venerdì, settembre 28, 2007

Tra ingegneri scoppiati e la mia sorte di produttore di PIL non vi ho raccontato le ultime sulle mie varie fanciulle. Dunque, sabato scorso ho di nuovo intercettato ICE! Quando mi ha visto si è scusata per non avermi scritto adducendo come giustificazione che non è più andata in facoltà negli ultimi giorni e a casa il suo pc è spirato… ci devo credere?? Ad ogni modo ho fatto leva sul suo senso di colpa per estorcerle il numero di cellulare… ma non ho avuto ancora il coraggio di chiamarla… ho paura del classico 2 di picche… e dire che con tutti quelli che ho ricevuto oramai dovrei essere vaccinato… Per la verità c’è anche il fatto che ho deciso di tenere un basso profilo senza scoprirmi troppo: stavo cercando una valida scusa per invitarla ad uscire “senza metterla in pre-allarme”. La cosa migliore che mi è venuta in mente è invitarla a una mostra, ma, per ora, non ne ho trovate di relativamente vicine. Ho visto che c’è una mostra di Monet e altri pittori a Roma a cui non mi dispiacerebbe andare, ma è un po’ lontana e ICE sembra sempre avere diecimila cose da fare… alla peggio ci vado da solo per consolazione… Stasera, finalmente, nuova uscita con le amiche del corso di ballo X e Y e con la Volpe (il Gatto dopo essersi morosato è sparito dalla faccia del pianeta :’( ): sono proprio curioso di sapere come procede il corteggiamento di Y al Geometra Azzurro e come procede la tesi di X… Per ora è in programma solo la cena, ma spero si possa fare anche un dopo cena in disco anche solo per finire di smaltire il maiale tedesco che dopo una settimana ancora mi grugnisce negli intestini… Da lunedì riprendono ufficialmente i corsi per la stagione 2007/2008: nuoto e ballo… spero che portino nuove conoscenze, nuovi amici, ma soprattutto amiche, e tanto altro divertimento.

giovedì, settembre 27, 2007

Avviso: ciò che segue è una enorme sega mentale! Leggete a vostro rischio e pericolo!!!!!

Diciamo pure che la situazione è complicata alquanto sul fronte lavorativo… Durante la fiera mi ha chiamato Occhi di Gatto per dirmi ufficialmente che erano interessati ad assumermi e mi ha fatto una prima offerta: assunzione ad un livello superiore a quello che sono attualmente con uno stipendio annuo lordo che, facendo due conti grossolani, si tradurrebbe in un centinaio di euri netti in più al mese + straordinari forfettizzati (dove sono ora non li pagano, quindi mi guardo bene dal farne a meno che non sia necessario e non mi senta in vena di fare beneficenza). A questo si aggiunge il fatto che Occhi di Gatto mi ha detto apertamente che lo stipendio può ancora essere negoziato, ma su questo fronte preferirei non azzardare nulla: non mi piace tirare sul col prezzo prima di aver dimostrato quanto valgo: se riesco a spiccare qualche soldo in più e poi dimostro che non li valgo allora farei una ben grama figura…
Speravo di andare a fare il colloquio tecnico nella seconda ditta interessata alla mia personcina prima della fiera, ma se la sono presa comoda e me lo hanno fissato solo per oggi: mi trovo quindi nella spiacevole situazione di avere una buona proposta già a portata di mano e doverli fare aspettare per un’altra potenziale buona occasione.
Come se non bastasse, due giorni fa’ mi avvicina la psicologa dell’ufficio personale della mia ditta ed inizia a farmi l’interrogatorio. Motivo? A quanto sembra c’è bisogno di un eroe che si sacrifichi (spero bene tutt’altro che per la gloria) nei mercati nascenti di India e/o Cina. Sono due anni che scasso il mio capo per farmici mandare per qualche annetto (si parla di 3 – 5 anni) e, strano a dirsi, nessun altro ha dato la disponibilità per quei luoghi ameni (ci sarà un motivo se Jhon Jhon mi dice sempre che sono uno scoppiato, no?). Ora sembra che la possibilità ci sia, ma: i tempi qui in ditta per prendere una decisione sono geologici per delle cretinate, figuratevi per cose importanti; non ho la certezza che ciò accada: dipende da cosa andrà a raccontare la psicologa agli alti papaveri (e devo dire che il suo interrogatorio mi ha preso decisamente alla sprovvista)… il giorno seguente ho accennato la cosa al mio capo che, molto sornione, non ha contraddetto le mie ipotesi di impiego a lungo termine in India senza darmi una minima notizia a riguardo (evidentemente non c’è nulla di certo, ma lo odio quando si comporta come il gatto col topo…) .
Conclusioni:

- Occhi di Gatto preme per avere una mia risposta il prima possibile. L’offerta economica è buona (considerato ciò che so’ effettivamente fare per ora), la ditta è sempre nella provincia Bologna, ma c’è una linea dell’autobus che passa di lì quindi è molto più comoda da raggiungere: potrei dormire un po’ di più alla mattina e, se ne ho voglia, fare un po’ di straordinari pagati. Metà della ditta è negli USA quindi, “statisticamente”, come mi disse il mio ipotetico futuro capo c’è molta possibilità di andare all’estero. D’altra parte il lavoro per cui mi assumerebbero e circa uguale a quello che faccio ora, e quindi mi piacerebbe, ma meno vario rispetto a quello che mi è stato prospettato al primo incontro. Il mio ipotetico futuro capo non mi ha trasmesso a pelle un sensazione al 100% positiva, forse era colpa della tensione che avevo per il colloquio, per il resto sembrava abbastanza simpatico.
Un mio amico che ci lavora da qualche anno dice che ci sta bene, invece so’ di un altro ragazzo assunto in precedenza qui e poi passato da loro che dopo pochi mesi si è pentito ed ora sta tornado all’ovile, ma non conosco le motivazioni.
Infine si tratta di una ditta di grandi dimensioni (alcune migliaia di dipendenti tra Italia estero credo) e non so’ quante possibilità di carriera ci siano…

- L’altra ditta invece è decisamente più piccola: appena 50 dipendenti, ma è stata acquisita da un gruppo più grande. La tipa che mi ha proposto il colloquio, anche a causa della buona pubblicità che mi ha fatto Super, mi sta dietro da qualche mese per portarmi da loro. Lo stabilimento è ad appena 20 Km da casa mia quindi non avrei più spese di treno e/o autobus. Si tratta di un lavoro più aderente ai miei studi, ma che non ho mai svolto (ironia del destino): all’università mi piaceva molto studiare quegli argomenti salvo poi scoprire che la maggior parte di quelle cose si fa’ solo in ambito di ricerca universitaria o di ditte veramente grandi: negli altri casi ci limita a realizzazioni molto meno “fantasiose e studiate”. Super, ed altri che conosco che lavorano in quel campo, mi hanno detto che dopo qualche hanno diventa noioso. Ha il vantaggio che, di solito, si viaggia molto. Il fatto di non avere esperienza e che mi farebbero il favore di avvicinarmi a casa mi fa’ supporre che l’offerta economica non sarà appetitosa, ma non riesco a formulare ipotesi…
Anche in questo caso non ho informazioni sulle possibilità di carriera.

