’ nessuno ti regala nulla… Quindi parto già prevenuto: lo so’, se ci vado solo per sport faccio perdere tempo a me e a loro e a me faccio perdere anche gasolio e ore di permesso… comunque c’è sempre il fascino dell’ignoto che mi spinge a provare. La tipa avrebbe detto che mi avrebbe mandato una mail per confermarmi l’ora e darmi i riferimenti della ditta (nome, indirizzo).
Al corso di ballo le persone aumentano di volta in volta specialmente le donne… :p A fine serata ho ballato con una ragazza: non è male, ha qualche chilo di troppo, ma è passabile; ciò che mi colpito è che non la finiva di lamentarsi: ed è la prima volta che vengo e non so’ ballare, e ciò caldo e via discorrendo. Addirittura mentre uno dei maestri tra un passo e l’altro proponeva una cena sociale e poi un giro di ballo per mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti lei si è lamentata che era single (odio questa parola, preferisco dire “essere solo/a” anche se può risultare più triste come espressione, ma un po’ di autarchia linguistica a volte non fa male: una delle poche cose belle di questo paese è la lingua e allora usiamola di più! E se lo dice un filo-asburgico anti-italiano é vero!!). Mi è venuto da pensare ad un luogo comune alla fine credo concreto: più che l’aspetto conta come ci si pone verso gli altri, il carattere: è per questo credo che il marito di Intelligenza è riuscito a sposarmi pur essendo orrendamente brutto!!! E allora io come faccio? Sono belloccio, ma tremendamente timido ed ho un carattere introverso, a volte egoista, invidioso e rancoroso… In pratica sono fottuto! Il carattere non si cambia, si può solo modificare entro certi limiti: non esistono per esso i chirurghi estetici e poi se lo cambiassi non sarei più io, sarei un altro quindi mi sa che, volente o nolente, resterò solo… Così sia… Questo fine settimana non so se andrò in disco: non ho ricevuto interessamenti da nessuno per una serata… vedremo… Buon we!

giovedì, ottobre 19, 2006

Anche oggi la depressione procede a passo svelto quindi per stemperarla un po’ non mi resta che parlare di un piccolo fatto accaduto pochi minuti fa’. Dunque, eravamo in visita ad un reparto della ditta per cui lavoro per farci una cultura su come si effettuano le saldature delle schede elettroniche. Ad un tratto chi ci accompagna prende in mano una scheda per farci notare alcuni particolari. Poi, per far vedere un altro aggeggio molto ingombrante che si deve prendere con due mani, mi affida la scheda disinteressandone completamente. Fatto sta che il tipo dopo procede nella sua spiegazione e si allontana per mostrare altri macchinari ed io che sono rimasto lì come un cuccuruccucu con la scheda in mano vado momentaneamente indietro nel tavolo dove era stata presa per riporla. Sorpresa! C’erano due pile di schede identiche a quella che avevo in mano con associati due numeri di distinta diversa: che fare? Avevo fretta e non mi andava di andare dal tipo a interromperlo per chiedergli da quale pila avesse preso l’oggetto così scelgo a caso: avrò fatto un guaio??

mercoledì, ottobre 18, 2006

Ieri sera è stata una pessima sera… come del resto questa mattina. La mia depressione sta tornando prepotentemente alla ribalta: l’impossibilità di rendermi indipendente, il riuscire a mettere poco da parte nonostante gli sforzi, il non riuscire a trovare un secondo lavoro in parte perché non mi impegno abbastanza a cercarlo e in parte per i soli fine settimana che potrei dedicargli, il fatto di fare il pr che mi piace, ma che in termici economici già si vede che è solo una perdita, il non essere ancora riuscito ad andare all’estero, la solitudine, la mancanza di una donna, l’apatia sul lavoro… tutto questo mi paralizza… solo il disegno e la pittura hanno alleviato un po’ ieri sera il mio dolore…

