venerdì, novembre 30, 2007

Qualche hanno fa, durante il dottorato di ricerca, mi è capitato di fare lezioni ed esami in qualità di assistente; in questo frangente ricordo alcuni allievi ingegneri che si distinsero per essere particolarmente scoppiati (evidentemente sono stato un buon maestro)… Mi ricordo ad esempio un giorno che ero nell’ufficio del professore per discutere di non ricordo cosa e a un certo punto bussa uno studente. Visto che il professore era anche presidente del corso di laurea di elettronica il tipo era venuto per chiedergli informazioni per il passaggio dal corso di laurea di telecomunicazioni a quello di elettronica. Lo studente era del vecchio ordinamento e chiedeva di iscriversi al vecchio ordinamento dell’altro corso: peccato che già da un po’ fosse in vigore il nuovo ordinamento quindi questa richiesta era impossibile da esaudire… Lo studente però non lo voleva capire e dopo un’ora di discussione il professore, disperato gli fa questo esempio, ispirato da me: “Guardi, è come se lei andasse a Vienna e chiedesse di diventare cittadino dell’impero austro-ungarico: non si può perché non esiste più!” … Il tipo ci pensa un attimo e risponde: “… eh allora io cosa sono?! Un cittadino dell’impero romano?!! Ho anche io i miei diritti!!” … A quel punto lo studente fu terminato…

Un’altra volta invece, dopo che uscirono i risultati di un esame scritto, venne uno da una mia collega che teneva un corso come professoressa a contratto e le chiese: “Professoressa, io non sono passato allo scritto, ma potrebbe chiudere un occhio e darmi lo stesso 18, è il mio ultimo esame dopo tutto?” … ovviamente la risposta fu un secco no e il tipo replicò “… per favore! Tanto dopo la laurea non farò l’ingegnere perché, non so’ se ha visto Studio Aperto di ieri in cui c’era un servizio su un cane parlante: è il mio!!” … ??? … A quel punto eravamo indecisi se chiamare la neuro o chiedergli di andarsene… alla fine ci limitammo a mandarlo via…

Secondo voi il cittadino dell’impero romano e quello col cane parlante cosa staranno facendo ora? Certe notti me lo chiedo… Buon week end!!

giovedì, novembre 29, 2007

Ieri sera aperitivo con Bellezza… devo dire che rispetto alla media delle nostre uscite quella di ieri sera è stata molto più divertente… I nostri due caratteri introversi (più il mio che il suo a dire il vero) per una volta si sono lasciati piegare da un’amicizia di orami vecchia data e davanti ad un bicchiere di vino lei e ad un aperitivo analcolico io (perché ultimamente mi sono dato troppo ai super alcolici) con qualche stuzzichino di contorno la serata è trascorsa piacevole e divertente e la conversazione ha spaziato su diversi temi tra i quali, ovviamente, il parlare male della nostra categoria professionale… oltre a questo mi ha anche raccontato dei pregiudizi che si trova a combattere lei ingegnere donna in un mondo di uomini… lavora per una multinazionale e mi ha raccontato che la grande maggioranza degli uomini con cui ha a che fare per lavoro si dividono in due categorie: quelli che pensano “tu sei donna quindi per definizione ciò che dici non ha senso ed è una perdita di tempo ascoltarti” e quelli che pensano “tu sei donna e quindi per definizione ciò che dici non ha senso, ma ti concedo di ascoltarti”… Mentre i primi sono totalmente irrecuperabili, i secondi realizzano col tempo che anche le donne pensano e possono essere pure brave quanto un uomo sul lavoro… E alla fine per Bellezza è una soddisfazione riuscire a dimostrare loro questo… In effetti io uomo non ci penso mai, ma mi sa che rospi come il suddetto le donne ne devono ancora ingoiare parecchi nella vita lavorativa… me ne accorgo anche se alzo gli occhi da questa scrivania: di donne qui ne assumono pochissime: tendono a rimanere incinta…

mercoledì, novembre 28, 2007

Ieri sera al corso di ballo eravamo pochi: forse un virus para-influenzale forse la stanchezza, forse la poca voglia hanno decimato i partecipanti, ma devo dire che mi sono divertito di più così tra pochi intimi… Allora, mò vi racconto le cose nuove fatte…

Paseala par atràs: “enchufla”, “dille que no” terminando abbastanza lontani da avere le braccia quasi tese. A questo punto il cavaliere tira la dama verso di sé e dietro la schiena; una volta che la dama è a destra si cambia mano (come nel saluto al guappo) e il cavaliere la tira per riportarla alla sua sinistra da cui si riparte con il laterale cubano. In questa figura è importante che i ballerini effettuino i passaggi (dama da sinistra a destra e da destra a sinistra) mantenendosi vicini tra loro senza aprirsi rendendo così la figura più “tonda” e brutta (al limite irriconoscibile).

Paseala doble: è costituita da due parti; la prima coincide con la paseala par atras, la seconda attacca al termine della prima. Dopo che il cavaliere a riportato la dama alla sua sinistra la tira di nuovo verso destra come per fare una seconda paseala. Dopo che la dama è passata dietro si cambia mano e la si tira verso sinistra. A questo punto il cavaliere prende la mano sinistra (libera) della dama con la sua sinistra e fa passare la dama di nuovo dietro di sé (tenendole entrambe le mani, tipo mantella). Una volta che la dama è di nuovo a destra si prosegue col dille que no per finire nel laterale cubano.

Abbiamo pure ripassato una figura dell’anno scorso: il mulino.

Mulino: da laterale cubano si fa una enchufla, poi una sequanza tiro-la giro-spingo in cui con la mano sinistra il cavaliere prima tira la dama verso sé, poi la spinge per orientarla verso il centro della rueda e infine, con la mano bassa, la spinge indietro. A questo punto il cavaliere si trova in pausa di sinistro e da lì spinge indietro la ballerina e poi la tira a sé, mentre esegue il primo 123 di un laterale semplice in direzione opposta. Al momento della pausa la ballerina ruota su sé stessa: a partire da questo punto il cavaliere esegue il 567 del laterale semplice verso l’esterno della rueda guidando al contempo la ballerina verso l’interno. Al termina di questo secondo passaggio ci si ritrova nelle condizioni di partenza. Il tutto si ripete due volte e alla seconda volta il cavaliere per uscire e passare alla dama dopo invece di mettere il 7 (piede destro) vicino al 6 (piede sinistro), lo mette in avanti verso la nuova dama. A questo punto l’1 (piede sinistro) può essere mosso in avanti e verso il centro della rueda per un dille que no con la ballerina successiva… al solito si fa prima a farlo che a spiegarlo…

Nel corso principianti invece abbiamo fatto il Setenta, ma per ora ve lo risparmio…

Prima e dopo il corso ho fatto due chiacchere con X e Y: X era tutta elettrizzata e al contempo stanca perché la sua ultima revisione del progetto per la tesi è andata bene… ed ora ha altre 150 mila cose da fare entro il giorno della discussione, il 19 dicembre… Per farcela sta chiedendo una mano a un esercito di persone, tra cui mi vanto di esserci pure io che, da quello che ho capito, avrò il compito di revisore delle bozze di testo: di certo mi impegnerò con la correttezza formale della scrittura della lingua italiana molto più di come faccio con questo blog :p … X invece si è decisa ha dare un altro dei 4 esami che le mancano e faccio un gran tifo per lei: sono orgoglioso dei miei arichitetti!!!
Ho saputo infine che al multisala dove vado di solito, per il periodo natalizio, lavorerà come barista anche un’altra mia compagna del corso di ballo: allora dopo X dovrò andare a salutare pure lei (su cui sia chiaro, non ho mire essendo stra-morosata…).