- Il fatto che la psicologa della mia ditta, che sarà pure bastarda quando ci si mette, ma è affidabile, mi abbia detto di questa decisione in atto per l’India e mi abbia fatto in proposito un interrogatorio motivazionale mi alletta alquanto, ma non ho modo di sapere cosa sta accadendo e con che velocità sta accadendo e se, alla fine, accadrà veramente (mi manderanno o non mi manderanno?? Ho convinto la psicologa o no? Forse dovrei portarle una torta… il mio capo però me l’ha sconsigliato).

Mi venderei l’anima al diavolo per avere la palla di vetro e vedere cosa succederebbe se…
Pazienza, magari le decisioni difficili sono utili per guarire gli eterni indecisi come il sottoscritto… Fatemi in bocca al lupo!

mercoledì, settembre 26, 2007

La sera del secondo giorno in fiera siamo andati a cenare in un bel ristorante chiccoso vicino alla stazione centrale. Decisamente un ottimo menù di pesce: questi commerciali si che sanno come godersi la vita… Mentre ci aviavamo ad aggreppiarci a spese altrui ho notato quanto siano avanti i tedeschi: hanno avuto la pensata di mettere degli altoparlanti dentro i tombini delle fogne dai quali emanava della musica jazz: si vede che i ratti teutonici adorano la musica…
Il terzo e ultimo giorno è stato analogo al precedente in quanto a scarpinata, con l’eccezione che mi ero imposto una missione… Dovete sapere che alla fiera c’erano infatti una marea di ditte che producevano bracci robotici. Una di esse ne aveva installato uno enorme alto più di 10 metri con fissati in cima due seggiolini: chi voleva poteva salire e farsi shekerare un po’… Da buono scoppiato quale sono ho atteso il momento in cui c’era meno fila e mi sono fiondato verso la piattaforma. Il mio compagno di sventura era uno studente tedesco delle superiori (o almeno così mi è sembrato). Arrivati in cima alla scalinata che portava ai seggiolini l’operatore ci fa togliere tutti gli oggetti che avrebbero potuto saltare via eccettuato, per fortuna dei presenti, le scarpe. Appena seduto e assicurato al seggiolino ho pensato che forse non era una grande idea andare a farsi sballottare per aria subito dopo colazione che avrebbe potuto tranquillamente riproporsi agli spettatori… Ma ormai era troppo tardi… Si parte! Il giro è durato pochi minuti e per evitare di vomitare a un certo punto ho dovuto chiudere gli occhi in modo da attenuare il disorientamento: questo ha salvato il mio stomaco, ma non le mie parti nobili; difatti sui seggiolini era posta una sorta di protuberanza che non so’ a cosa servisse proprio in corrispondenza del cavallo: sembrava essere stata messa lì per far piacere alle donne… ma molto meno agli uomini: ad ogni brusco cambio di direzione le mie povere palline ci sbattevano vigorosamente contro… Ho parlato in falsetto per il resto della giornata…
Alla sera, come a dare un colpo di grazia al mio stomaco, siamo andati a mangiare in un posto tipico tedesco fuori Hannover: Bavaria Alm. Tutti hanno preso stinco di porco con super birrone da un litro, io mi sono limitato a qualcosa di più leggero, o meglio leggero secondo i canoni tedeschi: bisteccone di maiale da mezzo chilo con contorno di cipolle e patate al forno oltre all’ovvio birrone da un litro di cui ho bevuto a mala pena due sorsi perché ero in agonia: la cameriera quando, a fine cena, ha visto che praticamente non avevo toccato la birra mi ha guardato con disprezzo…
Verso mezzanotte andiamo a nanna e… driiiin alle 3 suona la sveglia! Sì perché quel genio che ha prenotato i voli ci ha pure fissato il ritorno con un aereo che partiva alle 6:30 = check in alle 4:30… non avete idea di quanti accidenti gli ho mandato… Uno dei miei colleghi appena seduto in aereo, stremato, ha detto con un filo di voce: “mi sento come se mi avessero dato un fumo di botte…” direi che l’espressione rende bene…