martedì, ottobre 17, 2006

Dio, quanto sono incazzato!! Avevo mandato una mail all’agenzia immobiliare in cui avevo visto un’offerta interessante sabato scorso. In realtà ero già entrato a chiedere informazioni, ma mi era stato risposto che perora erano fermi perché non era ancora stata fatta la conversione di uso da uffici ad abitazione; mi hanno dato un biglietto e mi hanno detto di richiamare. Oggi allora ho mandato una mail per sapere indicativamente tra quanto richiamare; non avendo avuto risposta ho chiamato per chiedere e, con mio grande disappunto, mi è stato sgarbatamente risposto che per ora l’appartamento non lo vendevano perché erano fermi e che non mi poteva dire altro. Se c’è una cosa che mi fa’ veramente infuriare è la maleducazione: porco dicoli, sono un cliente quindi un minimo di cortesia non guasterebbe no? Oppure chiedo troppo?? Già sabato la tipa con cui ho parlato non si è distinta come miss simpatia, ma più o meno era passabile, ma questo era decisamente incapace di trattare con le persone… che nervi, neanche mi avesse fatto un favore a rispondermi… Vaffanculo, cambia lavoro coglione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Voglio andare in India così non dovrò comprare casa!!!!!!!!!!!!!!! Però in tutto ciò un lato positivo ci può essere: se tratta così tutti quelli che vengono a chiedere informazioni non avrò molta concorrenza per l’acquisto (sempre che il prezzo non cambi…)

lunedì, ottobre 16, 2006

Sabato sera verso le 22 sono uscito di casa e mi sono diretto verso la disco per la mia prima serata da pr: jeans alla moda, camicina fighetta e scarpe classiche, ma non griffate. Arrivato mi incontro con tre amici e, prima di andare decidiamo di fermarci a bere qualcosa. Verso l’una ci avviamo verso l’ingresso. Abbiamo subito la sgradita sorpresa di vedere una fila immane per entrare persino per le liste. Io avrei potuto saltarla, ma non credo avrei potuto far fare altrettanto ai miei amici causa buttafuori così ho deciso di rimanere con loro ad attendere. Fortunatamente poco dopo passa di lì uno dei proprietari che vedendomi mi dice di passare all’ingresso dei tavoli che ci fa’ entrare lui; così superiamo la fila fatti oggetto di sguardi ostili da parte di coloro che erano lì in attesa, andiamo all’ingresso tavoli , il tipo ci fa gentilmente entrare e via: i primi amici sono velocemente infilati. Quasi nello stesso istante mi chiama un altro gruppo di 4 che mi aveva contattato qualche ora prima per essere messi in lista. Sperando di poter fare lo stesso giochetto gli dico di farsi vedere all’ingresso tavoli. Sfortunatamente al primo tentativo il buttafuori di turno li blocca dicendogli che per le liste devono fare la fila lunga. Io stupidamente gli dico che “il mio amico mi ha detto che li fa’ entrare”; stupidamente perché:

- questo mio amico poteva essere un pinco pallino qualunque…
- come ha osservato poi il mio collega rompiglioni avrei dovuto sapere il nome dei principali

Ad ogni modo il buttafuori mi risponde che lui sta facendo il suo lavoro e poi mi fa’ con aria ironica: “Poi me lo fai vedere il tuo amico…”. Ed ecco, vedo il tipo e allora subito mi fiondo da lui per chiedere di poter far entrare i miei compagni e detto, fatto arriva e li fa’ entrare. Mentre ci avviamo verso l’ingresso mi volto a guardare il buttafuori che mi fissa con un sorrisino a metà tra il vaffanculo e il, ma me lo potevi dire che il tuo amico era tizio mentre scuote leggermente la testa. In quei pochi minuti ho però avuto un momento di gloria perché i miei amici mi hanno idolatrato per “il mio potere lì dentro”. Tutti contenti entriamo e per farmi ancora più bello ai loro occhi gli offro da bere usando le bevute gratis che mi hanno dato all’ingresso.
Durante la serata poi faccio la spola tra i due gruppi di amici che alla fine credo (e spero siano rimasti soddisfatti). Era da molto che non entravo in una disco, un anno e passa; non ho ballato molto, ma ho molto girato e visto come siano oscenamente sveste le 18enni. Decisamente non si può impedire loro di vestirsi come gli pare, ma se fossi un padre non so’ come la prenderei… Forse sono troppo bacchettone… Per non parlare poi di alcuni dei tipi con cui si accompagnano… Mi ha molto deluso però vedere che, a dispetto della direttiva del socio principale nella disco ci fossero anche dei ragazzini… Anche la selezione all’ingresso di cui aveva perlato in realtà si è vista poco… mha…
Raccontando le cose a ritroso, sabato mattina ho portato l’auto in concessionaria e mentre aspettavo ho fatto un giro per vedere qualche annuncio immobiliare e ne ho trovati di interessanti (magari posso comprare casa, poi, quando sarò in India, perché devo riuscire a farmici mandare, farò pagare il mutuo ad un affittuario!); sono poi andato a ritirare le analisi del sangue che mi hanno fatto da donatore le quali sono risultate perfette. Infine ho fatto un salto alla mia vecchia scuola superiore per salutare i prof.