Tutte queste belle cose sono state rovinate stamattina dalle sveglie che non ho sentito e che mi hanno costretto ad andare a lavorare in auto… ed ho perfino il mal di gola… per fortuna il cappuccino e il cornetto ripieno di marmellata di mirtillo servitomi da una bella barista hanno raddrizzato la mattinata :)

martedì, novembre 27, 2007

Come sapete io non ho molta stima e considerazione per la categoria degli ingegneri (cui per altro appartengo, ma io sono un caso a parte in quanto scoppiato): personalmente ritengo che, nella scala evolutiva, si pongano tra le mosche e i bacherozzi… ecco, tra di essi ciò che veramente costituisce il punto massimo della miseria umana sono gli ingegneri commerciali: quelli che mi chiedono di progettare un cicuito a radio frequenza, lo mettono dentro una scatola d’acciaio… e poi si lamentano che funziona male… ma porco dicoli, ma l’hai studiata la fisica all’università o passavi il tempo a smanettartelo??? Non te l’hanno insegnato che i contenitori metallici schermano le onde radio e impediscono che si propaghino???

La settimana scorsa abbiamo fatto una riunione per far partire un nuovo progetto: il “bidet”!!! No, sono si tratta della tazza che si trova di solito a fianco del WC, ma di un sistema di misura con un circuito di ricarica incorporato a cui è stato dato questo bellissimo nome in codice… e poi Jhon Jhon dice che sono io lo scoppiato…

Ieri sera ho visto la psicologa che mi ha ragguagliato sulla situazione India: a quanto sembra hanno definitivamente deciso che come frustatore di indiani non sono abbastanza cattivo quindi prenderanno un altro, uno esterno, forse un mercenario colombiano a questo punto… Sembra che per altri ruoli (assistenza tecnica oppure, che Dio me ne scampi, commerciale) bisogna aspettare fino al prossimo giugno… chissà, magari, se sono fortunatissimo, parto prima che inizino gli europei così li evito… ekkeppalle!!!!!!

lunedì, novembre 26, 2007

Post Bianco

Spero che Kieślowski non se ne abbia a male se faccio la parodia alla sua trilogia dei tre colori con questi tre post, ma mi sembrava azzeccato il paragone…
Dunque, questo è il post Bianco, bianco come la luce dell’allegria che ha accompagnato la partita a Risiko di ieri sera: c’eravamo quasi tutti: io, Fosco, Giova, l’Indiano, Sengio e il Fisichetto. Visto che il numero massimo di giocatori è 6 Giova e Fosco hanno realizzato una collaborazione che si è poi dimostrata degna dei migliori manuali militari… Non vi annoio con tecniche militari, alleanze ed obiettivi, vi dico solo che lo stato maggiore Giova-Fosco ha dato prova di un grande spirito di collaborazione e di lungimiranza anche politica: altrimenti non si spiega che per piazzare uno o due carri armati a turno si dilungavano in discussioni che non finivano più: “Sì, perché in Argentina non ce li dobbiamo mettere i carri armati, è troppo lontana, e poi ci è andato il Fisichetto in ferie quindi non vale” inizia il Fosco… “Allora mettiamoli in Brasile e Venezuela così poi ci espandiamo a nord” aggiunge Giova… “No, in Brasile no perché ci è andato Sengio a fare finta di lavorare quindi non conta” ribatte il Fosco… Per piazzare 4 carri armati al giro dopo, poi, non vi dico: è stato necessario emendare una finanziaria!! Ma la svolta si è avuta quando il magico duo ha cambiato un le carte per avere dei carri aggiuntivi e il Fosco a proposto: “Per disorientarli adesso facciamo una attacco a zig zag!!”… e di qui è partita una disquisizione infinita su chi fosse meglio attaccare prima e sulla successione di attacchi da fare: il discorso ha portato ha una conclusione totalmente assurda oltre ovviamente ad un sacco di risate… alla fine la partita non è stata conclusa per sopraggiunto superamento dei limiti temporali predefiniti, ma è stata un vero delirio di risate difficile da descrivere… ci voleva qualcuno a riprenderlo con una telecamera… Fosco: a te Rommel ti fa una sega!!!! Io conferisco a te e al Giovino la vittoria morale solo per quanto ci avete fatto ridere!!!!!
Questa è stata la parte divertente del fine settimana, se volete c’è anche la parte tenera nel Post Rosa e, se siete masochisti, la parte brutta nel Post Nero (ma ve la sconsiglio…)

Post Rosa

La partita a Risiko è stata interrotta da un piacevole intermezzo: Fiedda e gentile signora sono venuti a trovarci per farci conoscere la loro piccola Sara… Si è presentata come un piccolo fagottino, nel senso che era infagottata tipo matrioska per proteggerla dal freddo… era tenerissima: un piccolo e fragile esserino racchiuso dentro una giubbottina bianco da cui si intravedeva appena il piccolo viso rosa da cui spiccavano due occhietti a tratti vispi e attenti a tratti sonnolenti… Fede ha aperto questo involtino e ne ha tirato fuori questa piccola creaturina in tutina rosa tutta intenta a non lasciarsi scappare il suo ciuccio, mentre faceva vagare il suo sguardo tra tutti quei brutti ingegneri che la attorniavano… desiderosi di capire come funzionasse… no, dai, ci limitavamo ad ammirarla nella sua disarmante tenerezza… A volte si fissava su qualcuno, a volte faceva un piccolo sbadiglio e, incredibile a dirsi, non ha mai fatto un pianto nonostante le nostre brutte facce... Non ha ancora due mesi, ma ha le idee chiare: preferisce il latte artificiale al posto di quello della mamma (de gustibus); ha capito che il papà è uno scarpazzone e si diverte a prenderlo in giro facendo i capricci per dormire quando è con lui e addormentandosi di botto quando arriva la mamma; sta già facendo le prove generali con le gambine per iniziare a camminare; tenta di articolare alcuni suoni per colloquiare (presumibilmente, conoscendolo, per redarguire il papà); è attratta da tutto ciò sia colorato… Mi sarebbe piaciuto un sacco poterla tenere in braccio, ma non ho avuto il coraggio di avanzare la richiesta…

Post Nero

Avrei dovuto scrivere questo post ieri sera appena rincasato verso le 4 del mattino o, al più tardi questo pomeriggio, ma invece mi riduco solo ora nella mezz’oretta che aspetto prima di andare a giocare a Risiko quando ormai tutte le sensazioni e le emozioni di cui sono stato preda sono quasi del tutto scemate… ultimamente, per fortuna, dimentico il motivo ultimo per cui ho creato questo blog: sfogarmi dei miei Cattivi Pensieri, un prolungamento autodidatta di una psicoterapia mai iniziata un po’ per questioni economiche un po’ per la paura che questa non terminasse mai più… in passato ho affiancato a qualche sporadico colloquio con lo psichiatra o con la psicologa i miei pianti scritti dove capita, su un tavolo o su un foglio di giornale o su un quaderno di appunti del lavoro… poi ho pensato che potrebbe essermi stato utile organizzare i miei sfoghi in qualcosa di più adatto e così, più o meno consciamente, è nato questo piccolo spazio… Magari rieleggendo a distanza di tempo ciò che scrivo posso riuscire nel disperato tentativo di capirmi…

