giovedì, agosto 31, 2006

… come dicevo, stanco e spossato mi sono diretto verso l’albergo per un riposino. Lungo la strada sentivo allontanarsi sempre più il clamore dei festeggiamenti per Santo Stefano lungo il Danubio: la musica sparata a volumi altissimi, le esibizioni aeree, i discorsi dei politici…
Riposato e rigenerato esco dall’albergo per la cena: è quasi un giorno che ero in Ungheria e non avevo ancora assaggiato niente di ungherese: ma vi pare possibile?? Allora mi dirigo deciso verso un ristorante segnalato dalla guida. Arrivato trovo sì un ristorante, ma con un nome diverso: evidentemente aveva cambiato gestione (la mia guida non era aggiornatissima, si riferiva al 2003 e diverse volte mi è capitato di che locali da essa indicati non esistessero più). Tant’è, visto che sono lì ed ho fame entro: il posto è tranquillo, senza troppa gente: stanno tutti andando verso i ponti a vedere i fuochi d’artificio. Mi siedo, chiedo un menù in inglese, ma ovviamente ordino il gulash! Devo dire che il mio primo impatto con questo piatto non è stato dei migliori: mi danno una ciotola con dentro una zuppa in cui navigavano soli e tristi pochi pezzi di carne e verdure. Molto buona per carità, ma me l’aspettavo più ricca… Dopo aver finito i pochi solidi nella zuppa afferro il pane e lo intingo nel sugo: buono veramente buono. Visto che la zuppa non mi aveva tolto l’appetito decido di prendere un dolce: scelgo una torta che si rivela essere tanto buona quanto pesante: circa 1000 calorie al grammo credo!!! Era una torta tipo pan di spagna farcita con panna e ricoperta con cioccolato fuso. Mi sono leccato i baffi, ma ho fatto fatica a rialzarmi dalla sedia!
Finita la cena mi dirigo verso il ponte bianco per vedere i fuochi. Quando arrivo il ponte è già stipato all’inverosimile di persone così decido di scendere di sotto per vedere i fuochi dal livello del Danubio. Dopo pochi minuti si comincia: oltre ai fuochi sul ponte bianco vedo in lontananza quelli sul ponte delle catene. Lo spettacolo è stato bruscamente interrotto circa 10 minuti dopo da un violento nubifragio iniziato all’improvviso con vento e pioggia fortissimi. Io e gli altri fortunati sotto il ponte siamo riusciti a ripararci subito, ma sopra è successo il finimondo: urla e urla e urla, questo era tutto ciò che sentivo. Dall’altro piovevano pietre e bottiglie (o almeno credo che si trattasse di queste) che hanno rotto alcuni lunotti delle auto parcheggiate vicino ai piloni del ponte. Ad un certo punto l’acqua ha cominciato a salire anche dove mi ero riparato io così per non bagnarmi ho dovuto spostarmi nelle zone più rialzate vicine ai piloni. Il casino durò circa mezz’ora, forse meno, mentre i fuochi continuavano e nessuno era li a guardarli. Al termine una marea di persone inzuppate fino al midollo, tranne pochi fortunati come il sottoscritto, è tornata triste triste verso le poche case: la festa era rovinata, in giro si vedevano dei gran danni alle bancarelle all’aperto ed era un continuo di ambulanze avanti e indietro: qualche giorno dopo degli spagnoli mi raccontarono che il nubifragio ha causato 1 morto, 3 dispersi nel Danubio e 150 feriti…