venerdì, ottobre 13, 2006

Ieri c’è stata la terza lezione del corso di ballo: a quanto pare i partecipanti aumentano di volta in volta e ciò mi piace perché più si è e più ci si diverte anche se si tende a fare più casino… Tra i nuovi partecipanti ho conosciuto una ragazza che però a ballare barava spudoratamente: si è iscritta come principiante al corso di salsa venezuelana, ma è già un anno e mezzo che balla il tango argentino! Lo so’, sono balli diversi, ma almeno ha una qualche cognizione di cosa sia il senso del ritmo… in invece non sono ancora riuscito a capire come prendere il tempo quando parte la musica… E’ tremendamente imbarazzante non riuscire nemmeno a partire perché non si prendono i tempi… Pessimo! Però divertente comunque.
Da qualche settimana il mio collega insopportabilmente saccente è stato mollato dalla morosa (ah ah ah … chissà perché la cosa non mi stupisce); la cosa peggiore è che, credo, inizi a sentirsi solo e, credo, che stia tentando di fare amicizia… la cosa peggiore è che vuole me come amico!!!! Mi spiace, ma se lo scorda: io sono un lupo solitario e a volte ci sto male, ma non sono ancora alla frutta! Confesso che un po’ per lui mi dispiace, ma è una questione fisiologica: proprio a pelle mi è insopportabile; sul lavoro super efficiente, ho molto da imparare da lui, ma a livello umano meglio lasciar perdere… E’ da questa mattina che mi manda messaggi tramite la messaggeria della rete aziendale e ne ho veramente le scatole piene… sentite questa, l’ultima in ordine di tempo: “Dai, scegliamo uno/una a caso nell’ufficio e tentiamo di indovinarla come ad ‘Indovina Chi’ ”… Fate un po’ voi: va bene che si senta solo e magari in questo periodo non ha molto da fare al lavoro… ma non esageriamo… io almeno quando sono senza lavoretti da fare non do’ fastidio a nessuno e mi “acculturo” con internet… In questo periodo del lavoro ne ho e lo faccio anche volentieri anche se questo circuito che ho per le grinfie ora non sembra volerne sapere…. Vabbè… stasera vado a vedere Monster House: spero di divertirmi. Buon we!

giovedì, ottobre 12, 2006

Oggi il marito di intelligenza ha preparato un rinfresco durante la pausa pranzo per festeggiare il primo mese di matrimonio: ovviamente non esiste che partecipi, anche per motivi di dieta, preferisco rifugiarmi in mensa a mangiare le mie dosi pesate di cibo con poco condimento… Pessimo… Voglio andare in India: ma quando è che mi fanno partire?? E’ l’unica possibilità che ho per evitare di passare il resto della mia vita a lavorare per pagare un mutuo senza possibilità che mi rimangano quei due centesimi in più per riuscire a vivere nel frattempo… Devo tornare ad essere indipendente, ma non posso concepire di lavorare solo per pagare un mutuo ed arrancare per riuscire a sopravvivere (scusate la ripetizione, ma volevo sottolinearlo bene). Devo andare in India oppure darmi da fare, migliorare il mio inglese e andare via all’estero: tanto peggio che in questa condizione non credo di poter cadere e se nei paesi ricchi è come in Italia allora andrò in quelli poveri che almeno lì sono tutti poveri e tutti messi male, insomma tutti sulla stessa barca e quindi non ci si fa caso…
Scusate lo sfogo, ma un post che ho letto stamattina sulla prima pagina di Repubblica mi ha smosso tutto dentro…
Sdrammatizziamo con un fact tratto dal blog we love Chuck Norris:

“Chuck Norris può arare un campo gravitazionale.”