Ieri sera, in discoteca ho incrociato uno dei miei maestri di ballo, M, l’ho visto molto “intimo” con una delle allieve del corso principianti… L’anno scorso successe lo stesso con un’altra allieva: decisamente questo è uno sprone a diventare bravo a ballare per poter diventare pure io un maestro :) … so’ che è stupido, ma questa cosa così scema mi ha molto turbato sul momento come del resto mi capita spesso: io non riesco mai ad attirare l’attenzione di qualcuno che mi piace, mentre invece altre persone sembra che ci riescano in maniera del tutto naturale… Sì, è invidia, unita ad una cronica mancanza di auto stima che cerco di colmare inventandomi sempre cose nuove da fare, cose che non avrei mai pensato di fare, cose che mi vergognavo di fare… cerco di fare del mio meglio nel lavoro, ma per quanto io faccia sembra sempre che non basti… M è un bravo ragazzo per quel poco che lo conosco, lo avverto a pelle, mi è anche simpatico e sono felice per lui… ciò nonostante quello che ho visto ieri sera mi ha messo fuori uso per tutta la giornata… Mi ha causato disagio, incubi, pianti, senso di inadeguatezza e un profondo malessere come quando si nuota trattenendo il respiro, i polmoni si riempiono velocemente di anidride carbonica e si vorrebbe disperatamente tornare in superficie per prendere un po’ d’aria… sento freddo e tanta stanchezza pur avendo poltrito tutto il giorno a letto… tra una settimana, rileggendo questo post, ci riderò su, mentre sarò di nuovo intento a lottare per conquistarmi il mio piccolo pezzetto di felicità…


http://www.youtube.com/watch?v=jmGDzoYlemQ

venerdì, novembre 23, 2007

Ieri sera al corso di nuoto c’è stato un grande evento: abbiamo abbandonato la nostra corsia per muovere i nostri “primi passi” nella vasca dove non si tocca!! Inizialmente maestra Simo ci ha fatto prendere un po’ di confidenza col mezzo facendoci strisciare, tipo passo del leopardo d’acqua brasiliano, lungo le pareti per tutto il perimetro. Ogni tanto mettevo la testa sott’acqua per vedere meglio quel blu così profondo che in natura mi sa che orami si trova solo in pochi posti… Dopo, scopettone alla mano per ripescarci in caso di annegamenti ci ha fatto fare il lato corto della vasca a stile sempre radenti alla parete… abbiamo persino fatto un po’ di galleggiamento (nel mio caso galleggiamento tipo gatto morto) e dulcis in fundo, abbiamo provato a fare anche qualche tuffo!! Devo dire che è stata una esperienza veramente particolare… il mio primo tuffo… Mi sono messo timidamente in piedi sul bordo della piscina e dopo un attimo di esitazione, forte di maestra Simo sul bordo con lo scopettone pronto ho preso un bel respiro e mi sono buttato tipo dilettante allo sbaraglio precipitando sull’acqua in maniera oserei dire fantozziana: mentre vedevo l’acqua avvicinarsi velocemente ho visto tutta la mia che mi scorreva davanti agli occhi (una vera palla devo dire…); ho toccato la superficie prima con la panza poi col resto del corpo col risultato che ancora questa mattina mi fanno male i miei possenti muscoli addominali… dopo una frazione di secondo di smarrimento mi sono rilassato, sono risalito e ho nuotato piano piano verso il bordo a cui sono approdato sano e salvo dopo aver visto la morte in faccia… Però è stato bello… credo di aver trovato il mio secondo sport… dopo quello che mi piacerebbe iniziare a praticare in futuro, ma che richiede un investimento economico non trascurabile e per il quale è meglio che prima ne sia ben sicuro…
Dopo la piscina sono andato in un pub per provare un cocktail di cui mi ha parlato un mio amico: Vodka e Martini agitato, non mescolato. A suo dire, se fatto bene, picchia come un fabbro pakistano… I casi sono due o non me lo hanno fatto bene oppure sono più alcolizzato di quel che credessi: il gusto secco è piacevole, ma non mi è sembrato molto pesante, almeno in rapporto al whisky che sorseggio di solito a metà settimana…
A differenza della settimana scorsa questo week end si preannuncia tranquillo con solo un appuntamento fissato per domenica sera: Risiko a casa del Fosco per 4 chiacchere tra ingegneri scoppiati…
Buon week end amici, ma soprattutto amiche!!

giovedì, novembre 22, 2007

Ieri sera aperitivo con Intelligenza con ritrovo classico in piazza Maggiore… Io arrivo in anticipo… lei in ritardo: è Intelligenza, ma pur sempre donna e per di più in cinta quindi, nonostante abbia rischiato di diventare uno stoccafisso la perdono… Ci avviavo verso un posticino di cui mi aveva parlato Simpatia che si rivela essere molto accogliente e con un ottimo rapporto buffet/prezzo. Visto il suo stato interessante e i miei ancora recenti trascorsi di dama alcolica al whisky con il russo optiamo entrambi per un aperitivo analcolico alla frutta… mentre attendiamo l’allestimento del buffet la cameriera ci porta qualche stuzzichino: patatine e antipasti salati con affettati e verdura e qui ho la prima sorpresa: Intelligenza non può mangiare affettati e verdura di cui non è certa che sia stata lavata bene (cioè con Amuchina)… Ciò è dovuto al fatto che questi alimenti possono contenere un agente patogeno in grado di provocare in un feto una malattia dal nome talmente strampalato che sembra una delle armi di Mazzinga: la toxoplasmosi… mi sono sentito in colpa del fatto che lei fosse costretta a mangiare solo patatine in attesa del buffet mentre io potevo mangiare anche gli altri stuzzichini, ma d’altra parte non sono mai stato incinto in vita mia e questa cosa proprio mi mancava… per fortuna poco dopo è arrivato altro cibo e mi sono premurato di chiederle cosa doveva evitare di mangiare prima di riempirle il piatto…
L’ultima volta che sono uscito da solo con lei credo risalga ad un paio di anni fa (forse due e mezzo) prima ancora che si sposasse… da allora sono cambiate molte cose… mi sono accorto che la lontananza mi ha reso un po’ estraneo e a volte la conversazione ha languito… ma è stata comunque una serata piacevole: mi sono fatto raccontare un po’ che va’ il suo lavoro, quello del marito, le ricorrenti litigate perché lui vorrebbe praticamente chiuderla sotto una campana di vetro mentre lei si sente perfettamente in grado di fare una vita normale: l’ultima in ordine di tempo è avvenuta diciamo per causa mia perché il marito avrebbe voluto venirla a prendere in macchina al termina dell’aperitivo mentre lei ha insistito per prendere l’autobus come ha sempre fatto… non solo anche fare un minimo di attività fisica è un impresa: nonostante la ginecologa gli avesse dato il permesso di fare un po’ di nuoto in piscina ha dovuto praticamente implorare per riuscire a farsi ammettere: si è iscritta quando ancora la pancia non si vedeva e non voleva fare un corso per gestanti, ma un corso di nuoto normale: l’istruttore hanno storto il naso di fronte a questa richiesta, ma alla fine è riuscito ad inserirla in un corso con poca gente per limitare il rischio di prendere una botta da qualcuno durante la lezione…Mi ha anche raccontate che, a quanto sembra, in Italia è opinione comune che una donna incinta resti a casa dal lavoro fin dal primo giorno di gravidanza: tutti i corsi di preparazione al parto si svolgono nei giorni feriali ed in orario lavorativo: in tutta Bologna è riuscita ha trovare solo un corso che si svolge il sabato…
Preso da un rigurgito di istinto paterno ho provato a chiederle cosa a provato quando ha capito di essere in cinta: si è limitata a rispondermi con un laconico “è stato bello” poi a girato leggermente il capo ed ha accennato un sorriso… solo questa mattina ho vagamente intuito quanto si nascondesse dietro quel sorriso appena intravisto e la perdono per avermi dato una risposta così scarna: immagino che sia una cosa davvero indescrivibile, ma per favore, se qualche mamma mi legge, provi lo stesso a raccontarmela…