mercoledì, agosto 30, 2006

E’ un nuovo giorno, sono le 7:30 ed è giunto il momento di esplorare Budapest. Mi alzo, mi vesto e scendo giù nella hall per fare colazione. Rimango schifato dalla prima cosa che vedo: un letto di wurstel sul tavolo del buffet! In effetti l’Ungheria è un feudo delle vacanze tedesche e perciò gli alberghi si adeguano proponendo a colazione le tipiche cibarie teutoniche: e giù a wurstel, patate, formaggi e affettati per colazione… Io nutro profonda ammirazione per il popolo tedesco, ma trovo la loro dieta decisamente orrenda! Mi accaparro un po’ di pane e marmellata e mi rintano in un tavolo defilato per evitare di sentire l’odore nauseabondo dei wurstel. Dopo colazione esco subito armato di macchina fotografica. La giornata è bellissima e soleggiata, ma con un bel venticello che rinfresca…
Torno al ponte bianco e da lì mi dirigo verso il ponte delle catene desideroso di camminarci sopra. Quando arrivo: sorpresa! Il ponte è chiuso! Ho solo capito più tardi che quel giorno era il 20 agosto, festa si Santo Stefano (o Szent Itsvan come dicono loro): in quella giornata i ponti sono chiusi tutti uno dopo l’altro per preparare i fuochi di artificio che si fanno a partire dalle 21. Molto deluso faccio qualche foto al davanti e di sbieco al ponte e proseguo sul lungo Danubio: devo attraversare il fiume per andare a Buda. Dopo poco arrivo di fronte al palazzo del parlamento: un edificio in stile prevalentemente gotico (in realtà il gotico si sposa ad altri due stili che non ricordo, ma il complesso si presenta bene e sembra solo gotico). Ne faccio il giro: è tutto transennato ed attorniato dalla folla: il presidente della repubblica sta facendo un discorso. Passo dietro ad una statua equestre del conte Andrassy e tento di andare oltre, ma le transenne arrivano fino all’altro lato della strada: sono così costretto ad addentrarmi un po’ verso il centro di Pest e fare un percorso molto lungo per aggirare le transenne. Finalmente ci riesco e proseguo per arrivare al ponte successivo che spero aperto (non sono tornato indietro perché sul ponte bianco c’ero già stato, volevo attraversarne un altro). L’ungo la riva è piendo di chioschi che vendono cose da bere e mangiare. Finalmente eccolo: il ponte successivo di cui non ricordo il nome. Lo attraverso e mi fermo in mezzo ad ammirare il paesaggio bellissimo delle due sponde: da una parte il parlamento, dall’altra il palazzo reale! Respiro Dio solo sa’ quanto smog (sul ponte c’erano 3 corsi per senso di marcia e un traffico bestiale). Arrivo finalmente dall’altro lato e mi dirigo verso sinistra, dall’altro lato del ponte delle catene al di sopra del quale c’è il primo monumento che voglio vedere: il bastione dei pescatori. Arrivato al ponte mi inerpico per la scalinata reale (in realtà molto umile a dispetto del nome altisonante) abbandonando l’idea di prendere la funicolare: non valeva la pena fare un fila assurda per fare poche centinaia di metri in salita, facevo prima a farla a piedi! Arrivo su ed eccolo lì: il bastione dei pescatori… E’ una costruzione che ricorda un po’ i castelli della LEGO con pietre bianche e torrette con il tetto conico. Visto il giorno di festa l’ingresso è gratuito così lo giro tutto sgomitando con le altre 300 mila presone che c’erano: decisamente il giorno di Santo Stefano non è il migliore per visitare il bastione. Da sopra le mura si ha una bella vista di Pest, verso l’esterno, e, verso l’interno, della piazza in cui c’è una statua equestre di Santo Stefano e della chiesa di San Mattia Corvino che però apre solo alle 13 ai visitatori. Dopo aver girellato per bene, mi dirigo verso il palazzo reale, ma non essendomi ben chiara la geografia del luogo faccio un gran girare a caso: vago per piazze, per mercatini e poi finalmente ci arrivo ed entro a vedere il museo di pittura ungherese ospitato in una delle sue ali: decisamente i quadri più brutti che abbia mai visto! Per non parlare della puzza di muffa! Dispiaciuto per i soldi spesi nel biglietto, me ne vado: si era fatta l’ora di visitare la chiesa di San Mattia. Arrivo e c’è anche qui una folla inumana per entrare: decisamente dovevo venire un altro giorno. All’entrata e dentro rimango schifato dal comportamento di noi turisti in generale: una mandria di pecore che arriva scatta foto a qualunque cosa e poi se ne và: un po’ come un branco di cavallette da monumenti… Mi sono vergognato di far parte di un tale triste esercito… A questo punto ero stremato: è pomeriggio, non ho pranzato mi sento stanco così me ne torno pian piano all’hotel tra il casino…