Fatto questo stacco parliamo di cose più amene: a quanto sembra la pittura di nudo femminile dal vero si farà! Wow, chissà cosa si prova a ritrarre una ragazza nuda… sono proprio curioso di sperimentare anche questa... poi magari un’altra volta farò io il modello nudo!!!
Ieri mi ha chiamato un mio amico per la serata inaugurale della disco (in cui sono stato anche ieri per prendere dei biglietti che non so neanche se riuscirò a distribuire prima di sabato): almeno uno riesco a portarlo, non male dai un pr esordiente totale, specialmente per un pr come me…

mercoledì, ottobre 11, 2006

A quanto pare il mio anticorpo (come direbbe il Fisichetto) ha deciso di tornare a lavorare ed oggi mi sento molto meglio: il mal di gola è sparito ed anche il raffreddore e quasi del tutto passato… ricomincio a vivere!!
Alcuni giorni fa’, sono passato davanti all’agenzia di lavoro interinale che mi aveva contattato una settimana e mezzo fa’ per un possibile lavoro: ho visto che avevano tolto l’annuncio che mi avevano segnalato: deduco che la ditta abbia già trovato… Pazienza, almeno stavolta sono venuto a saperlo direttamente senza doverlo dedurre dal passare del tempo…
A quanto sembra la realizzazione della filiale in India sembra essere quasi certa e ciò è cosa buona e giusta per me (sperando che mi ci mandino). Stasera devo andare in disco per prendere altri biglietti da distribuire: come prevedevo non ho avuto adesioni (come pr faccio pena lo so…), ma continuo a provare… Ad ogni modo il sabato non metterò piede in disco finché non trovo almeno uno da portare: non mi piace scroccare l’ingresso e magari da bere: piuttosto entro pagando! Ieri ho terminato il mio primo disegno nella scuola nuova: un edificio degli anni 30, una successione di parallelepipedi di mattoni pieni di finestre: non è venuto malaccio. Stasera inizio invece una nuova opera: solo spatola e colore!!!! Che più grezzo non si può!!!
Oggi una delle mie nipoti compie gli anni e ho appena deciso che le regalerò una trousse (o come diavolo si scrive) per il trucco… sperando di non averglielo già regalato: ho 2 sorelle e 3 nipoti femmine: capirete bene che ogni tanto tendo a duplicare i regali (in occasioni diverse regalo lo stesso articolo a due persone diverse), ma non è facile ricordare a chi ho regalato già una volta una cosa e a chi invece quella cosa non l’ho mai regalata: aiuto!!!!

martedì, ottobre 10, 2006

Rispetto a ieri il raffreddore sembra essere un poco migliorato, ma il mal di gola è molto peggiorato… mi sembra di avere la gola in fiamme!! Ieri sera al corso di pittura abbiamo iniziato a fare un po’ di lezione sul tratto; tuttavia il discorso e ben presto deviato sul guardare, osservare per avere emozioni da trasmettere poi agli altri. In effetti riuscire a fare questo sarebbe per me un sogno: infondere dentro le altre persone le mie emozioni… ma ci pensate? C’è comunque da dire che ciò che vorrei trasmettere io sarebbero solo sensazioni negative: a me piacerebbe che gli altri, guardando un mio quadro, si sentissero almeno per un istante, come mi sento io certe volte anche per tempi lunghi: vorrei iniettare negli altri la mia paura, la mia angoscia, lo smarrimento, il nonsenso, la follia, l’orrendo spettacolo del mondo quale a volte vedo, vorrei dargli tutto il mio male a tutti coloro che dall’esterno non lo capiscono e dopo vorrei chiedere: “E adesso dimmi, come stai? Cosa senti? Cosa ti stati domandando? Ti piace? Io questo me lo porto dietro ogni stramaledetto giorno!”
Per sdrammatizzare chiudo con la fissa che mi è venuta ieri leggendo un post di un blog di Repubblica sui Chuck Norris facts:

“Un giorno qualcuno disse a Chuck Norris che per il principio di conservazione dell’energia era impossibile avere il moto perpetuo, allora Chuck Norris uccise il principio di conservazione dell’energia con un calcio rotante e si prese il moto perpetuo che ora è in una gabbia da canarini vicino al suo caminetto: nessuno può negare una cosa a Chuck Norris. Nessuno.”