mercoledì, novembre 21, 2007

Ieri sera nuova lezione del corso di ballo: per fortuna non abbiamo fatto nuove figure particolarmente difficili (tanto bastano quelle vecchie che abbiamo ripassato per mandarmi in crisi): uomo a destra/sinistra, uomo a destra/sinistra con spinta, zero: queste figure in rueda prevedono che il cavaliere si scambi scorra verso destra o sinistra passando davanti alla dama alla sua destra (e poi tornando indietro passando dietro ella nel caso dello zero) mentre, alternativamente, le dame e i cavalieri si muovono in senso radiale da e verso il centro della rueda… è più semplice a farsi che a dirsi… Da un mesetto buono non vado in un locale per fare la mia brava figura da cioccolataio… tra l’altro proprio ieri sera una mia compagna mi ha accennato ad un locale dalle parti di Ravenna a suo giudizio molto bello… bisogna che ci faccia un salto… Intanto, facendo qualche ricerca su Internet-santo-subito ho trovato alcuni siti di salsa con descrizioni, foto e filmati di alcune figure così, con l’aiuto di una bambola gonfiabile sono abbastanza autonomo per ripassare da solo…
Ieri sera ho visto che si è presentata una nuova ragazza, una morettina molto carina… chissà se proseguirà o sarà una delle meteore che si sono avvicendate nel duro mondo della scuola di ballo… solo i migliori o i più ottusi come il sottoscritto sopravvivono!!!! Nel corso dei principianti abbiamo invece fatto “la chiamata con la M” come dice il maestro Claudio (a fraintendere le parole si fa presto…): mentre tentavo di ripassarla prima della lezione con X ella mi ha frantumato l’alluce destro con uno dei suoi temibili tacchi… però la perdono per due motivi: primo perché, come dice il maestro Claudio, in garage e ballare comandano gli uomini e se succede un incidente è colpa del cavaliere; in secondo luogo X tra un mese si laurea ed è completamente fuori di testa… si è ripromessa di fare baracca due settimane di fila dopo la laurea e spero che mantenga la parola: ekkecavolo! Una serata in disco io con loro è da agosto che non la facciamo…
Stasera aperitivo con Intelligenza che è in dolce attesa… domani vi racconto…

martedì, novembre 20, 2007

E’ una cosa di cui scrivo mal volentieri, ma quando ieri ho letto che la “pillola della felicità”, meglio noto come prozac (fluoxetina per gli amici più intimi) compie 20 anni la mia mente è corsa indietro di qualche anno quando ho avuto bisogno di farne uso… per la verità non si trattava del prozac, ma di un suo discendente, lo zoloft (sertralina per gli amici): nome diverso, ma meccanismo di azione simile: si tratta di farmaci che inibiscono la ricaptazione della serotonina… per farla breve questo misterioso neuro trasmettitore, la serotonina appunto, viene, se ho capito bene, prodotto e poi riassorbito: il livello di serotonina non riassorbita regola l’umore… se ho sbagliato chiedo scusa, non sono un addetto ai lavori… Questo tipo di farmaci, gli antidepressivi appunto, hanno un modo di funzionare decisamente particolare: per esempio non fanno effetto sin da subito, ma dopo due o tre settimane che vengono assunti… Dopo questo periodo si avverte una sensazione abbastanza difficile da descrivere: si sente subito che c’è qualcosa di artificiale, che è una sensazione pilotata dall’esterno, un po’ come se ci fosse un burattinaio che tira certi fili della mente e ne lascia altri. Si tratta di una sensazione di sollievo, di apparente serenità, lieve distacco dalla realtà che la fa percepire come meno oppressiva, meno angosciante, meno paurosa, più affrontabile, in definitiva alla tua portata… E’ innegabile che nei momenti di crisi più profonda siano un aiuto, un sostegno a cui può risultare fin troppo facile appoggiarsi… col tempo però l’effetto diventa più blando e può perciò portare ad abusarne… e c’è chi lo fa’… c’è il pericolo che questi farmaci diventino l’unico modo per stare bene, un fine, e non un mezzo per ricominciare a camminare con le proprie gambe… e ciò è tanto più grave se si pensa agli effetti collaterali che possono provocare: diminuzione o, più frequentemente, aumento di peso, abbassamento della libido (a dosaggi bassi nell’uomo ritardano l’eiaculazione e c’è chi li usa per il trattamento dell’eiaculazione precoce) e, ironia della sorte, suicidio…
Di questi farmaci si è detto tutto e il contrario di tutto… c’è chi dice che non servono a un bel niente, che la depressione è tutt’altra cosa di quella che ci viene descritta dagli psichiatri, c’è chi li osanna come una grande arma contro i nostri peggiori mostri… dal canto mio posso dirvi che di certo mi sono stati di aiuto, ma non mi piaceva prenderli e sono stato molto felice quando ho terminato la terapia con essi…

Bene, adesso alleggeriamo un po’ la giornata… pensiamo al corso di ballo di stasera con X e Y!!!! :)

lunedì, novembre 19, 2007

E’ stato un week end fatto di corse contro il tempo e di spese eccedenti rispetto al solito, ma devo dire che ne è valsa la pena… sono riusciti persino a fare quasi tutto quello che avevo in programma…
Il venerdì si è aperto con la cena della piscina: eravamo in 12, ma conoscevo poca gente e troppo superficialmente per superare la mia timidezza quindi non è stata una gran serata almeno fino agli ammazza caffè che mi hanno aiutato a sciogliermi un po’… spero che le prossime cene siano per me più “facili” anche perché c’erano alcune belle ragazze (ma credo siano quasi tutte morosate…). Dopo cena una puntatina in un pub in cui ho incrociato ICE e le ho fatto un saluto veloce e poi in disco con Sporta… In particolare in quella discoteca erano tre anni che non ci mettevo piede… da allora hanno fatto un po’ di cambiamenti… l’ho trovata più vivibile, cioè c’era meno pigia pigia rispetto a quello che ricordavo… decisamente sgradevole a camminarci su è però il pavimento metallico… la frequentazione femminile è la solita: signorine ultra tirate a balestra… Sporta mi ha esortato ad intomellarne un paio, ma sono troppo timido… non riesco tentare un approccio così a bruciapelo… a meno che non sia ubriaco (e non lo ero)… e poi ero lì solo per ballare un po’… nulla di più…

Il giorno dopo la serata si è aperta con la fiera enologica in cui avrò bevuto si è no 3 bicchieri prima di essere distratto dall’inaspettato incontro con Giobbe: è tornato da Londra per il fine settimana con la nuova signora al seguito: si sono conosciuti al mare, sono entrambi originari della stessa città, ma lei lavora a Milano… certo che Giobbe è sempre originale con i suoi rapporti con l’altro sesso: questa volta si è scelto una che abita un uno stato diverso da quello dove vive e lavora da alcuni anni… Mi ha raccontato anche la sua ultima impresa: per l’addio al celibato di un amico si sono organizzati in una decina e sono andati in Germania… a scalare una montagna di 3400 metri!!! Decisamente originale no?! Giobbe non finisce mai di stupirmi, sempre solare, allegro, simpatico, fuori di testa, fisicamente atletico e muscolo… appena lo conosci pensi che si faccia di anfetamine… invece è così di natura, 24 ora su 24 sette giorni la settimana… Gli faccio in bocca al lupo per la sua nuova fiamma… Alla fiera ho incontrato anche gli amici e la sorella di Giobbe che si è iscritta da poco ad un corso di salsa… ci siamo messi a parlare di qualche passo abbiamo provato anche a fare un paio di figure: a quanto sembra la ragazza è rimasta sconvolta dalla mia bravura e mi ha chiesto di dedicarle un giorno alla settimana per dare ripetizione a lei e agli altri ed altre che con lei si sono iscritti… Di certo sono soddisfazioni, ma il pensare che io sono quello che fa’ più pietà nel mio corso mi fa’ decisamente ridere…
Dopo la fiera recupero di qualche ora a casa poi, verso mezzanotte, riparto per la festa della mia compagna del corso di nuoto… la festa non era male ed ho apprezzato in particolar modo la disponibilità di un banchetto che vendeva Kebab… Non poteva però mancare il mio classico errore madornale: ho avuto la brillante idea di giocare a dama con un russo… Vi chiederete: e allora? Allora se sto russo è un grande campione di dama, se al posto delle pedine si usano bicchierini ricolmi di super alcolici, se ogni volta che l’avversario di mangia una pedina tu sei obbligato a berla e se nelle tue pedine-bicchiere c’è del wisky ad una gradazione non precisata allora la faccenda si fa’ ardua… il kebab ha evitato il peggio, ma ho dovuto rinunciare all’idea di raggiungere Y al Tek per fare 4 salti in sua compagnia e mi sono trascinato a casa a fatica… Quella sera ho anche ballato con una che in preda ai fumi dell’alcol mi ha lasciato pure il suo numero (Dio solo sa chi fosse più ubriaco quella sera…) … magari un paio di uscite per conoscerla ce le faccio se capitano, ma nulla di più: non li dimostra, ma ha 8 anni più di me non ho voglia di vedere l’ennesima replica di un film che ho già vissuto…