Rieccomi quindi di nuovo qui in trincea…

martedì, settembre 25, 2007

Dopo il delirio della ritorno in albergo e della successiva, istantanea corsa di nuovo indietro verso il centro di Hannover siamo andati a cenare in un ristorante messicano, il Bolero… Essendo stato scelto dai commerciali non poteva che essere un posto ottimo dove cenare ed ho gustato pienamente le fajitas offerte dalla divisione marketing… Successivamente, dopo alcuni bicchierini di tequila sono riuscito a trascinare alcuni desperados, tra qui un paio di dirigenti in una discoteca alla moda chiamata Zazà. Era pieno che non si passava, faceva un caldo orrendo, ma era anche ricolmo di tante belle valchirie che per la ressa mi camminavano sui piedi con i loro tacchi a spillo non causandomi per poco una cancrena all’allucione sinistro… L’entrata costava appena 5 euri comprensivi di ben 5 consumazioni: decisamente un vero affare… Lo consiglio a chiunque si trovasse da quelle parti…
Il giorno dopo io e HP siamo andati in avanscoperta nei vari stand della fiera… Sarebbe però più giusto dire che abbiamo vagato come due anime perse in mezzo ad un marasma di infiniti padiglioni immensi in cui erano stipate le più disparate diavolerie… Una vera odissea: dopo aver camminato dalle 9 alle 18 i miei piedi sembravano due cotolette viennesi!! Ogni padiglione raccoglieva le ditte che si occupavano di un certo ambito di lavorazione: quelle che facevano punte per trapani, quelle che facevano macchine per lavorare parti meccaniche (tipo pistoni o alberi a camme), quelle che facevano sensori e così via… C’erano ditte di ogni parte del luogo, ma i tedeschi la facevano decisamente da padroni… Ogni stand era contraddistinto da più supergnoccolone tedesche che intomellavano i visitatori per spingerli tra le braccia dei venditori… e ci riuscivano benissimo: persino io, che notoriamente non mi faccio ammaliare da una bella donna, sono stato tentato di comprare una macchina per la lavorazione degli alberi motore delle petroliere, giusto perché mi rimaneva vuoto un posto sul caminetto di circa 20 metri di lunghezza per 15 di altezza… Queste signorine però dopo un po’ stufavano: erano tutte bionde, occhi blu profondi come il mare, gran bel fondo schiena, gambe lunghe, carnagione color avorio e seno medio tranne qualche eccezione… dopo le prime 156 non ci si faceva più caso… Alcune di esse però mi sono rimaste impresse; per esempio c’era la standista della ditta che vendeva mandrini che era vestita con sto bikini ricoperto di foglie di edera e che aveva una quarta abbondante di seno: chissà come mai ma aveva la fila della gente che voleva comprare mandrini lì davanti… Poi c’era la super biondona con calze a rete, minigonna inguinale e scarpe con punta da trapano che era svaccata su una moto da corsa… ma non ricordo cosa vendeva… forse ingranaggi…
Supergnocche a parte io e HP abbiamo anche svolto un lavoro utile; dovete sapere infatti che a quella fiera oltre alla mia ditta erano presenti anche le loro più acerrime concorrenti: la nostra missione era andare a sbirciare cosa aveva inventato di nuovo la concorrenza. Ho scoperto che questa è un usanza molto comune e tacitamente accettata alle fiere… evidentemente qualcuno non lo aveva detto al quella specie di panzer che mi è venuto in contro nello stend di un concorrente tedesco dicendomi molto gentilmente: “ti consiglio di andartene se non vuoi che ti cacci via a calci nel culo!” … Temendo per i miei denti e per le altre mie parti nobili ho ritenuto opportuno salutare l’amico delle SS: magari è più salutare se di quella ditta guardo il sito internet… Non ci crederete, ma alla fine della giornata sono stato contento di aver mantenuto il mio fondo schiena intonso pur avendo raccolto qualche notizia sulla concorrenza… La prossima volta però voglio l’indennità: oltre la trasferta voglio essere pagato un tanto per ogni calcio che mi prendo…

lunedì, settembre 24, 2007

Rieccomi qui a voi dopo l’avventura tetesca… Oggi volevo spiegarvi come funziona, o meglio come, non funziona il cervello della famigerata categoria professionale degli ingegneri…
Dunque, il giorno della partenza mi alzo, come al solito, alle 5 e mi avvio in un autostrada deserta al parcheggio della ditta dove ho appuntamento con HP. Partiamo verso le 7:45 da Bologna destinazione Venezia per prendere l’aereo… Lo so’ cosa state pensando, che ormai da qualche anno anche a Bologna c’è un aeroporto e, pensa un po’, ci sono pure aerei diretti ad Hannover che partono di lì… ma cosa ci vuoi fare, gli ingegneri, specialmente quelli commerciali, per risparmiare due lire sul biglietto aereo sono disposti a tutto… o meglio, sono disposti a farmi fare di tutto… Poco importa se poi, per andare a Venezia devo prendere un’auto aziendale, l’autostrada, e lasciarla nel parcheggio a pagamento per tre giorni… questo è solo un dettaglio.
Al nostro arrivo all’aeroporto il volo aveva un ritardo di 30 minuti, non mi lamento… Sull’aereo scopriamo con raccapriccio che oltre a noi c’erano altri tre della nostra stessa azienda che, anche loro, erano in fiera nei nostri stessi giorni e che, ovviamente, pure loro avevano preso una macchina della ditta, autostrada e deposito in parcheggio per 3 giorni… Ma magari dircelo e darci una station wagon in 5 che non 2 utilitarie??? Ma perché? Tanto abbiamo risparmiato sul volo aereo… Mi viene da pensare che l’aereo fosse tipo il Savoia Marchetti della prima guerra mondiale di fantozziana memoria che partiva solo a spinta… ma per fortuna non sembrava così…
Arriviamo alla fiera verso le 16:30 e cominciamo a farci un giretto di cui vi parlerò in seguito. Alle 18 la baracca chiude e ci ritroviamo a doverci organizzare per la cena e qui viene il bello… Si, perché gli ingegneri, specie quelli commerciale s specie specie quelli commerciali dirigenti ovviamente hanno una super auto aziendale a testa e l’hotel in centro, mentre a noi poveri cristi non dirigenti abbiamo a disposizione un pulmino di 7 posti e due auto, anzi una perché quei poveretti dei miei colleghi avevano l’albergo a 120 Km da Hannover, che è comodo quando finisci la fiera alle 18 e la cena è alle 20 nel ristorante sotto l’albergo dei dirigenti al centro di Hannover… io e HP siamo stati più fortunati avevamo l’albergo in periferia… Dunque avevamo queste due macchine ed un numero di persone che, più o meno, stringendoci, ci poteva stare, sfortunatamente però avevamo un dirigente che voleva organizzare la disposizione delle persone per ottimizzare il percorso che è andato a parlare con ogni singola persona per sapere dove doveva andare in albergo… Evidentemente però non aveva una memoria di ferro perché ogni volta che proponeva una disposizione di persone c’era qualcuno che obiettava che aveva dei problemi… Dopo circa 52 minuti di interviste e proposte alla fine il dirigente in questione riesce a trovare la disposizione ideale… Ammiro lo sforzo per organizzarci, ma forse da soli facevamo prima… forse…
Questo, signori e signore è solo l’inizio… Tante altre ve ne devo raccontare… Alla prossima puntata!!!!!!!

martedì, settembre 18, 2007

Domani parto alla volta delle province settentrionali del Reich quindi nei prossimi giorni non potrò farvi partecipi delle mie telenovele sentimental-lavorativo-sociali. Sperando di regalarvi un sorriso in mia assenza vi lascio questa kikka che non so’ quanti di voi conoscano a cui fa’ seguito il link al sito dove potrete trovarne molte altre. Anche se per pochi giorni, mi mancherete tutti, o meglio tutte… Pensatemi nei ritagli di tempo, mi farete compagnia… soprattutto considerando che sarò con HP. Baci e abbracci!!!!