martedì, agosto 29, 2006

E’ giunto finalmente il momento di raccontare la mia vacanza nella meravigliosa terra d’Ungheria…
Il giorno della partenza ero euforico anche se un po’ intimorito: era la prima volta che viaggiavo da solo e i pensieri di tutto ciò che poteva andarmi storto mi assillavano. Verso le 14:30 salutai e partii; lasciai la macchina in stazione poi treno e aerobus. Per troppa prudenza arrivai con 3 ore di anticipo in aeroporto quindi mi misi pazientemente ad attendere. Poi check-in e imbarco: ora ero in ballo e dovevo ballare. Volo tranquillo.
Ricordo il primo impatto con l’aria di Budapest piacevolmente tiepida dopo il po’ di freddo patito in aereo in cui tra l’altro avevo anche mezzo litigato con una hostess…
In aeroporto trovo subito uno sportello di cambio per avere finalmente tra le mani i miei primi fiorini e successivamente il servizio di Airport Minibus: in sostanza si tratta di pulmini da 8 posti che al prezzo di 16 euro per andata e ritorno ti portano dall’aeroporto direttamente al tuo hotel e viceversa. Un vero e proprio servizio taxi, ma ad un costo decisamente inferiore (anche perché i taxi in aeroporto sono gestiti dalla mafia e sono carissimi secondo quanto ho letto). Durante il viaggio verso l’albergo guardavo il paesaggio da periferia industriale che mi passava davanti: grandi cartelloni pubblicitari dove dietro ogni lettera “S” compariva puntulmente una “Z”, strana peculiarità della lingua ungherese. Semafori a led che emettevano una luce intensissima, quasi dolorosa alle volte; strade non particolarmente trafficate (erano le 22 di sabato) ne intensamente illuminate. Arrivo finalmente all’hotel. Appena sceso ho un attimo di smarrimento: l’autista del minibus mi ha fatto capire che ci sono davanti, ma non vedo l’ingresso; poi ad un tratto vedo un gran ragazzone che mi fa’ dei cenni ed ecco l’albergo. Non riuscivo ad identificarlo perchè sull’insegna non compariva il nome completo ma solo le iniziali: B P che stavano per Barros Panziò ( = pensione). Per di più l’insegna non era esattamente sopra l’ingresso, ma un po’ spostata. L’ingresso poi era molto anonimo e passava quasi inosservato, sembrava quasi una casa privata più che un albergo. Tant’è, entro e salgo in ascensore: la recepciò ( = recepcion) è al quinto piano dell’albergo, il penultimo: decisamente era un albergo stranamente apparecchiato… Arrivato su, una gentile (e gnocca) signorina mi fa compilare un po’ di scartoffie e poi arrivo in camera. Il posto è pulito, senza troppe pretese, c’è la cassaforte in camera per metterci i valori e la tv satellitare: non male per un 3 stelle. Mi sento ancora più euforico: mi cambio e riparto per vedere un po’ di Budapest by night. Uscito dall’hotel giro a destra e comincio a camminare. Mi sembrava che la strada non finisse più… dopo una buona mezzora arrivo in vista del Ponte Bianco: arrivo lì e mi si presenta lo spettacolo del Danubio illuminato della luci del Ponte delle Catene che si vede più lontano sulla destra. Poi c’è il palazzo reale anch’esso tutto illuminato sullo sfondo delle colline di Buda in ombra. E’ meraviglioso! Voglio attraversare il Ponte Bianco, ma una transenna e un tizio me lo impediscono. Il tizio mi fa cenno di passare sull’altro lato. Io allora torno indietro, passo sotto al ponte e risalgo sull’altro lato e finalmente attraverso godendomi lo spettacolo dei palazzi illuminati e del rumore dell’acqua del fiume che scorre sotto di me. Al termine del ponte ecco la mia meta: la discoteca Romkert. E’ un locale all’aperto a poca distanza dalla riva del Danubio. E’ affollatissimo e ciò che mi ha colpito di più è stata la bellezza delle ragazze presenti: fisici pressochè perfetti, occhi e capelli di varie sfumature, ma sempre chiari: un vero spettacolo… Sono riuscito a farmi strada verso il bar; ho preso una birra media che ho pagato circa 1.5 euro e me la sono bevuta da una posizione rialzata da cui si poteva dominare tutta la pista da ballo. Ho un po’ girato tra la folla, un po’ fumato una sigaretta e un po’ ballato. Verso l’una o l’una e trenta sono tornato all’albergo felice e contento di essere in Ungheria: la vacanza era iniziata.

lunedì, agosto 28, 2006

Oggi ricomincio a lavorare e riapro il blog! Tante cose da scrivere... spero di non dimenticarmele... da dove comincio... magari, vista la mia atavica pigrizia, dal blog preconfezionato sul Ferragpsto 2006...