lunedì, ottobre 09, 2006

Fine settimana decisamente noioso: al cinema sono andato a vedere Miami Vice, ma è un vero polpettone, meglio è il film di Woody Allen, Scoop. Dopo più di un anno che non prendevo nulla mi sono beccato un bel raffreddore con annesso mal di gola in ascesa che mi sta distruggendo (orami ho perso il conto dei pacchetti di fazzolettini di carta consumati): è decisamente vero che per mettere k.o gli uomini basta poco, mentre le donne sono molto più resistenti… Per giunta questo fine settimana mi sono dato ai bagordi alimentari: non so se al termine di questa settimana riuscirò come ho fino ad ora sempre fatto e pesare meno della settimana precedente: questa volta mi sa che l’ho fatta fuori dal vaso; per recuperare dovrò inserire anche il prossimo week end di digiuno… Ho terminato di distribuire i biglietti della discoteca e mercoledì ne vado a prendere altri: non so se riuscirò a portare qualcuno, ma il mio dovere di pr cerco di farlo… Per oggi chiudo qui: causa raffreddore i miei neuroni non connettono più…

venerdì, ottobre 06, 2006

Ieri sera c’è stata la seconda lezione di ballo (ma la prima vera come apprendimento): da subito ho potuto avere conferma della mia totale mancanza di ritmo, ma imparerò… Intanto ho imparato il passo laterale doppio, quello laterale semplice (che a dispetto del nome è più difficile del doppio) e la base mambo. Verso metà serata ci hanno fatto mettere a coppe: io da buon frescone quale sono mi sono mosso subito e sono rimasto senza dama così mi sono dovuto accontentare dell’insegnante che però non è male specie di spalle (forse non sono tanto frescone…). Poi ho ballato con una signora sulla cinquantina e con due ragazze delle quali una mi era familiare: difatti lavora, da poco, nel cinema dove vado di solito. Bella serata nonostante io sia negato per il ballo, ma migliorerò…
Stamattina ho preso un permesso per andare a fare un elettrocardiogramma per la donazione del sangue: sfortunatamente ho calcolato male i tempi e per riuscire a non sforare oltre il consentito ho dovuto prendere l’auto strada e fare i 170. Viste le mie doti di pilota è un miracolo che non abbia causato incidenti (spero anche di non aver preso multe, ma per ora non posso saperlo…) Vabbè, la mattinata al cardiopalma fortunatamente è finita… buon fine settimana…

giovedì, ottobre 05, 2006

…Ripensando un po’ più a mente fredda all’incontro col boss, non so’ dire se la cosa avrà il risultato che spero: forse è stato solo un contentino per farmi stare buono (tra l’altro l’incontro è durato solo 5 minuti di orologio) o forse chissà…
Ieri è tornata la prof del corso di pittura quindi dalla prossima settimana si farà un corso un po’ più decoroso spero… Stasera invece ballo… Nel tempo libero di sera distribuisco i biglietti per la discoteca, ma dubito che riuscirò a portare qualcuno… io però continuo a provare…
Vorrei tanto riuscire a dare uno scopo alla mia vita… Oppure riuscire a capirci qualcosa: so’ che è un’impresa a dir poco impossibile, ma se tutto questo esiste allora deve pur avere un senso… o forse no, ma allora in questo caso perché ci si ostina a perpetrare la specie, perché ci si ostina ad esistere… Oh Gesù, Giuseppe e Maria… fatemi avere una tabaccheria!