P.S. Avviso che il linguaggio usato nei file multimediali che indico può scadere nel volgare; sconsiglio quindi la visione a chi fosse sensibile ad un modo di parlare alquanto sboccato.

Buon week end! A lunedì!

http://www.youtube.com/watch?v=YttRBBxW65A

http://www.nidodelcuculo.tv/index.php?option=
com_content&task=category&sectionid=4&id=40&Itemid=56

lunedì, settembre 17, 2007

Questa mattina scorrendo velocemente i titoli di Repubblica ho letto una notizia che mi ha molto rallegrato: la minoranza dei mancini, cui io orgogliosamente mi vanto di appartenere, in un secolo è passata dal 6 all’11% della popolazione mondiale! Siamo raddoppiati!! In un mondo fatto per i destri ciò è speranza per quelli come me di subire meno discriminazioni.
Tanto per cominciare il nome: ci sono i “destri” (o destrimani) e i “mancini”, non “sinistri” (o sinistrimani), “mancini”! Sarà forse che le saghe fantozziane porterebbero portare le persone a prenderci in giro oppure che la parola “sinistrimane” suona male, ma l’uso della parola mancino è già di per se ghettizzante… Non parliamo poi di alcuni oggetti di uso comune: se siete mancini e avete usato almeno una volta nella vita un paio di forbici allora sapete cosa intendo; le forbici sono sagomate per essere tenute con la destra e tenendole con la sinistra, dopo pochi minuti il pollice ti fa’ un male cane tipo cancrena. C’è poi il mouse: per fortuna non è il mio caso, ma ci sono molti mancini che fanno fatica ad usarlo proprio perché è fatto per essere utilizzato con la mano destra e se uno prova a usarlo con la sinistra gli tocca di invertire anche l’uso delle dita per riuscirci: un vero delirio… Anche imparare a guidare la macchina non è semplice: manipolare il cambio con la mano non dominante richiede molta attenzione inizialmente… In certi ristoranti, poi, ti trovi le posate messe al contrario di come di solito le usi e se magari sei un po’ distratto di chiedi come mai la pizza sia così dura stasera: per forza, la stai tagliando con la forchetta!!!!! Vogliamo poi parlare degli orologi? Gli orologi sono pensati per i destri perché loro, solitamente, per avere il polso della mano dominate libero mettono l’orologio a sinistra. In questa condizione la rotellina per regolare l’ora ed eventuali altri comandi, tipici dei cronografi, sono posti dalla parte del “3”, cioè sul lato destro per essere facilmente manipolabili: il risultato è che anche i mancini sono costretti ad abituarsi a mettere l’orologio a sinistra e non a destra che magari li farebbe stare più comodi… E della scrittura, ne vogliamo parlare? Da che mondo e mondo in occidente si scrive da sinistra verso destra il che è molto comodo per i destri, ma molto meno per i mancini: ho perso il conto delle volte in cui, a causa di una penna che perdeva inchiostro ho impiastricciato pagine di appunti dovendo poi perdere tempo a riscriverli… Una volta poi, che si usava la penna con lo stilo da intingere nell’inchiostro era ancora peggio… il problema lo aveva risolto un nostro illustre compagno, tale Leonardo da Vinci, che scriveva da destra verso sinistra, ma lui era un genio e poteva fare ciò che gli pareva, se lo fa’ un mancino qualunque gli va’ bene se non gli ridono dietro…
Insomma, essere mancini in un mondo di destri può, a volte, essere veramente difficile… Ci resta almeno la consolazione che noi, percentualmente, siamo più creativi ed intelligenti dei destrimani… Viva i mancini!!!!

venerdì, settembre 14, 2007

Vediamo un po’ di fare il punto delle situazione:

- ICE mi ha tirato il bidone… poco importa, nel caso si faccia la cena famosa ho già pronta la ricetta Sant’Honorè next edition al guttalax!! Sì perchè io sono buono e caro, ma anche estremamente vendicativo ]:>
- Stasera inaugurano la discoteca vicina al paesello: potrei chiamare la Volpe per fare un giro oppure andare a vedere i Simpson.
- Per i nuovi lavori se ne riparla dopo la fiera: né Occhi di Gatto né l’altra tipa ansiosa di avermi a lavorare nella sua ditta mi hanno richiamato.
- La fiera: devo guardare un po’ su internet i locali fighi per me e i bordelli per HP e preparare i bagagli.
- Meeteng della ricerca: ieri con sto meeting mi hanno trapanato i maroni per tutto il pomeriggio. C’è chi è arrivato a dire che di realizzare dei simulatori di sistemi operativi… certo, perché windows non fa’ già abbastanza danno da solo, bisogna pure simularlo!!!!
- Esercitazione anti incendio: oggi ci tocca, però sono sempre molto pallose, bisognerebbe ravvivarle un po’, magari potrei dare fuoco a qualcuno per rendere più realistiche.


Buon week end ragazzuoli/e, ci rileggiamo la prossima settimana con nuove e mirabolanti avventure!!!!!

giovedì, settembre 13, 2007

Ieri sera mentre aspettavo il treno per andare a trovare dei miei amici sono stato assalito da un cattivo pensiero… Speravo di non vederne più, di non sentirli più dentro di me che si infilano molesti tra le pieghe della mente, speravo di riuscire a stare bene anche quando le cose non andavano bene, speravo che questo bel momento potesse continuare più a lungo… invece no… invece ho realizzato di avere ancora della strada da percorrere per diventare una persona adulta. Non faccio altro che rifugiarmi in qualcosa per sfuggire la realtà invece che affrontarla… Da piccolo erano semplici e innocui sogni ad occhi aperti che mi catapultavano in un futuro colmo di successo, ricchezza e felicità, poi il futuro inizia a fare capolino e vedi che molto difficilmente sarà come lo hai sognato e allora ti rifugi in tutto ciò che ti possa estraniare dalla realtà: la ricerca di un nuovo lavoro, una cotta adolescenziale, anche se adolescente non lo sei più da un pezzo, che ti offrono riparo per un po’, un angolino tutto tuo in cui i sogni sembrano più veri, meno irreali e più vicini, che quasi li puoi toccare. Poi questi sogni appassiscono perché la realtà fa’ il suo corso e allora ti ritrovi di nuovo come prima, peggio di prima e stai male e ricominci la ricerca di questa droga per poter di nuovo godere di un angolino di felicità senza mai avere la forza di affrontare la realtà come è in maniera continuativa, di cercare di cambiarla realmente, di lottare… ti senti inibito ed hai solo voglia di piangere per sfogarti un po’ ma non ci riesci… Aspetti che la crisi ti passi e magari se il dolore è troppo forte cerchi di dormire più che puoi, oppure ti stordisci con un po’ di alcol, musica ad altissimo volume e sigarette, giusto per passare il periodaccio, giusto per sopravvivere a te stesso che non riesci ad affrontare la realtà, perché non te lo hanno insegnato perché non lo hai ancora imparato…