Questo post avrebbe dovuto essere pubblicato per l’appunto il giorno di ferragosto, ma il mio rudere di computer fisso che ho a casa, con tanto di virus e sprovvisto di banda larga me lo ha impedito, quindi al ritorno al lavoro ho sfruttato come al solito le risorse dell’azienda… che merda vero?
Ad ogni modo, non credevo che durante le vacanze avrei aggiornato il blog, ma la serata di ieri sera decisamente lo merita…
Allora, domenica sera, mentre stavo, come al solito, andando al cinema mi arriva un messaggio dal buon Fosco che mi invita a passare il ferragosto con lui ed altri amici. Dovete sapere che il Fosco è un gran bravo ragazzo: gli piace fare festa, ma non esagerare e comunque mai tirare fino alla mattina dopo: decisamente l’ideale per me… Ha un solo difetto: rutta come un trattore… ma questa è un’altra storia. Quindi accetto di buon grado; il ricordo mi corre al ferragosto dell’anno scorso passato da solo a Maria: vittoria mia perché ho ribadito la mia indipendenza, ma tristezza infinita.
Ieri verso le 15:30 ci troviamo nel Fosco-ritrovo: io, Fosco, Mino e ZnSn. Due chiacchere veloci, do’ la disponibilità della mia macchina e si parte. Lungo il tragitto del viaggio vi parlerò un po’ di loro.
Fosco è stato un mio compagno di scuola e di università e tuttora uno dei miei più grandi amici, forse il migliore. Io non sono gay, nonostante abbia sentito commenti in tal senso anche domenica scorsa, ma secondo me è anche un bel ragazzo. Ha solo la madre, il padre lo ha perso per un tumore da bambino credo: non glielo ho mai chiesto. Fosco, non lo so, è in assoluto la persona che ammiro di più a questo mondo, ma che invidio anche: ma d’altro canto l’invidia è il mio motore quindi non ha molta rilevanza questo. E’ straordinariamente gentile, disponibile, intelligente, saggio, buono, gran intortatore di ragazze, non si perde mai d’animo, è sempre ottimista, è un ottimo skipper sempre abbronzato come si conviene: insomma è il migliore, una delle persone che considero come modello. Con lui in genere mi diverto sempre.
Mino lo conosco poco, è un ex collega del Fosco, abbastanza simpatico, ma in definitiva un elemento neutro per me su cui non posso dare ancora giudizi.
ZnSn è anche lui un mio compagno di scuola superiore: assieme a me può essere incluso nella categoria degli sfigati. Dopo il diploma non ha mai lavorato veramente, se non nell’attività di famiglia. E’ un chiaccherone, ma è simpatico ed ingenuo, fa tenerezza.
Lungo la strada ci fermiamo da MediaWorld per comprare cd vuoti e pieni e poi diritti verso il mare. Arriviamo verso le 17:30 e visto l’orario riusciamo a trovare parcheggio dentro Marina: una vera bazza. Dopo giù e via per ciò che sarebbe stata l’attività della serata: giri tra i bagni! Andiamo a trovare il Fisichetto che non vedevo da una vita. E’ sempre lui: palestrato, col pizzetto e la fronte spaziosa. Ci dice che è lì per qualche giorno con alcune tipe e il moroso di una di loro. Con mia grande delusione non fa molto caso alla mia rinnovata persona, ma cerca di estorcermi informazioni sul perché sono sparito, cosa ho fatto e cosa non ho fatto per farmi confessare che ci sono donne che centrano. In realtà non c’è niente di tutto ciò, sono sparito solo per tentare di sopravvivere, ma mi autoreggo il gioco glissando e facendo capire che qualcosa ho concluso tra il serio e il faceto. Gli parlo dell’Ungheria e dell’India: anche lui dovrebbe andare in India, ma è dal 2004 che lo dice quindi ci credo poco…
Dopo la visita al Fisichetto abbiamo incontrato l’Indiano e con lui altra passeggiata per i bagni e poi a cenare. Dopo la cena ci siamo lasciati. Dopo l’Indiano è stata la volta dei Sardi: intanto si era fatto buio e la musica era iniziata: i festeggiamenti per ferragosto entravano nel vivo! Coi Sardi chiacchere, birre e giri per i bagni a fare gli scemi con le ragazze: ho provato anche io qualche timido approccio, ma senza successo, ma almeno mi sono divertito a ballare. Decisamente devo mettere su’ della parlantina di cui ora sono sprovvisto… Ho incontrato anche le zie, ma abbiamo parlato poco.
Durante la serata ho rivisto anche il Super Imbecille, che però mi ha dato un po’ di soddisfazione: mi ha fatto i complimenti per come ero dimagrito, per come stavo bene eccetera: mi ha fatto molto piacere logicamente anche se al 307 esimo “complimenti” pensavo mi stesse prendendo in giro. Poi gli ho detto dell’aumento, dell’India, dell’Ungheria, della pittura, del ballo e della scherma per rimarcare che posso e riesco a trovarmi stimoli alternativi alla loro compagnia. Ovviamente mi ha criticato quando gli ho detto che non sarei venuto al matrimonio (e che no verrò neanche a quello di Simpatia il prossimo anno) e per l’essere sparito, ma non me ne è importato. Mi ha detto che sta cercando un nuovo lavoro: spero che lo trovi per dispetto alla Ditta che lo ha assunto preferendolo a me solo perché si è dimostrato più spigliato: io gli sarei stato di certo più fedele!! Fanculo Ditta! Dopo ci siamo salutati.
E dopo sono venuti i colpi: pensavo che il Fosco e Mino non avessero intorti in atto invece mi sbagliavo: Mino era mano nella mano con la sua ragazza e fosco si è allontanato per vedere una, devo dire carina, con cui poi ha scambiato sms per tutta la sera (mi ricordava quando i sms li scambiavo io con la Biondazza). Che dire: ci sono rimasto male: per quanto faccia per migliorarmi non è mai abbastanza, gli altri sembrano sempre migliori, più felici, innamorati o quanto meno con una vita sessuale non a pagamento ed io sempre così… è pesante credetemi… Sì, sento sempre dire che “capita quando meno te lo aspetti”: ma VAFFANCULO, TUTTE PUTTANATE, a me non capiterà mai, sono troppo sfigato… Insomma, ho accusato il colpo. Dopo un po’ mi sono ripreso ed era ora di andare così via nel serpentone di auto fino a casa: alle 4:40 ho riabbracciato il mio sicuro lettino e questo è stato il mio ferragosto 2006.