Dulcis in fundo ieri sera aperitivo con Super al Kartica: purtroppo lì non ho visto né X né ICE, in compenso dopo che ho salutato Super sono andato al cinema dove ho trovato Y alla cassa e mi sono intrattenuto con lei per 2 chiacchere lanciando anche la proposta di un giovedì in disco con X e la Volpe… speriamo che si riesca ad organizzare, il giovedì, nella disco dove vorrei andare con loro, mi hanno detto essere molto bello… adesso, appena mi riprendo, inizio a lavorare! Buon inizio settimana!!

venerdì, novembre 16, 2007

C’è la volta che non so mai che cavolo fare e c’è la volta che ho il week end ricolmo di appuntamenti… questo è uno di quelli… Dunque:

- stasera cena della piscina;
- il dopo cena pensavo di farlo in disco, ma se decido così dovrò fare le corse per tornare a casa dopo il lavoro (e dopo aver comparato un paio di regali di compleanno), cambiarmi, radermi, farmi bello e via siscorrendo;

- domani pomeriggio fiera enologica;
- poi festa di una delle compagne della piscina;
- poi di nuovo in disco per vedere se riesco ad intercettare Y… sperando di non essere già completamente ubriaco;

- domenica aperitivo con Super nella speranza di beccare X (con moroso :( ), ICE e qualche altra amica;

- lunedì: in rianimazione… buon week end!!

giovedì, novembre 15, 2007

Allora, martedì abbiamo avuto lezione di ballo: ripasso del maledetto “settanta” che in rueda mi sbaglio sempre con quello che si fa’ nel ballo libero, poi “orologio”, “sombrero” e ripasso dell’altro maledetto “dito”… Durante le ruede ho andavo troppo veloce e anticipavo quello prima di me o troppo lento ed è così che ho preso un sacco di pacche sul sedere dal maestro… mi sono sentito un po’ molestato devo dire… per fortuna a fine lezione la maestra cubana, mi ha dato ripetizioni private :P

X mi preoccupa… martedì chiaccherando mi fa’ “Ma Andy, sai che si vede che ha iniziato a fare nuoto, stai già cominciando a sviluppare le spalle!!” … Visto che è solo un mese e mezzo che ho iniziato il corso ed è solo da due lezioni che uso le braccia i casi sono due: o il mio fisico è straordinariamente reattivo 8) oppure X si fa’ di droghe sintetiche… escludo a priori che mi stesse prendendo per i fondelli perché era serissima… però devo dire che è stato un complimento che ho gradito molto…

Prima di andare al corso ho fatto una passeggiata ed ho incrociato ICE con una sua amica: ci siamo salutati, ma non si è fermata per parlare :(

Martedì ING mi ha mandato un SMS per chiedermi come stavo: credevo fosse la scusa per farsi rinnovare l’invito ha uscire, ma quando l’ho fatto ha usato la scusa preferita dalle donne: “Ho mal di testa” … no comment :(

Se la neve non sommerge casa mia con conseguenti lupi che scendono a valle per divorare le caprette e forse anche il sottoscritto che gira sempre di notte, sabato cerco di intercettare Y che mi ha pre-avvertito che andava a ballare al Tek… vediamo se questa volta riesco a beccarla; sabato scorso infatto sono andato al cinema e, in particolare, sono passato dalla sua cassa per fare il biglietto; lei mi ha chiesto cosa facevo dopo e le ho risposto che avrei fatto un salto in un pub se le andava di passare… mi ha chiesto di farle sapere l’orario in cui sarei stato la… ma poi alla fine mi ha dato buca ovviamente… persino quando sono loro a proporre di uscire poi mi danno buca… ri-no comment :(

Ma io, che sono “ignorante” nel senso romagnolo del termine barcollo, ma non mollo!!!!!

mercoledì, novembre 14, 2007

Sabato mattina scorso ho fatto un salto nel comune del paesello per andare a ritirare il mio congedo, mentre tornavo a casa ho incontrato il mio vecchio maestro delle elementari e mi sono fermato un secondo a salutarlo… Mi è venuto da pensare come sia diversa oggi la scuola da quando l’ho frequentata io… oggi se fai scrivere ad un alunno che si comporta da bullo “Io sono un deficiente” ti denunciano per danni psicologici irreversibili all’io percepito che sfoceranno sicuramente un una progressiva distruzione della personalità e nello sviluppo di comportamenti paranoico-schizzofrenici che si sublimeranno in un omicidio di massa in età adulta… Invece quando ero piccolo io e a scuola ti comportavi male… semplicemente volavano ceffoni e bacchettate a iosa… Io non sono per la violenza, ma capisco quel povero maestro che doveva tenere una classe di 23 bambini scatenati e doveva insegnare loro qualcosa… doveva usare un metodo “sicuro” per ottenere questi scopi e il suo metodo, accettato ed approvato da tutti i genitori, era l’imposizione di una disciplina ferrea (forse perché era e credo sia ancora un po’ fascistello)… Disciplina che otteneva con i suoi profondi e sonori richiami vocali che rimbombavano anche nelle aule vicine, disciplina e ordine nella gestione dei nostri quaderni e dei nostri compiti che otteneva a suon di sberle: da che mi ricordi io, nessuno si è mai azzardato a non fare i compiti …
Io sinceramente non so dire quanti danni psicologici abbia creato in me e nei miei compagni questo modo di gestire una classe, ma ho avuto ed ho una profonda stima di quel maestro che mi ha insegnato il rispetto delle regole e lo annovero nella mia personale lista dei “buoni maestri” assieme alla professoressa di lettere che ho avuto in seconda media, che a suo tempo ho odiato per la mole di compiti che mi dava, ma che ho finito per rispettare perché mi ha insegnato a impegnarmi e a lavorare sodo…
C’è poi il mio professore di lettere e storia hippy e comunista delle superiori il cui unico rimpianto era, cito testualmente, che “ahimè, quando ero giovane io la droga costava troppo”… ma che, credo, si sia rifatto dopo… A lui devo l’aver capito che la storia va’ studiata in maniera critica, non come semplice elenco di nomi e date, a lui devo l’aver imparato che anche i tanto odiati temi possono essere belli da scrivere se si ha abbastanza tempo per farlo per strutturarli e plasmarli come si deve quasi fossero la ricetta per un dolce: difatti i titoli dei temi in classe ce li dava la settimana prima così avevamo il tempo di pensarci su bene… Un altro dei miei buoni maestri è stato il professore di elettronica delle superiori che mi ha fatto amare la materia tanto da conseguire una laurea e un dottorato; quel professore dall’aria a volte stralunata da tipico ingegnere che ci spiegava la materia in maniera quadrata, sistematica e precisa tranne quando azzardava strampalati e insensati discorsi per chiarirci un concetto che neanche Trapattoni avrebbe concepito, come quella volta che, per spiegarci un circuito esordì dicendo: “[…] vedete ragazzi, è come se Cappuccetto Rosso andasse al cinema e poi il cinema c’è o non c’è…”
Altro buon maestro è stato il professore di automazione delle superiori, che credo di non aver odiato solo io in tutta la scuola… A lui il merito di aver tentato di insegnarmi a non prendere sempre ciò che c’è scritto sui libri di testo come oro colato, ma ad essere critico e ad avere la giusta “ignoranza” (nel senso romagnolo del termina) nell’affrontare i problemi… a lui va’ inoltre il grande merito di essere stato l’unico tra gli altri professori, amici e familiari, ad avere intuito in me un disagio latente con cui avrei fatto i conti qualche anno più tardi… ha provato ad aiutarmi, ma non ci è riuscito così me la sono dovuta cavare da solo… grazie a lui avrei potuto cominciare prima a riparare ai miei problemi…
C’è ancora la mia rigidissima professoressa di matematica, sempre delle superiori: a lei il merito di aver inculcato in questo cervello da scoppiato un minimo seme di ragionamento analitico…
Anche all’università ho avuto dei buoni, maestri e, magari, un giorno ne parlerò, ma quelli che ho conosciuto fino alla fine dell’adolescenza sono stati quelli che mi hanno dato di più… per loro si può dire che mai fu più vera la frase: “Fai l’insegnate e toccherai una vita per sempre” …