Oggi vi racconto una storia, una storia che più o meno riguarda tutti voi e che non so’ quanti conoscano…
12 settembre 1683, Vienna. Fuori dalle mura della città ci sono 140 mila turchi incazzati come delle pantere che assediano la città da luglio al comando del Gran Visir Merzifonlu Kara Mustafa Pasha (mica pizza e fichi…), dall’altra parte 20 mila austriaci col pepe al culo che tentavano di salvare le loro chiappe dall’impalamento (allora usanza molto trendy in tutti i campi di battaglia alla moda dell’eurasia) in attesa di rinforzi da mezza Europa. Quella mattina i turchi attaccarono, ma per quella che potrebbe essere scientificamente definita come la più grande botta di culo dopo la scoperta dell’America da parte di Colombo (non il tenente) i rinforzi arrivarono appena in tempo: altri 18500 austriaci, 19 mila tra franconi (francesi molto grossi), svevi e bavaresi, 9 mila sassoni (per prendere a sassate i nemici) e 30 mila polacchi che menavano come dei boscaioli canadesi. I due eserciti presero a darsi manganellate sulle gengive a più non posso, ma alla fine i turchi si accorsero che gli stavano facendo il culo a strisce quindi dedussero che forse era meglio tornare a Costantinopoli; dissero allora ai cristiani “Scusate se lasciamo la festa ora che ci divertivamo tanto, ma abbiamo lasciato il gatto del Sultano nel forno a microonde ad asciugare dopo il bagno...”
Dopo la battaglia un frate cappuccino decise che sarebbe stato bello per lui fare una passeggiata all’aria aperta dopo tanti mesi di assedio; così uscì e passeggiando tranquillamente tra cadaveri smembrati scorse degli strani chicchi scuri: sperando che fossero semi di pejote li tritò e ne fece un infuso, ma ahimè invece di un trip ottenne solo di rimanere sveglio tutta la notte: si trattava di chicchi di caffè… visto che la bevanda era particolarmente disgustosa al suo palato e lo zucchero ai tempi costava più di una pera di eroina decise di aggiungerci un po’ di latte: trovò il sapore più gradevole e disse tra sé: “Ma vè, ho inventato il cappuccino… ora lo vendo agli americani che col Big Mac fanno una bella colazione alla mattina…”
Nel frattempo i viennesi tutti contenti volevano festeggiare la vittoria sui turchi (Austria – Turchia 2 a 0: campioni del mondo!!!) così andarono in pasticceria a chiedere Sacher per tutti: il pasticcere però gli fece notare che la Sacher non l’avevano ancora inventata, dovevano ripassare tra 200 anni… C’era però l’offerta speciale: comprando tre strudel ricevevi in regalo un Ipod nano: un prigioniero di guerra turco nano di nome Mustafà Ipod che cantava molto bene e te lo potevi portare con te e ascoltare tutte le canzoni che volevi e dove volevi… L’offerta però non ebbe molto successo così i pasticceri si affidarono a dei consulenti esterni che, dopo aver fatto una ricerca di mercato, proposero un progetto alla divisione di ricerca e sviluppo: il risultato fu un nuovo tipo di dolce che andò subito in testa alle classifiche di vendita in Austria e pure all’estero, in particolare il successo fu enorme in Francia e Italia. Questo dolce era fatto a forma di mezzaluna a scopo di presa per il culo, ma curiosamente, in Italia il suo aspetto fu’ travisato e gli abitanti del Bel Paese presero a chiamarlo… cornetto.
Si può quindi ben dire che la colazione con cornetto e cappuccino è un vero evento storico!!!! Piaciuta la storia?

mercoledì, settembre 12, 2007

Questa ve la devo proprio raccontare… Ieri sera sono uscito tardi dal lavoro perché mi andava di restare in ditta gratis; mentre mi avvio all’ingresso sento una voce nota provenire da una delle salette lì vicino. Alzo lo sguardo e vedo che il direttore dell’ufficio personale sta parlando con un volto noto. Si trattava di un ragazzo che fu’ assunto a maggio e si licenziò durante il periodo di prova per andare a lavorare da un'altra parte: per la cronaca nella ditta di Occhi di Gatto. A quanto pare ha capito che lì stava peggio che qui quindi ha fatto marcia indietro… Della serie “a volte ritornano”… Davvero da ridere… ma ora sta cosa mi stuzzica… spero che torni presto per sapere dalla sua voce i motivi del ri-cambiamento che potrebbero anche aiutare me ha prendere una decisione in proposito… Curioso, non trovate?
Stamattina mi sono per caso accorto che mi si era gonfiato il lobo in cui mi ero fatto il buco a gennaio scorso: ho tolto l’orecchino e il buco ha iniziato a sanguinare: mi sa’ che nel passaggio dall’orecchino preparatorio a quello definitivo devo aver ri-aperto la ferita che evidentemente non si era rimarginata bene: ora mi toccherà far richiudere il buco e rifarlo?? Al farmacista l’ardua sentenza… Peccato ero tanto contento del mio orecchino ad anellino che mi ero da poco messo…
ICE mi aveva promesso che giovedì, cioè domani mi scriveva: secondo voi lo farà????? Meglio non pensarci e distrarsi con una bella canzoncina…