giovedì, agosto 10, 2006

E cosi' ci siamo giunti: oggi era l'ultimo giorno di lavoro passato tranquillamente tra simulazioni, verifiche e busta paga...
Stamattina appena sveglio sono stato colto da un crampo lancinante al polpaccio sinistro e mi fa' ancora male!
Ora che sono in ferie... cosa faccio?? Si', il 19 parto per l'Ungheria, ma fino ad allora? Boooo! Va' be' dai, mi inventero' qualcosa...
Oggi, tra i blog dei lettori pubblicati sulla prima pagina di Repubblica ho letto un post riguardante i nonni: mi ha fatto venire in mente un ricordo lontanissimo, l'unico che ho, di mia nonna paterna. Mi ricordo una serata estiva col solo ancora alto ed io a giocare nell'aia mentre i mei genitori erano intenti a riempire la legnaia per l'inverno; mi ricordo che stavo seduto per terra trafficando con dei sassi e mia nonna si avvicino' e mi fece un regalo: mi porse una minuscola macchinia di plastica tutta rossa con i sedili blu e le ruote nere... Mi spiace non aver potuto conoscere i miei nonni...

mercoledì, agosto 09, 2006

Questa sera mi e' andata meglio... oggi e' stato il penultimo giorno di lavoro. Fortunatamente sono riuscito a trovarmi qualcosa da fare cosi' la giornata e' passata abbastanza bene: non vedo l'ora che si riprenda a lavorare con tutto il personale al completo cosi' potro' anche io rimettermi a produrre sul serio.
Oggi il Capo 2 mi ha fatto vedere le foto della sua vacanza: Graz-Budapest-Bratislava. A giudicare da cio' che ho visto mi aspetta un piacevole soggiorno in terra d'Ungheria: spero tanto sia cosi'.
Domani e' san Lorenzo: di desideri da esprimere ne ho una valangata, anche se in fin dei conti basta che se ne avveri solo uno... Questi giorni sono gradevoli: fuori ci sono temperature non troppo alte e non c'e' afa, quindi e' un bel girellare.
Non ho altro da dire, tutto fiacco per il resto: ci si vede domani, spero, per l'ultimo post prima delle vacanze.