martedì, novembre 13, 2007

“[…] Perché il suo è culo, la mia è classe caro il mio bel coglionazzo!!” Questa sarebbe stata in sostanza la frase che il mio capo avrebbe potuto dirmi ieri, ma che è troppo signore per pronunciare… Venerdì scorso collaudando alcuni nuovi prototipi mi sono reso conto che la comunicazione tra l’elemento portatile e quello fisso dopo alcuni minuti andava in crisi senza motivo apparente… provo a cambiare gli elementi, ma niente, anche la nuova coppia si comporta allo stesso modo… riprendo in mano i prototipi vecchi e, con mi ogrande orrore pure loro erano affetti da questo subdolo bacarozzo hardware che si manifestava solo in determinate condizioni di alimentazione e solo dopo un certo tempo di funzionamento (stronzo forte l’amichetto…)… riprendo in mano i prototipi ancora più vecchi e quelli invece funzionano perfettamente: avrò cambiato il percorso di qualche pista la quale ha poi mandato in vacca il sistema?? La diversa geometria della scheda ha creato delle interferenze?? “Bho!!!! … come direbbe il mio maestro di ballo”… Durante il week end sono assalito dai peggiori incubi sul casino che potrei aver combinato e nella mia ingenuità penso ad un paio di possibili soluzioni basandomi su quel poco che sono riuscito a capire (cioè quasi nulla…)… Ieri, io, HP e il mio capo sembriamo tre dottori al capezzale di un moribondo… Dopo una mattinata il mio capo mette a punto un sistema per misurare l’interferenza che si crea nel circuito di trasmissione: dalla misura si confermano i nostri sospetti… sulla base di essi il mio capo suggerisce un paio di soluzioni… che guarda caso erano quelle a cui avevo pensato, più per disperazione che perché ci credessi… provo la prima di esse: funziona!!! Pericolo scampato… certo che i 20 anni di esperienza del mio capo si vedono tutti: come è bello arrivare ad una soluzione con cognizione di causa invece che per ipotesi e tentativi… Vabbè tanto ho più o meno 40 anni di vita lavorativa (probabilmente senza pensione alla fine) per imparare…

Ieri sera ha nuoto abbiamo fatto i primi tentativi di nuotare a stile con gambe, braccia e respirazione: per un breve tratto sono riuscito più o meno a gestire le tre cose senza affogare… una specie di miracolo per me!!!

Stasera corso di ballo… panico… Ma non c’è proprio nessuna ballerina santa che mi voglia come partner??!

lunedì, novembre 12, 2007

La domanda è d’obbligo, mi do’ all’ippica? No, perché venerdì ho scoperto un baco hardware mica da ridere di cui non mi ero accorto prima e su cui non nutro molte speranze per una sua rapida e chirurgica soluzione… Io poi appartengo a quella categoria di persone che non riescono a scindere lavoro e vita privata: se c’è qualcosa che mi turba da una parte anche l’altra ne risente… così questo week end non è stato dei migliori… ho provato a mandare un sms ad ICE per il “nostro aperitivo”, la sua risposta però mi è giunta solo questa mattina: aveva proposto un aperitivo per ieri con altra gente… della serie “chi vuol intendere intenda”… almeno una possibilità però me l’ha concessa la prima, ed unica volta, che sono uscito con lei… evidentemente non le ho suscitato la fatidica “scintilla” … non sono neanche uscito con Super che mi aveva proposto un aperitivo, sempre ieri, per fare 2 chiacchere… Venerdì, dopo molto tempo, ho fatto anche un aperitivo con Simpatia: abbastanza piacevole, ma sul finire della serata “mi sono intristito” come ha osservato lei… credevo di aver superato quella fase… evidentemente uscire con lei mi suscita ancora qualche emozione che credevo oramai chiusa… Odio quanto sto così, ma d’altra parte non si può stare sempre bene e comunque sono cicli di sfortuna/tristezza a cui si alternano cicli di fortuna/serenità… certo è che in questi momenti sento veramente la mancanza di una compagna e il non riuscire come vorrei nel lavoro… passerà lo so’, come so’ che non serve piangersi addosso, ciò non toglie che questa sensazione sia tremendamente oppressiva… ma tant’è da qualche parte ci sarà anche la mia principessa … :’-)

venerdì, novembre 09, 2007

Avviso importante: la seguente barzelletta oltre a essere in dialetto è pure alquanto sconcia quindi se ne sconsiglia la lettura a persone particolarmente sensibili. L’autore del blog declina ogni responsabilità per danni morali e/psicologici causati dall’inosservanza del presente avviso.

Due contadini analfabeti Primo e Gino chiaccherano tra loro…

Primo: Scòlta Gino…

Gino: Dim Primo…

Primo: Jiìr sìra a guardèva e giornèl ala televisiò e i parlèva d’un fàt quel cann’ò capì bà… Spiegmle un pò tè…

Gino: Contmè stè quel’…

Primo: alora… i scoriva dii gli “etterosessuel”… Che cl’è un “etterosessuel”??