http://www.youtube.com/watch?v=KjmgqrKwvsI

martedì, settembre 11, 2007

Questa mattina sono tornato da Occhi di Gatto per il secondo colloquio tecnico… peccato che non abbia tenuto in conto il fattore “tangenziale”: sono abituato a spostarmi in auto la mattina presto e la sera tardi e non ho cognizione del significato della parola traffico… fino a questa mattina. Ho ritardato di pochi muniti (5 o 6) ma la tipa si stava già preoccupando… Appena la rivedo però mi cala subito di punti: invece di essere tirata a balestra come la volta scorsa era in abbigliamento casual, anzi da casalinga disperata… Nono un filo di trucco, indossava la tutazza con annesse scarpazze da ginnastica per andare in palestra e sopra la maglina di lana grigio topo tipo mia nonna sopra una maglietta bianca anonima anonima… Se non era per i suoi begli occhi quasi non la riconoscevo… Sono rimasto talmente spiazzato che quando mi è venuta a salutare le ho chiesto scusa per il disturbo anziché per il ritardo: tipo quando piombi improvviso a casa di una gran gnocca che però in quel momento è impegnata con mostruose e puzzolenti maschere di bellezza, bigodini in ogni dove, e profuso pelame pre-ceretta al napalm pure esso in ogni dove… Superato lo sbigottimento mi porta dal tipo per il secondo colloquio il quale mi da’ subito del tu e mi racconta un po’ del lavoro. In pratica si tratta di qualcosa di meno interessante e ampio di quello propostomi inizialmente e, ma più aderente alla mia esperienza: si tratta sostanzialmente di un lavoro analogo a quello che svolgo ora. Con il fatto che la ditta è per metà americana mi ha detto che è “statisticamente” molto probabile riuscire a fare un esperienza all’estero, ma non mi ha prospettato nulla di certo… Il colloquio mi ha interessato di meno rispetto al primo, alla fine mi sa’ che deciderò quasi solo tenendo in conto l’offerta economica e, in secondo piano, il fatto che è più comoda da raggiungere, che gli straordinari sono pagati (almeno lo spero) e alla possibilità “statistica” maggiore di fare un giro fuori… Ovviamente resta da vedere cosa mi proporrà l’altra ditta… Va’ a finire che per ironia rimango qua… non lo so’, rimango in attesa… Al ritorno la tragedia: un ora per fare 5 chilometri causa mega ingorgo al casello simil-esodo di agosto (anche se siamo a settembre). Un vero delirio, imbottigliato con il tipo dietro che sembra Kojak e che mi strombazza ogni volta che non mi infilo in ogni spiraglio di vuoto che neanche una Smart ci passerebbe, la super figa e super stronza a destra che mi fa’ quasi il contro pelo allo specchietto retrovisore per passarmi davanti, il tipo col super suv super prepotente che praticamente mi passa sul cofano pur di starmi davanti… e tutto questo con la minacciosa presenza dei camion che stringono contro il guard rail: vi giuro che se avessi avuto una spranga di ferro sarei uscito a rompere un po’ di ossa… fortunatamente la mancanza dell’attrezzo, l’aria condizionata e la mia formidabile pazienza da monaco bonzo mi hanno consento di mantenere il controllo di me… Mentre ero in quel macello di lamiere mi è venuto da pensare che tutti mi dicono che sono un pazzo a fare il pendolare, alzarmi alle 5 della mattina per essere in ufficio alle 8 cambiando 3 mezzi per arrivarci, ma cavolo, alla fine credo di essere molto meno stressato io contadino di chiunque abiti in una grande città e si sottopone tutti santi giorni a una tortura del genere. Voglio dire, io non trovo mai traffico, mai un semaforo rosso (sono tutti lampeggianti), mai difficoltà a trovare parcheggio dove voglio, inquino poco perché non sto ore in fila col motore acceso, non devo litigare con nessuno per la precedenza, trovo i treni praticamente sempre in orario, sempre vuoti e sempre puliti, non trovo file al bar… senza contare tutte le belle albe di cui posso godere: forse ci perdo qualche ora di sono, ma credo di guadagnarci in qualità della vita… voi che ne pensate??