Ciao, ieri sera dopo una lunga giornata della serie "come faccio a fare sera?" me ne sono andato come al solito in lab, ma ahimè non c'era nessuno a farmi entrare quindi ciccia. Così ho ripiegato con una passaggiata nella Bologna chiusa per ferie: ho girellato tra vie, viuzze e porticati vedendo sempre il solito ritornello: una massa impressionante di "Chiuso per ferie dal..." e qui si andava da quello che faceva solo dieci giorni a quello che faceva un mese e più. Pochi negozi di alimentari, in particolare frutta e verdura gestiti da extracomunitari, restavano coraggiosamente aperti sfidando la desolazione degna dei peggiori (o migliori?) film post-catastrofistici. E' impressionante vedere i parcheggi deserti, i luoghi svuotati, la tranquillità che contraddistingue in questo periodo Bologna e che forse la rende più bella di quanto possa essere in qualsiasi altro momento dell'anno... Chiassa poi come saranno le grandi città come Milano o Roma...
Ancora 2 giorni di lavoro anche se la parola lavoro è decisamente fuori luogo: col mio dirigente di riferimento in vacanza non me lasento di portare avanti i progetti oltre un certo punto, anche se so' che dovrei essere più autonomo: ho bisogno di avere il suo avallo giusto per avere un po' meno paura di commettere quanche cazzata e far spendere dei soldi inutilmente alla ditta. E intanto ascpetto che maturino i tempi per l'India, ma ci vorrà ancora molto, temo...

lunedì, agosto 07, 2006

Sono in piena crisi di sonno così per svegliarmi un po' (e anche perchè non sono sicuro di trovare qualcuno in lab che mi faccia entrare stasera) aggiorno il blog... Fine settimana tranquillo e contraddistinto da serate fredde (climaticamente parlando). Venerdì sono andato a vedere ad una rassegna "Tata Matilda": divertente.
Sabato ho fatto una serie di giri per comprare scarpe nuove, rifarmi il look alla barba e comprarmi dei clazini e un maglietta. Sabato sera, sono andato con degli amci più un' amica di uno di loro (= futura morosa, molto carina devo dire) ad una sagra paesana a mangiare il cinghiale. I piatti erano buoni, ma il cinghiale di allevamento decisamente non regge minimamente il confronto con quello selvatico, il paragone non si pone nemmeno... Ho patito un gran freddo e ieri ne ho fatto le spese con un po' di raffreddore che per fortuna sta passando (un raffreddore ad agosto: è il colmo!).
Non lo so', ma spero tanto che ora che sono un po' più belloccio mi sia più facile fare conquiste... anche se però il mio punto debole è ancora l'intraprendenza che è limitata... Mi dà forza però che ogni tanto, raramente per carità, qualche ragazza si mette a fissarmi... peccato che quando capita o siano con morosi al seguito o siano un po' giovani per me (ma può anche darsi che mi fissino pensando: "guarda lì che rospo...").
Mercoledì è il compleanno di Gianbuffo; ha deciso di dare un festa domani con un grigliata nel giardino della futura suocera: non credo che andrò... Giornata piatta oggi...

P.S. In un post passato ho parlato di camicia scosciata; chiedo scusa, sto diventando dislessico, volevo dire sfiancata cioè stretta in vita.

venerdì, agosto 04, 2006

Ciao, ieri sera e' stata decisamente una brutta serata... Talmente brutta che non riesco nenche a trovare la forza di pubblicare il post che ho scritto... Forse tra quache giorno o ancora piu' in la ci riusciro'... Ora mi sento ancora troppo imbarazzato, troppo umiliato, troppo agitato per farcela... Neanche la bella notizia che ho trovato ieri sera tornando a casa e' riuscita a sedare questa cosa, l'ha solo calmata il sufficiente perche' non impazzissi del tutto... La cosa strana e' che prima o poi capita a molte persone... Sono troppo stanco per continuare... basta.