Gino: Mha… Sgand’ mè un “etterosessuel” l’è mill’ metri quadri d’figa!!

giovedì, novembre 08, 2007

Miiiii, non ci posso credere, ma è vero… meravigliosamente vero… un anno fa ho terminato la dieta che mi ha fatto perdere ben 20 chili in circa 12 mesi portandomi “dall’inferno” dei sovrappeso al “paradiso” dei normopeso! Come ho fatto a dire la verità non lo so neppure io e dire che ho provato diverse volte a mettermi a dieta, ma alla fine ho sempre ceduto… poi, forse di fronte al preoccupante tendenza dell’aumento ponderale continuo e dei vestiti che iniziavano a farsi sempre più stretti, qualcosa, forse rigurgito di orgoglio forse disperazione forse chissà cos’altro, è scattato e mi ha fatto affrontare la cosa più seriamente e intelligentemente… Ho così iniziato un graduale cambiamento delle mie abitudini alimentari: per prima cosa sono state fortemente limitate le mie abbuffate notturne, poi grazie alla “santa subito” mensa aziendale e a internet ho iniziato una rieducazione alimentare da autodidatta studiandomi i diversi contenuti calorici e nutrizionali dei più svariati alimenti e basando la mia dieta su carni bianche, pesce, frutta e verdura a badilate e poca pasta e pane (ed io il pane e la pasta li adoro…)… ovviamente dolci e fritti sono stati ridotti quasi a zero. Ho poi ridistribuito, sempre gradualmente, i pasti in modo da assumere la maggior parte delle calorie entro l’ora di pranzo e riducendo l’apporto calorico nel pomeriggio e alla sera specialmente. Ciliegina sulla torta ho monitorizzato costantemente il mio peso con una bilancia… Di certo sarebbe stato meglio rivolgersi ad un dietologo e non inventarsi tale, ma credo di aver fatto un opera tutto sommato non troppo sbagliata rispetto a ciò che si sente dire in tv da eserciti di nutrizionisti… E’ stata dura, ma ne è valsa la pena… Anche solo per l’emozione di poter finalmente vestirsi con camice o magliette ultra attillate senza sentirsi un salume insaccato in una budella troppo stretta o di potersi guardare allo specchio indossando i jeans appena comprati da cui non traspare un sede enorme… so’ soddisfazioni… Specie se si pensa che, secondo le statistiche, il 95% delle diete fallisce perché entro un anno si riprendono i chili persi… invece no, mi sono abituato al nuovo stile di vita, l’ho fatto mio e lo seguo bene… di certo nei week end mi concedo un po’ di libertà, ma d’altra parte vorrei vedere voi se vi scodellano di fronte al viso un piatto di polenta fumante appena fatta e condita con ragù di funghi oppure uno di tagliatelle condite con ragù di lepre, con lepre come secondo… Decisamente la cucina di mia sorella è stata il maggior ostacolo alla mia dieta… Il lavoro da fare per diventare Mr. Universo è però ancora lungo e spero che il nuoto possa aiutarmi in questo senso…
Per festeggiare un anno dalla fine della dieta chi c’è per andare a mangiare la famosa e pluri-citata fonduta di cioccolato con frutta fresca e biscotti ultra-farciti di ogni troiaio??? … nel week end ovviamente!!

mercoledì, novembre 07, 2007

Ieri sera al corso di ballo abbiamo fatto un po’ di ripasso delle figure fatte l’anno scorso: “enciufla ariba”, “enciufla abaco”, “enciufla indio”, “saluto al guapo”, “saluto alla mujer” e “le tre prime”. Abbiamo fatto anche una variante delle “tre prime” che non ricordo già più come si chiama e mi hanno mostrato “il dito” che gli altri hanno già fatto questa estate (bastardi) e che devo capire bene anche se non è difficile (considerate che già col “settanta” in rueda mi sbaglio)… comunque barcollo, ma non mollo anche se quando il maestro comincia a fare una successione di “dame due” e “dame tre” vado in casino perché mi perdo la posizione della ballerina che devo raggiungere… come potete intuire è stata un po’ una tristezza ieri sera, ma a forza di provare, pur anco con la ballerina immaginaria, visto che una partner fissa ancora non l’ho trovata, imparerò pure prima o poi… lascia che sia duro di comprendonio, ma alla fine ci dovrò pur riuscire no??
Ieri sera, per giunta, mi ha mandato un sms ING dicendomi che era incasinata per la tesi e preferiva rimandare la nostra uscita di stasera… ufflai… mi è dispiaciuto… ha detto che mi richiamava appena era libera… attendo…

Dunque, però bando alla tristezza perché oggi vi voglio raccontate un naneddoto, chiedo scusa, un aneddoto divertente… Allora, corre l’anno 2003, io, Fisichetto e Huge siamo, freschi di laurea, in vacanza nel sud del Messico. Giriamo tranquillamente per una stradina che costeggia l’oceano e ad un certo punto sentiamo delle sirene dietro di noi: eravamo inseguiti dalla polizia!! Accostiamo subito e dall’enorme macchinone che ci sta dietro emerge un personaggio che sembra uscito da un telefilm americano: il classico sceriffone a simmetria sferica di griglio vestito con una enorme stellona sul petto, occhiali scuri e cappello da cow boy… A Dallas!! Ma che voi da noi artri???? L’omone si avvicina alla nostra macchina e ci dice: “avete superato il limite di velocità di 40 Km/h indicato dal cartello…” Cosa? Quale cartello? Che te sei fumato??? In effetti nella direzione in cui in seguito punta il dito c’è effettivamente un cartello di limite dei 40 Km/h… peccato che sia nascosto da alcuni metri di mangrovie che gli sono cresciute sopra… Ma cosa ci volete fare, il clima tropicale del sud del Messico è favorevole alla vegetazione che cresce rigogliosa… magari hanno potato le mangrovie da poco, ma sono subito ricresciute… Lo sceriffone a questo punto estrae il suo fido coltellino svizzero e con voce risoluta ci dice: “Mi dispiace, ma adesso devo staccarvi la targa…” Come? Allora tiri di coca? Cosa vuol dire che ci stacchi la targa? Avrei capito se mi facevi una multa, se mi ritiravi la patente, se mi arrestavi e mi facevi dare 20 anni di galera, ma che cavolo vuol dire che mi stacchi la targa??? Più increduli che altro chiediamo spiegazioni; stella di latta ci dice che in Messico, quando qualcuno è in contravvenzione, gli staccano una delle targhe e il malcapitato per riaverla deve recarsi in una città che viene comunicata al momento del distacco: in questa città, nell’ufficio di polizia, il poveretto può riprendere la targa ovviamente dopo aver pagato la corrispondete multa… La cosa più bizzarra però è che si può comunque circolare dopo che la targa è stata sequestrata… ora capisco perché alcune delle auto che abbiamo incrociato nei giorni precedenti in Messico avevano 5 o 6 targhe disseminate sulla carrozzeria: così si possono risparmiare di andare a pagare la multa… so che sembra assurdo, ma, almeno fino al 2003, funzionava così… Mi viene allora da pensare a come diavolo sono messe le compagnie di assicurazione: se per caso mi sequestrano tutte e due le targhe, provoco un incidente e poi scappo chi è che mi identifica???
Di fronte a questo racconto surreale non sappiamo se ridere o piangere… Proviamo allora ad impietosire il JR dei messicani dicendogli che eravamo in vacanza, che poi ce la rovinava se dovevamo andare a recuperare la targa chissà dove (perché, magari, la compagnia che ci ha noleggiato la macchina non ha piacere di riaverla mancante di un pezzo) eccetera eccetera… Non so come, ma ci siamo riusciti: si è limitato a compilare un foglio che ci ha spiegato essere un richiamo verbale e ce lo ha fatto firmare e tutto è finito li…
Stavo pensando… e se invece della patente a punti facessimo che se uno commette un infrazione al codice della strada poi la polizia gli sequestra un pezzo di macchina? No perché l’idea di girare a dicembre senza un portiera dell’auto forse renderebbe molti più automobilisti disciplinati che non il rischio di perdere qualche punto-bravo-ragazzo… O no??

martedì, novembre 06, 2007

Oggi, per la rubrica “in cucina con lo scoppiato”, volevo parlarvi di un piatto povero che si prepara in questo periodo dell’anno dalle mie parti: il bartolaccio ("E bartlàz" in dialetto). Insolito nelle dimensioni, molto somigliante ad un paffuto tortello o a una croccante crescentina imbottita, ma più grande e, se permettete, insuperabile nel gusto.

Ingredienti.

Per la sfoglia:

- 1 kg. di farina
- 1 cubetto di lievito di birra dose per 1 Kg di farina
- acqua quanto basta per impastare.