mercoledì, ottobre 04, 2006

Ieri, verso le 16:50 distrutto da una giornata di software (che ancora è ben lungi dal dare il minimo segno di vita) isso bandiera bianca e per far passare gli ultimi 10 minuti prima dell’uscita mi dedico alla cura quotidiana del tatuaggio massaggiandolo con la crema idratante. Ad un certo punto suona il telefono: è uno dei miei capi, quello più importante, che mi chiede di andare nel suo ufficio. Subodorando qualcosa ropongo in fretta la crema, spalmo i residui sulle dita sul palmo delle mani e vado. Dal capo trovo, con mio enorme stupore quello che potrebbe essere fantozzianamente definito come il “mega direttore galattico” in persona ovvero sia il direttore della ricerca e sviluppo (R&D per chi non lo sapesse). Devo dire che la cosa mi ha messo subito in grande agitazione, sempre con citazioni di fantozziana memoria: salivazione azzerata, palpitazioni, lingua felpata, mani 2 spugne e occhi pallati! Dopo questo panico iniziale cerco di calmarmi e mi siedo fingendo disinvoltura… Il direttore esordisce dicendomi che era stato informato dal mio capo che in più di un occasione ho manifestato il desiderio di andare a fare esperienza all’estero (nella mia mente un solo mantra si ripete: India, India, India…): io gli rispondo di si e lui con la faccia angelica paciosa ed indulgente uguale sputata a quella del mega direttore Arcangelo mi fa: “mi dica…” A questo punto improvviso un monologo in cui tento di esprimere tutta la mia voglia di fare di più, di migliorarmi, di allargare la mia mente di mettermi sempre alla prova e al contempo di nascondere il mio desiderio di guadagnare di più e il mio terrore di ammuffire in una scrivania di una cittadina di provincia. Lui annuisce continuamente con il suo viso angelico e con una mano davanti alla bocca a coprire un accenno di sorriso che non ho inteso se essere di approvazione o di derisione. Al termine del mio inno al resto del mondo lui, in sintesi, mi dice che essendo lì da poco più di un anno ho ancora poca esperienza di progettazione e se cambio mansione poi la nuova mansione segnerà la mia carriera per il futuro (India, India India)… Poi mi chiede di che attività mi piacerebbe occuparmi al che io rispondo con l’inno ai controlli automatici, al motion control e alle camme elettriche premettendo che ciò che faccio ora comunque non mi dispiace. Successivamente mi chiede se come sto con l’inglese e io gli dico che a parlare vado discretamente discretamente (anche se in realtà sufficientemente sarebbe più adatto) e ho una buona conoscenza dello scritto. Mi domanda allora se ho mai testato il mio inglese all’estero visto che ho voglia di mettermi alla prova ed io mestamente gli dico di no, e, per qualche assurdo motivo gli dico che sono solo stato in Ungheria da solo (per sottolineare che riesco ad arrangiarmi), ma lì l’inglese non lo parlano come gli dico infine e come lui conferma… A questo punto mi congeda dicendomi che si trattava solo di un colloquio preliminare e che la mia richiesta di viaggiare (e di fare automazione?) gli è giunta…
Il tutto è durato 5 o 6 minuti, ma è stato molto intenso: non so se sono riuscito a convincerlo, ma ce l’ho messa tutta considerando anche che sono stato colto di sorpresa… Sono comunque grato al mio capo per avermi segnalato e speriamo che qualcosa si muova… altrimenti continuo a cercare lavoro!!!!!

martedì, ottobre 03, 2006

Ieri sera dopo essere uscito dal lavoro mi sono diretto subito in stazione, treno intercity e poi subito a fare il blitz nella scuola di pittura. Caso ha voluto che l’insegnante ufficiale fosse assente ed in sua sostituzione c’era un supplente che ha fatto solo atto di presenza. L’inizio è stato molto in sordina: poche persone, alcune anziane altre giovani. C’erano delle donne anziane, una, credo, cinquantenne obesa, un signore con una gamba artificiale; c’era una coppia (lei carina, lui brutto da morire… misteri dell’universo), una donna a parer mio bella anche se “grande”, ma con la fede al dito e poi una ragazza giovane e carina, ma con un sedere decisamente brutto… Visto l’evidente spaesamento del supplente mi sono armato di matita e foglio e ho cominciato a copiare una foto di un giornale. Dopo tre quarti d’ora era già ora di andare: vedremo stasera…
Arrivo alla riunione dello staff della discoteca in perfetto orario: la sala inferiore si riempie rapidamente di un sacco di ragazzi, per la maggior parte vestiti un po’ bene; io ero uno dei pochi a non avere la camicia. Come si può facilmente immaginare molte delle ragazze sono veramente carine e con dei bei fisici… Uno dei titolari prende il microfono e ci arringa: non starò qui a riportare tutto il discorso per filo e per segno, ma i punti salienti sono:

- il sabato vogliamo una clientela “grande”, ma non pone un limite inferiore di età: da ciò che ho compreso le ragazze anche se 20-enni, ma fighe e tirare vanno bene, i ragazzi solo sopra i 25 e solo se sono vestiti un po’ per il verso e se si comportano civilmente (non vomitano in giro o fanno altro di poco decoroso)
- in cambusa (ma che diavolo è la cambusa? Siamo mica in una nave?) niente giubbotti, quelli vanno nel guardaroba
- non si chiedono bevute a scrocco: tutto ciò che esce dal bar deve essere certificato con transazione monetaria e/o di biglietti per bevute omaggio
- si deve essere cortesi con la clientela
- non si devono rompere le balle ai gorilla per far entrare gente vestita male
- i pr sono pagati con un sistema a cottimo; se un porta non più di 10 persone, non prende un euro, se ne porta da 11 a 20 prende un euro a persona (es: 15 persone portate=15 euro), se uno ne porta da 21 a 30 prende 1,XX euro e così via fino a prendere un centinaio di euro portando una cinquantina di persone (se non ricordo male).
- Se i pr organizzano feste per altri locali (es: festa dell’enoteca Pinco Pallino) prendono una percentuale sui tavoli realizzati (che abbiano un numero minimo di persone)

Morale: sbattimento tanto e soldi pochi, meno di ciò che credessi… Vabbè dai, ma almeno un tentativo lo faccio poi vedremo. Ho ritirato i biglietti che distribuirò in questi giorni e ho chiesto che mi facessero i biglietti da visita. Ho poi mandato una 20 di sms a persone cui la cosa potrebbe forse interessare…
Oggi è il compleanno del super Imbecille…
Che dire… devo continuare a cercarmi una occupazione secondaria!!!!!!

lunedì, ottobre 02, 2006

Sabato, come da previsione, è stata una giornata piena. Per cominciare la mattina sono finalmente andato a donare il sangue: con mio dispiacere dopo la donazione mi hanno detto che dovevo fare l’ECG e delle lastre per le quali dovrò prendere un permesso dal lavoro ed usare macchina: quindi perdita di gasolio e ferie (il ponte dei morti potrebbe essere a rischio). A parte questo tutto ok; appena finito sono andato direttamente a casa senza fare il programmato giro per le agenzie immobiliari: i prezzi che ho visto nei giorni precedenti mi avevano molto demoralizzato. Il pomeriggio parto per andare a fare il tatuaggio, avrei dovuto andare anche dallo psichiatra, ma alla fine le tempistiche del tatuaggio non collimavano con i suoi impegni quindi ho rimandato (tanto mese più o mese meno non mi cambia la vita visto la quantità di tempo che non lo vedo…)
Arrivo lì un po’ teso: lo so in fin dei conti è solo un tatuaggio, ma è pur sempre qualcosa che ti segna il corpo per tutta la vita quindi credo abbia una certa importanza. Il tipo non è di molte parole e mi chiede subito dove lo voglio fare e come lo voglio girato. Mi fa accomodare su uno sgabello con il braccio appoggiato su un lettino, mi posiziona come si trova meglio, e, dopo avermi rasato la parte interessata, mi applica un adesivo sui cui è impresso il disegno del tatuaggio che si trasferisce sulla mia pelle. A questo punto arma l’arnese con ago monouso e comincia. Prima con un tratto più leggero ripassa i contorni del tribale, poi una seconda passata per rendere i contorni più spessi ed infine l’ultimo giro per riempirlo dentro. Durante l’operazione il dolore non è stato eccessivo, ma consistente, molto consistente; tra una passata è l’altra trattava la zona con acqua e sapone e vaselina. Al termine della seduta, eccolo li, un tribale, che ricorda molto una lingua di fuoco, sull’avambraccio sinistro. E’ curioso vedere questa cosa stampata sulla tua pelle, sembra quasi che abbia una vita propria, come un animaletto, come una specie di ragno con tante e tante zampe che hai adottato e che ora ti segue buono e silenzioso ovunque guardandoti qualunque cosa tu faccia pensando chissà cosa tra se’… La crosta che si è formata fa’ quasi sembrare che stia crescendo nutrendosi un po’ del tuo sangue e un po’ delle tue esperienze… Il mio piccolo ragnetto… Ora per due settimane dovrò tenerlo lontano dall’acqua e fargli continui massaggi con una crema affinché raggiunga sano il suo stadio adulto.
Ieri sera partitone di Risiko! Era una vita che non ci giocavo e nonostante non abbia molta voglia di vedere certi figuri o di stare in gruppo, al risiko non so’ resistere… Come al solito il Super Imbecille a trovato il modo di irritarmi, ma finché devo sopportarlo una sola sera ogni tanto tempo non è tanto pesante…
Stasera blitz lampo alla scuola di pittura per una esplorazione e poi alla riunione dei pr: vedremo come andrà…