giovedì, agosto 03, 2006

Ciao, prosegue la stanca marcia verso le ferie... di positivo c'e' che con il brutto tempo si sta piu' freschi: ci voleva! Oggi un mio collega mi ha portato una guida dell'Ungheria che guarda caso era proprio quella che volevo comprare io: nel fine settimana bisogna che inizi a studiarmela.
Stasera il gruppo Bologna ha organizzato una cena che ho saltato come faccio regolarmente da tempo: tralasciando motivazioni molto piu' interiori ho pur sempre il problema che la mia sveglia al mattino suona alle 5:00 mentre le loro alle 7:30 o anche 8:30 in almeno un caso; fino a sei ore di sono ci sto dentro, ma sotto, e sicuramente finirebbe che fare tardi (fine cena verso le 23 e ritorno al caro lettino non prima dell'una tra una cosa e l'altra), e' troppo poco persino per me... Stasera ho una sessione telefonica con la Biondazza: fortuna che ho fatto la 00 summer altrimenti mi ci voleva un mutuo... A proposito di mutui, ho letto che la BCE ha alzato il tasso di sconto al 3%: di questo passo io quando la prendo casa e mi tolgo dalle scatole di mia sorella?? Va' bhe' che poi l'idea di un mutuo trentennale non mi ha mai esaltato, tutt'altro preferireri un affito se costasse meno di un mutuo!! Ma forse ora con i tassi rialzati sara' cosi': che culo! Che prospettiva grigia: non voglio lavorare tutta la vita per la casa, voglio anche viverla un po', la vita; metti che poi non abbia dei figli, avro' fatto sacrifici per l'anima di Peppino l'Africano, visto che nella tomba non me la potro' portare! Da questo punto di vista l'India potrebbe rivelarsi una carta vincente: si' certo e' un posto "sfigato" (le virgolette sono d'obbligo visto che ha un tasso di crescita dell'8% l'anno mentre qui Prodi si farebbe prendere a calci in culo per avere un 4%: forse tanto sfigati non sono...), ma e' ancora povero ed inoltre oltre allo stipendio maggiorato la ditta provvederebbe a vitto e alloggio = riuscirei a mettere da parte un bel gruzzolo in pochi anni per poter fare un mutuo decente al ritorno, ammesso che nel frattempo i prezzi della case non siano aumentati troppo il che mi lascia dubbioso... Morale: devo andare a cercarmi una dose di una qualche droga pesante per tirarmi su'!!!!!!!!

mercoledì, agosto 02, 2006

Sta piovendo, non un acquazzone, una pioggerellina poco piu' che debole, ma sufficiente a farmi bagnare nel tragitto da qui alla stazione. Di positivo c'e' che l'aria e' piu' fresca almeno... Ieri sera ho girovagato stancamente per i mercatini e poi me ne sono tornato a casa. Oggi la giornata e' trascorsa ancora una volta pigramente tra documentazione techinca e schemi. Dovro' lavorare fino a giovedi' della prossima settimana poi finalmente relax. Il 19 poi parto per l'Ungheria: tre giorni a Budapest e quattro in giro verso il lago Balaton. Spero di non perdermi troppe volte e soprattutto di ritrovare la strada di casa!! Si' perche' io ho il senso dell'orientamento di un pantografo! A tal proposito bisogna che prenda una buona guida, magari quella del turing che vidi tempo fa'... ci pensero' l'11 quando tornero' in agenzia per questi fantomatici vaucher o come si scrive, tanto poi avro' comunque una settimana di totale vacanza per decidere nei dettagli l'itinerario... Spero che vada tutto bene, che non mi rapinino o scippino e di divertrimi: e' la prima volta che vado in vacanza da solo, ma sentivo di doverlo fare un po' per dimostrare a me stesso la mia autosufficienza e un po' per altro perche' non vedevo l'ora di visitare quei luoghi di cui lessi diversi anni fa' nei libri...
Stasera il Maschiaccio mi aveva promesso che si sarebbe fatta viva in lab per raccontarmi le ultime su come prosegue l'arredamento della nuova casa, ma visto il brutto tempo deve aver tagliato prima la corda. Tra l'altro l'intensita' della pioggia sta aumentando e non sono riuscito a trovare di meglio di un giornale per riparami: va' bhe', vorra' dire che stasera mi faro' una pre-doccia, tanto mi e' gia' capitato...

