giovedì, settembre 13, 2007

Oggi vi racconto una storia, una storia che più o meno riguarda tutti voi e che non so’ quanti conoscano…
12 settembre 1683, Vienna. Fuori dalle mura della città ci sono 140 mila turchi incazzati come delle pantere che assediano la città da luglio al comando del Gran Visir Merzifonlu Kara Mustafa Pasha (mica pizza e fichi…), dall’altra parte 20 mila austriaci col pepe al culo che tentavano di salvare le loro chiappe dall’impalamento (allora usanza molto trendy in tutti i campi di battaglia alla moda dell’eurasia) in attesa di rinforzi da mezza Europa. Quella mattina i turchi attaccarono, ma per quella che potrebbe essere scientificamente definita come la più grande botta di culo dopo la scoperta dell’America da parte di Colombo (non il tenente) i rinforzi arrivarono appena in tempo: altri 18500 austriaci, 19 mila tra franconi (francesi molto grossi), svevi e bavaresi, 9 mila sassoni (per prendere a sassate i nemici) e 30 mila polacchi che menavano come dei boscaioli canadesi. I due eserciti presero a darsi manganellate sulle gengive a più non posso, ma alla fine i turchi si accorsero che gli stavano facendo il culo a strisce quindi dedussero che forse era meglio tornare a Costantinopoli; dissero allora ai cristiani “Scusate se lasciamo la festa ora che ci divertivamo tanto, ma abbiamo lasciato il gatto del Sultano nel forno a microonde ad asciugare dopo il bagno...”
Dopo la battaglia un frate cappuccino decise che sarebbe stato bello per lui fare una passeggiata all’aria aperta dopo tanti mesi di assedio; così uscì e passeggiando tranquillamente tra cadaveri smembrati scorse degli strani chicchi scuri: sperando che fossero semi di pejote li tritò e ne fece un infuso, ma ahimè invece di un trip ottenne solo di rimanere sveglio tutta la notte: si trattava di chicchi di caffè… visto che la bevanda era particolarmente disgustosa al suo palato e lo zucchero ai tempi costava più di una pera di eroina decise di aggiungerci un po’ di latte: trovò il sapore più gradevole e disse tra sé: “Ma vè, ho inventato il cappuccino… ora lo vendo agli americani che col Big Mac fanno una bella colazione alla mattina…”
Nel frattempo i viennesi tutti contenti volevano festeggiare la vittoria sui turchi (Austria – Turchia 2 a 0: campioni del mondo!!!) così andarono in pasticceria a chiedere Sacher per tutti: il pasticcere però gli fece notare che la Sacher non l’avevano ancora inventata, dovevano ripassare tra 200 anni… C’era però l’offerta speciale: comprando tre strudel ricevevi in regalo un Ipod nano: un prigioniero di guerra turco nano di nome Mustafà Ipod che cantava molto bene e te lo potevi portare con te e ascoltare tutte le canzoni che volevi e dove volevi… L’offerta però non ebbe molto successo così i pasticceri si affidarono a dei consulenti esterni che, dopo aver fatto una ricerca di mercato, proposero un progetto alla divisione di ricerca e sviluppo: il risultato fu un nuovo tipo di dolce che andò subito in testa alle classifiche di vendita in Austria e pure all’estero, in particolare il successo fu enorme in Francia e Italia. Questo dolce era fatto a forma di mezzaluna a scopo di presa per il culo, ma curiosamente, in Italia il suo aspetto fu’ travisato e gli abitanti del Bel Paese presero a chiamarlo… cornetto.
Si può quindi ben dire che la colazione con cornetto e cappuccino è un vero evento storico!!!! Piaciuta la storia?