lunedì, settembre 10, 2007

Quello appena trascorso è stato un fine settimana estremamente denso di eventi, per fortuna tutti piacevoli, tanto piacevoli che sabato mattina quando ho aperto gli occhi ho pensato: “La Vita è davvero bella”: vi assicuro che erano anni che non mi svegliavo così, anni… Mi venderei l’anima al diavolo per sentirmi sempre così… Spero di serbare per sempre il ricordo di questa sensazione, indipendentemente da come le cose finiranno…
Allora, da cosa iniziamo? Come anticipato la scorsa settimana mi ha chiamato Occhi di Gatto per fissarmi un nuovo colloquio tecnico per domani: da una parte questo mi fa’ piacere perché significa che interesso, dall’altra però vuol dire che per l’altro posto per cui avevo fatto il primo colloquio tecnico alla fine hanno preso un altro. Questo secondo posto è però molto simile al primo, anche se un po’ più limitato come varietà di problematiche, ma ha d’altra parte, il vantaggio di prevedere delle trasferte medio-brevi così che almeno un minimo di mondo riuscirei a vederlo.
Venerdì sera invece mi chiama la tipa della ditta vicino casa mia: da brava donna, ma soprattutto da brava psicologa, mi estorce che qui dove sono ora non mi trovo benissimo così mi rinnova la sua proposta di fare un colloquio presso la nuova piccola ditta che hanno acquisito dove cercano, testuali parole “uno intelligente e di ingegno” per la programmazione delle macchine… Devo dire che una così grande lusinga non me l’aspettavo di certo… Mi ha spiazzato… Le ho detto che non doveva sopravvalutarmi e lei mi ha risposto che il Super Imbecille, che lavora nella ditta della tipa, aveva una grande stima di me e lei aveva fiducia in lui quindi di riflesso anche in me… Questa affermazione mi ha fatto sentire un verme: il mio primo impulso è stato quello di correre a casa e cancellare tutti i posto in cui parlavo male di questo mio ex compagno di università, che vedo ancora e che è un mio amico, ma che spesso mi fa’ arrabbiare per semplice incompatibilità di carattere: lui è sempre solare e prende le cose sul ridere, io sempre introverso e tendente al pessimismo… Non posso che scusarmi con lui, d’ora in poi lo chiameremo solo Super lasciando il secondo aggettivo per i giorni in cui proprio mi fa’ arrabbiare a morte… Decisamente mi faccio schifo da solo… Non merito tanta fiducia… Ad ogni modo alla fine mi sono lasciato convincere a fare un colloquio conoscitivo senza impegno nei prossimi giorni… Di certo la prospettiva di essere vicino a casa mi stuzzica, resta il fatto che più di una persona che conosco e che fa’ quel tipo di lavoro mi racconta che comincia ad annoiarsi, Super in primis, che non ha cambiato lavoro perché lo hanno spostato in assistenza ed ora viaggia un po’ (questa settimana è in Giappone ad esempio) ed inoltre temo che l’esperienza maturata qui non riuscirei a sfruttarla nel nuovo posto… Alla fine credo che molto inciderà l’offerta economica e l’impatto dell’ambiente sulla pelle…
Quindi, riassumendo, sul fronte lavoro, nuove, promettenti, possibilità!
Ma passiamo oltre… Venerdì scorso è in programma un uscita con X, Y e delle loro amiche per una festa di fine estate all’aperto. Verso le 23 ci vediamo ad un pub e, sorpresa delle sorprese… chi ti becco?? ICE!!!!
Avevo perso le speranze di rivederla… Ovviamente sono partito con la classica figura da cioccolataio perché non ricordavo più il suo nome, ma d’altra parte ho la scusa di essere uomo e quindi con una memoria di poco superiore a quella di un criceto morto… Durante la serata abbiamo chiaccherato tranquillamente: ho scoperto che suona il piano, le piace la musica commerciale e classica come a me, la scherma che vorrebbe iniziare a praticare (come me), ha la fobia dell’acqua (come me), le piace andare alle mostre (come a me)… Si è mostrata favorevolmente colpita dal fatto che dipingo (o meglio che imbratto tele) e ha ribadito la necessità di fare una cena per assaggiare una delle mie torte (qua bisogna che mi rimetta al più presto ai fornelli per ripassare le mie ricette…). Con la scusa delle mostre le ho proposto di uscire assieme e le ho lasciato il mio biglietto da visita (avete letto bene, cosa mi sia passato per la mente proprio non lo so’, troppo rhum forse) con la mia mail dell’ufficio: ha detto che mi avrebbe scritto in settimana (forse giovedì) per darmi i suoi riferimenti (il suo pc di casa è rotto e deve usare quello del dipartimento dove svolge il dottorato)… Non so’ prevedere se mi scriverà, non so’ prevedere se, nel caso lo faccia, accetterà di uscire con me (mostra, cinema, aperitivo… cosa è meglio??)… spero tanto me ne dia la possibilità perché al primo impatto mi ha colpito molto… se qualcuno conosce scongiuri, riti magici, ricette speciali su come gestire la cosa sono ben accetti… altrimenti anche un semplice in bocca al lupo va’ bene…
Adesso però facciamo i conti: voglio le mail di quei 200 mila che non sono andati a firmare per il V-Day: così mando a ciascuno un bel “VAFFANCULO!” personalizzato >:’(

venerdì, settembre 07, 2007

Ho un orecchio tappato, il naso sembra che abbia avuto uno scontro frontale con della carta vetrata, e sono ben più invornito del solito oggi… Ieri sera Occhi di Gatto mi ha richiamato finalmente: abbiamo fissato un incontro per martedì prossimo per un secondo colloquio tecnico: che balle preferivo scambiare due parole con lei anziché con un uomo… Stasera invece chiamo la tipa dell’altra ditta: vediamo un po’ come riesco a giocare le mie carte… Ieri sera Y mi ha mandato un sms: la cena col Gatto e la Volpe in programmazione per stasera è saltata: il Gatto da quando è morosato è diventato irreperibile e il rapporto di X con la Volpe non è proprio idilliaco… Mi hanno detto che lei e X saranno ad una festa stasera e mi hanno invitato a raggiungerle: spero di averne la forza… Quest’ultimo fatto mi fa’ sovvenire una domanda: spesso, molto spesso mi è capitato di osservare come il fatto di avere trovato l’amore porti molte persone ad allontanarsi dagli amici: non mi è mai capitato di innamorarmi sul serio quindi magari, se accadrà anche io cadrò in questo comportamento, ma non mi sembra una cosa giusta da fare: capisco che la persona amata sia più importante e che meriti più attenzioni, ma d’altra parte la si può far conoscere ai propri amici e uscire tutti assieme (e non solo con altre coppie come spesso capita) oppure, si può riservare uno spazio alle uscite tra soli amici lasciando sa parte per una sera la persona amata (che anche lei avrà degli amici con cui uscire no?). Ripeto, magari se capiterà anche a me di trovare il vero amore allora mi comporterò anche io così, però non mi sembra bello, perché non si può trovare un po’ di equilibrio?
Ciò detto vi auguro un buon week end e un buon V-Day: se per domani starò meglio e ne ho voglia vado a Bologna dal Grillo altrimenti mi limito ad andare a firmare la proposta di legge nel banchetto che allestiscono nella città vicina al paesello… Speriamo che conti qualcosa…