martedì, agosto 01, 2006

Ciao, ieri poi non ho fatto a tempo a scrivere l'ultimo post riguardande il lunedi'.
Ieri, come oggi, e' passato tranquillo senza ninete di particolare; a fine serata ho avuto un attacco di shopping acuto e mi sono comprato una camicia sfiancata di un bel arancione intenso.
Proprio a meta' della frase precedente mi ha chiamato Simpatia: era una vita che non la sentivo... E niente, abbiamo fatto 4 chiacchere, le ho chiesto del suo viaggio negli USA, di come stava, di cosa faceva, di come andava e via discorrendo. Per farle vedere che almeno mi ero dato da fare, le ho raccontato della mia dieta, del corso di pittura, del corso di ballo che faro', dell'aumento, dell'India, dell'Ungheria e anche qui via discorrendo. Poi mi ha rivelato che doveva darmi un "news" come dice sempre: nel cervello mi e' scattato una sorta di cortocircuito, come se un messaggio partito da molto lontano arrivasse al destinatario ad una velocita' pressoche infinita, come se le avessi letto nel pensiero e cosi' le ho risposto: "Ti sposi anche tu?". La risposta e stata "si'". Sto ancora cercando di concepire la cosa.
Che dire, le ho chiesto quando (maggio-giugno prossimo), le ho chiesto anche come le e' stata fatta la fatidica domanda. Mi ha raccontato che il suo moroso anzi no, non mi e' mai piaciuta questa parola, fidanzato, e' meglio, prima di uscire a cena una sera, mentre erano in vacanza a Formentera, si e' messo in ginocchio e le ha dato l'anello di fidanzamento. Mi ha raccontato di essere sbiancata e che l'anello e' bellissimo. Non ne dubito. D'altronde era prevedibile che se la sua amica del cuore si sposa a lei sarebbe toccato poco dopo... ricordo ancora quando nel 2003 una sera il Super Imbecille predisse: "mi sa' che presto Simpatia si sposa, ha un moroso che e' grande"... alla fine si sposa nel 2007 con un altro...
Le ho fatto le mie felicitazioni, ma forse avrei dovuto metterci piu' entusiasmo tant'e' che mi ha chiesto "Cos'e' quella voce?" con tono dolce e indulgente come solo lei riesce a fare. Le ho risposto "Niente" ed effettivamente era niente, anche perche' solo ora sento che sta cominciando ad esplodere: spero che bruci in fretta... Poi, sempre con lo stesso tono con in aggiunta una punta di un non so cosa tra tenerezza e compassione mi ha chiesto "Ma proprio non riesci a trovarla una donna tu?": cosa vuoi che ti dica, semplicemente non ho fortuna, sono un animo troppo sensibile, faccio fatica a rapportarmi agli altri, alle ragazze in particolare, non riesco ad attirarle per quanti sforzi faccia, se preferisci sono un povero sfigato che restera' solo tutta la vita!! Si dice che autocommiserarsi non serva a nulla: non sono d'accordo; di solito aiuta a piagere come sto facendo ora e dopo il pianto è come, credo che abbiate presente, quando si esce di casa la mattina presto dopo che ha diluviato tutta la notte. All'aria frizzante del giorno che nasce si mescola una nebbiolina di vapore pregno di odore di terra e foglie bagnati che ti entra nei polmoni e lava via cio' che vie era entrato durante la notte. Qualche goccia ti cade sulla fronte mentre cammini e ti fa sentire che ci sei, nonstante tutto...
Alla fine della telefonata Simpatia mi ha detto: "Allora ci vediamo al matrimonio di Intelligenza". Io le ho detto che non sarei andata dando la colpa allo psichiatra. Lei allora mi ha chiesto: "Ma e' per il matrimonio o perche' ci siamo noi?". Questa domanda mi ha lasciato perplesso: mi ha fatto pensare che almeno Simpatia avesse piena cognizione del mio attaccamento morboso nei loro confronti nonstante si sforzasse di non farci caso... ma non ne sono certo.
Ad ogni modo ho risposto alla domanda dicendo "e' per entrambi" per non saper ne leggere ne scrivere... Mi e' sembrata molto comprensiva, da lei non me lo sarei mai aspettato visto il suo attaccamento a Intelligenza.
Ora ho bisogno di accettare, fino ad un certo punto, l'idea... Come si dice, domani e' un altro giorno.