Per il ripieno:

- 1 kg. di patate
- 1 hg. di pancetta di maiale
- 1 hg. di formaggio grattugiato (pecorino o formaggio stagionato)
- sale, pepe, aromi.


Preparazione:

lessare le patate e a parte soffriggere la pancetta. Unire la pancetta alle patate, il formaggio grattugiato, sale, pepe e aromi, amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Preparare la sfoglia, versando la farina a fontana ed aggiungendovi il lievito e l'acqua, amalgamando il tutto e tirando l'impasto, fino ad ottenere una sfoglia non tanto fine. Ritagliare dei quadrati, riempire i quadrati di sfoglia con il composto di patate precedentemente preparato ed infine chiudere, formando un tortello. Cuocere i bartolacci così ottenuti sulla piastra.
Una variante alle patate, può essere l'utilizzo della zucca. Personalmente però li preferisco come li faceva la mia mamma ossia senza formaggio ed aggiungendo un ragù a base di pancetta ed aglio al posto della semplice pancetta: di certo l’alito non ne guadagna, ma il gusto si…
Il Bartolaccio va consumato caldo, in alternativa viene riscaldato, ma volendo si mangia anche freddo.
Oggi lo chiamerebbero un piatto moderno flessibile, adatto per uno spuntino al volo come per il pranzo che per la cena, insieme ad un bicchiere di rosso, meglio l'abbinamento con un sangiovese. Buon appetito!!

Bene, ora che ho stimolato la produzione dei vostri succhi gastrici vi racconto le ultime nuove: udite udite sia ING che ICE hanno accettato il mio invito!! Con la prima mi vedo domani sera, con la seconda, che se la tira sempre, nel fine settimana… spero… A questo punto però ho deciso di mettermi nell’ordine di idee in cui si metterebbe Buddha: ho deciso che è meglio non aspettarsi niente e “prendere” ciò che si presenterà: amicizia o altro che sarà…

lunedì, novembre 05, 2007

Questo è stato un fine settimana a tratti frizzante e a tratti malinconico segnato da giornate belle e fredde, da una cena con gli amici seguita da un paio di pub e relativa nottata in discoteca con rientro nel lettuccio il giorno dopo, da chiacchere rubate qua è la con l’una e con l’altra persona e da qualche cattivo pensiero transitatomi per la mente nei momenti di tono umorale basso… d’altra parte “It is’t always sunday”, “non è sempre domenica”, come dice il mio collega Marrico… sarà che sento le Feste in avvicinamento… abbiate pazienza…

Sabato guardando la TV ho scoperto che in un qualche laboratorio hanno fatto nascere una sorta di super topo geneticamente modificato. In sostanza il roditore superiore riesce a correre per sei ore filate senza fermarsi, il che è come dire che una persona normale, non allenata, potrebbe tranquillamente saltare sopra una bici da corsa e far mangiare la polvere al campione del tour de France sulle tappe di montagna dei Pirenei! Il topastro inoltre mangia il doppio di uno normale e non ingrassa mai e, ciliegina sulla torta, sembra avere una libido molto sviluppata che lo porta a fare un sacco di sesso (senza viagra) e ad avere la capacità di riprodursi fino ai 3 anni che sarebbe come dire che una femmina umana potrebbe avere, naturalmente, un figli fino agli 80 anni!! Questa creatura pare che sarà molto utile alla scienza per studiare diverse malattie ed i relativi rimedi, ma, sinceramente, il pensiero non può non corrermi a un ipotetico super uomo “realizzabile” con queste tecniche, non certo quello di Nietzsche, ma quello un po’ più inquietante, di Adolfo… Di certo se una tale “razza superiore” esistesse credo che l’idea di imporsi su di noi comuni mortali forse le passerebbe per la testa o forse, proprio perché superiore, non ci penserebbe affatto… Magari però la scienza potrebbe limitarsi a farci diventare tutti superiori, visto che si parla già di geni artificiali creati in laboratorio: una sorta di up-grade di corpo e mente un po’ come se fa con l’hardware e il software del pc… Si dice che il mondo è bello perché vario, ma, alle volte, mi sfiora il pensiero che un mondo di tutti uguali, di tutti super uomini sarebbe meglio: niente brutti, niente poveri, niente diversamente abili, niente meno intelligenti, niente depressi, niente malati fisici o mentali, niente religioni diverse… Tutti belli, abbronzati, muscolosi strafighi, super intelligenti, allegri, gioviali, casinari, super dotati/e, tutti ricchi e magari con le stesse identiche opinioni politico-religiose… Forse sarebbe più noioso, ma, credo, sarebbe più pacifico e, chi lo sa, per giunta, giusto… Madonna mia… niente niente sto diventando una sorta di comunista geneticamente modificato del XXI° secolo????!!! Devo smetterla con Vodka & Red Bull, mi fa male…

Stamattina ho provato a pingare ICE e ING… vi racconterò…

venerdì, novembre 02, 2007

Ieri sera mia sorella mi ha detto che è arrivata dal comune la comunicazione per andare a ritirare il congedo… i miei obblighi di leva sono quindi ufficialmente adempiuti… Quando me l’ha detto la mia mente è saltata subito indietro di una decina di anni ai giorni della visita di leva… Era in assoluto la prima volta che andavo a Bologna ed allora mi è sembrata immensa (mentre ora la considero una succursale del giardino di casa)… Ricordo la una marea indistinta di ragazzi convogliati, tipo mandria bovina, verso i diversi appuntamenti che scandivano quelle lunghe e noiosissime giornate; per prima cosa il test psicologico con tipo un centinaio di domande per capire se uno era malato o meno di mente o giù di lì… Domande del tipo:
ti piacciono i fiori? Vorresti fare il fioraio? Soffri spesso di diarrea? Ti senti osservato? Ti piacciono le donne? Senti le voci? A parte il fatto che non capisco cosa centri il funzionamento del mio intestino con quello della mia testa però se uno non è propriamente fuori di testa in genere un test del genere lo supera… Ecco io, pur essendo scoppiato, sono stato l’unico a superarlo a pieni voti tra i ragazzi del mio paesello: tutti gli altri dallo psicologo per un chiarimento (che a quanto ne so faceva disegnare degli alberi…)…
Dopo si passava alle visite mediche in cui ci avranno fatto svestire e rivestire una decina di volte per vedere se avevamo i piedi piatti, dei problemi di postura, se cuore e polmoni funzionavano bene e via discorrendo… è stata la prima volta che un medico mi ha visitato i genitali (pure il birillo me lo hanno passato al setaccio…) e devo dire che non ho un bel ricordo di quella esperienza, mi sentivo molto a disagio ed in imbarazzo… poi visita dentaria, poi visita oculistica, poi visita all’udito… ekkeppalle!!!! Dopo due giorni il verdetto: rivedibile a causa di passati problemi di asma bronchiale (ed ora fumo pure…).
L’anno seguente stessa trafila e il verdetto definitivo: abile arruolato. Dopo la trafila che in molti hanno seguito: vari rinvii per motivi di studio, passaggio all’obiezione di coscienza, richiesta di dispensa nel 2002: allora la maggior parte otteneva la dispensa in quanto bastava avere un contratto di lavoro della durata di almeno un anno, io, purtroppo, la chiesi in quanto divenuto nel frattempo orfano di entrambi i genitori…
Ora il Ministero della Difesa mi dice ufficialmente che, fino alla prossima guerra, non ha più bisogno di me… Grazie Ministero!
Mercoledì sono andato con un amico ad una feste di Halloween in un paesotto vicino: è stata una festa carina, con qualche spettacolo, qualche maschera e tanti fuochi di artificio… La serata l’abbiamo poi conclusa con una paio di sue amiche a giocare a calcio balilla… Lunedì provo a sondare ICE e ING per vedere la loro “disponibilità”… Buon week end!