giovedì, settembre 06, 2007

Incredibile ma vero alla fine ci siamo riusciti: ho appena finito di programmare i prototipi da esposizione per la fiera: ora li spediamo in quel di Hannover e poi la palla passa ai commerciali che dovranno collegare il filo rosso al “+”, quello nero al “-” e spingere il pulsante “ON”: riusciranno i nostri eroi a portare a termine questa complicatissima missione?? In ogni caso ci sarò anche io a vegliare sulle mie creature sperando che tutto vada per il meglio… In questi giorni a causa delle piogge ho patito un gran freddo ed ora ho un po’ di raffreddore… Ora bisogna che mi faccia un po’ di elenco di cose da portare per la gita in Germania: poche visto che starò la solo tre giorni; devo anche ricordarmi di andare a guardare i locali notturni in cui possa andare a fare un giretto da bravo V.I.M. (Very Italian Manzo)… La partenza è fissata per il 19: ho ancora un po’ di giorni…
Stamattina ho letto per caso che questo mese doveva essere mooolto promettente per il segno del capricorno: in effetti alcune cose stanno succedendo. Forse, e dico forse, mi viene a trovare una mia vecchia amica: abbiamo avuto una storia un paio di anni fa’, finita un po’ per la distanza (400 Km) un po’ per la differenza di età (io sui 30 e lei sui 40), ma siamo comunque rimasti ottimi amici e ogni tanto ci sentiamo e credo sia la cosa migliore… Inoltre ho ricevuto una mail dalla tipa del personale dove ho fatto il mio penultimo colloquio (non quella dagli occhi di gatto, che non si è fatta ancora sentire, ahime): ricordate quel posto vicino a casa, ma col pericolo di essere noiosissimo come occupazione a lungo andare? La tipa mi ha scritto che cercano altre due persone per la sua ditta e per un’altra, più piccola (di circa 50 dipendenti), che hanno assorbito di recente e mi ha chiesto se la cosa poteva interessarmi o se conoscevo qualcuno a cui poteva interessare. La cosa mi ha lasciato spiazzato: non mi è mai capitato di essere corteggiato in questo modo da un’azienda, mi fa’ un po’ pensare a quei bei tempi di cui ogni tanto mi parlano i miei colleghi più anziani in cui non eri tu a dover cercare il lavoro, ma era lui che veniva a cercare te, tempi in cui il giorno dopo la laurea avevi la cassetta della posta ricolma di lettere di aziende desiderose di assumerti a tempo indeterminato… Tempi belli e passati di un boom che tutti speriamo possa tornare presto a farci visita…
Scusate la digressione… Dicevo che la proposta mi ha spiazzato anche perché il lavorare in una ditta piccola che però fa’ parte di un gruppo un po’ più grande può, forse, essere sia garanzia di sicurezza che di maggior possibilità di carriera (c’è meno gente con cui competere… , ma questo è solo un viaggio mentale che mi sono fatto io, magari è l’esatto opposto!). Senza contare che sarei ad appena 20 Km da casa a lavorare anziché 100. Rimane il fatto che si tratta di una cosa che non ho mai fatto e che quindi non potrei far valere l’esperienza fatta fino ad ora ed inoltre c’è sempre il pericolo che il lavoro diventi noioso perché poco vario tra qualche anno… La tipa mi ha invitato a richiamarla per fare due chiacchere: usando come scusa la fiera ho cercato di guadagnare tempo dicendole che le avrei telefonato domani nel tardo pomeriggio per fare due, non meglio precisate, chiacchere… Così tante attenzioni mi fanno pensare di essere molto apprezzato, che forse mi tratterebbero bene e che magari anche la paga potrebbe, forse, essere buona (ma i soldi sono sempre l’ultima cosa di cui parlare nei colloqui di lavoro)… Se solo la Occhi di Gatto si facesse sentire… Se non lo fa’ vuol dire che non hanno ancora deciso o che hanno già deciso per un altro: a suo tempo mi ha invitato a chiamarla se dovevo chiederle qualcosa, quindi direi che è il caso di farlo… Questo raffreddore mi sta uccidendo…

martedì, settembre 04, 2007

Poco tempo fa’ sono venuto a conoscenza di una cosa che mi ha lasciato di stucco. Sentite un po’ questa… A quanto pare le più importanti aziende del comprensorio bolognese hanno stipulato una sorta di patto segreto che si perde nella notte dei tempi (tipo massoneria); in virtù di questo patto un dipendente di un’azienda A che mandasse il cv in un’altra azienda B del comprensorio non verrebbe da quest’ultima neanche preso in considerazione. Tutto questo per mantenere bassi gli stipendi. Questo patto ha ovviamente delle eccezioni, ma a quanto sembra è molto tenuto in considerazione e ciò non mi pare un bell’esempio di libero mercato del lavoro… Mi consenta! Cavaliere! Lei che va’ a dire a destra e a manca che ci vuole libertà e libero mercato venga a Bologna a tirare le orecchie agli imprenditori che non rispettando il Suo Vangelo sono evidentemente dei comunisti! Cribbio! Chissà, magari un patto del genere esiste pure in altre città…
Questa mattina me ne sono capitate di ogni: poco dopo uscito di casa mi accorgo che la pineta dietro il cimitero del paesello ha preso fuoco (forse colpita da un fulmine): per fortuna qualcuno ha chiamato i vigili del fuoco… Poi, arrivato in stazione per prendere il treno mi accorgo che una ragazza mi fa’ cenno di avvicinarmi: ingenuamente lo faccio: si trattava di una “lucciola” che mi propone un “giro di giostra”: rifiuto imbarazzatissimo… Arrivato a Bologna infine un tizio con un cane mi chiede di cambiargli l’avviso di chiamata del cellulare da vibrazione a suoneria… peccato che il cellulare fosse un giocattolo: o mi pigliava per il culo o era fatto di Dio solo sa’ quale acido: gli rispondo che non sono pratico di cellulari Motorola e lo saluto… Mha.. Bizzarra mattinata…

lunedì, settembre 03, 2007

Stamattina è ripresa la distribuzione dei vari quotidiani gratuiti (Leggo, City, Metro) e tra le altre cose ho letto un articolo che in pratica diceva che una scrivania disordinata è un buon segno: sembra infatti che, secondo le ultime ricerche, ogni persona abbia un personale livello di disordine e solo raggiungendolo si può arrivare alla massima produttività. Mi è venuta in mente la mia scrivania, che ora sto guardando: sembra che sia passata un’orda di Vandali e non è neanche una delle giornate in cui è più disordinata… Mi sento sollevato: almeno, secondo sti ricercatori (che poi le commissiona ste ricerche del menga Dio solo lo sa’), sono vicino al massimo della mia produttività e contribuisco attivamente all’aumento del PIL… mi consenta, sono il vostro impiegato disordinato e operaio… cribbio!!
Ho poi letto una notizia meno bella: come al solito con l’arrivo dell’autunno si presentano puntuali una valanga di rincari; già venerdì m hanno aumentato il cinema di 50 centesimi portando il biglietto a 7,5 euri: ma dico, 15.000 lire per vedere un film?! E poi hanno pure il coraggio di inserire prima dell’inizio dei film la pubblicità “progresso” che dice che la pirateria audiovisiva è un reato?! Ma che cavolo, con sti prezzi cosa si aspettano che la gente faccia: anche se uno è onesto ce lo fanno diventare ladro… E poi del cinema se ne può fare a meno, ma del mangiare, che aumenterà pure quello mica tanto; va’ be’ che siamo un paese ricco e il sovra peso sta dilagando tra la popolazione: magari è la volta buona per mettersi tutti a dieta!!!! Stendiamo un velo pietoso va'… La prossima volta che vado al cinema faccio la tessera così sul lungo periodo risparmio comunque ed aggiro il rincaro…