giovedì, settembre 27, 2007

Avviso: ciò che segue è una enorme sega mentale! Leggete a vostro rischio e pericolo!!!!!

Diciamo pure che la situazione è complicata alquanto sul fronte lavorativo… Durante la fiera mi ha chiamato Occhi di Gatto per dirmi ufficialmente che erano interessati ad assumermi e mi ha fatto una prima offerta: assunzione ad un livello superiore a quello che sono attualmente con uno stipendio annuo lordo che, facendo due conti grossolani, si tradurrebbe in un centinaio di euri netti in più al mese + straordinari forfettizzati (dove sono ora non li pagano, quindi mi guardo bene dal farne a meno che non sia necessario e non mi senta in vena di fare beneficenza). A questo si aggiunge il fatto che Occhi di Gatto mi ha detto apertamente che lo stipendio può ancora essere negoziato, ma su questo fronte preferirei non azzardare nulla: non mi piace tirare sul col prezzo prima di aver dimostrato quanto valgo: se riesco a spiccare qualche soldo in più e poi dimostro che non li valgo allora farei una ben grama figura…
Speravo di andare a fare il colloquio tecnico nella seconda ditta interessata alla mia personcina prima della fiera, ma se la sono presa comoda e me lo hanno fissato solo per oggi: mi trovo quindi nella spiacevole situazione di avere una buona proposta già a portata di mano e doverli fare aspettare per un’altra potenziale buona occasione.
Come se non bastasse, due giorni fa’ mi avvicina la psicologa dell’ufficio personale della mia ditta ed inizia a farmi l’interrogatorio. Motivo? A quanto sembra c’è bisogno di un eroe che si sacrifichi (spero bene tutt’altro che per la gloria) nei mercati nascenti di India e/o Cina. Sono due anni che scasso il mio capo per farmici mandare per qualche annetto (si parla di 3 – 5 anni) e, strano a dirsi, nessun altro ha dato la disponibilità per quei luoghi ameni (ci sarà un motivo se Jhon Jhon mi dice sempre che sono uno scoppiato, no?). Ora sembra che la possibilità ci sia, ma: i tempi qui in ditta per prendere una decisione sono geologici per delle cretinate, figuratevi per cose importanti; non ho la certezza che ciò accada: dipende da cosa andrà a raccontare la psicologa agli alti papaveri (e devo dire che il suo interrogatorio mi ha preso decisamente alla sprovvista)… il giorno seguente ho accennato la cosa al mio capo che, molto sornione, non ha contraddetto le mie ipotesi di impiego a lungo termine in India senza darmi una minima notizia a riguardo (evidentemente non c’è nulla di certo, ma lo odio quando si comporta come il gatto col topo…) .
Conclusioni:

- Occhi di Gatto preme per avere una mia risposta il prima possibile. L’offerta economica è buona (considerato ciò che so’ effettivamente fare per ora), la ditta è sempre nella provincia Bologna, ma c’è una linea dell’autobus che passa di lì quindi è molto più comoda da raggiungere: potrei dormire un po’ di più alla mattina e, se ne ho voglia, fare un po’ di straordinari pagati. Metà della ditta è negli USA quindi, “statisticamente”, come mi disse il mio ipotetico futuro capo c’è molta possibilità di andare all’estero. D’altra parte il lavoro per cui mi assumerebbero e circa uguale a quello che faccio ora, e quindi mi piacerebbe, ma meno vario rispetto a quello che mi è stato prospettato al primo incontro. Il mio ipotetico futuro capo non mi ha trasmesso a pelle un sensazione al 100% positiva, forse era colpa della tensione che avevo per il colloquio, per il resto sembrava abbastanza simpatico.
Un mio amico che ci lavora da qualche anno dice che ci sta bene, invece so’ di un altro ragazzo assunto in precedenza qui e poi passato da loro che dopo pochi mesi si è pentito ed ora sta tornado all’ovile, ma non conosco le motivazioni.
Infine si tratta di una ditta di grandi dimensioni (alcune migliaia di dipendenti tra Italia estero credo) e non so’ quante possibilità di carriera ci siano…

- L’altra ditta invece è decisamente più piccola: appena 50 dipendenti, ma è stata acquisita da un gruppo più grande. La tipa che mi ha proposto il colloquio, anche a causa della buona pubblicità che mi ha fatto Super, mi sta dietro da qualche mese per portarmi da loro. Lo stabilimento è ad appena 20 Km da casa mia quindi non avrei più spese di treno e/o autobus. Si tratta di un lavoro più aderente ai miei studi, ma che non ho mai svolto (ironia del destino): all’università mi piaceva molto studiare quegli argomenti salvo poi scoprire che la maggior parte di quelle cose si fa’ solo in ambito di ricerca universitaria o di ditte veramente grandi: negli altri casi ci limita a realizzazioni molto meno “fantasiose e studiate”. Super, ed altri che conosco che lavorano in quel campo, mi hanno detto che dopo qualche hanno diventa noioso. Ha il vantaggio che, di solito, si viaggia molto. Il fatto di non avere esperienza e che mi farebbero il favore di avvicinarmi a casa mi fa’ supporre che l’offerta economica non sarà appetitosa, ma non riesco a formulare ipotesi…
Anche in questo caso non ho informazioni sulle possibilità di carriera.

- Il fatto che la psicologa della mia ditta, che sarà pure bastarda quando ci si mette, ma è affidabile, mi abbia detto di questa decisione in atto per l’India e mi abbia fatto in proposito un interrogatorio motivazionale mi alletta alquanto, ma non ho modo di sapere cosa sta accadendo e con che velocità sta accadendo e se, alla fine, accadrà veramente (mi manderanno o non mi manderanno?? Ho convinto la psicologa o no? Forse dovrei portarle una torta… il mio capo però me l’ha sconsigliato).

Mi venderei l’anima al diavolo per avere la palla di vetro e vedere cosa succederebbe se…
Pazienza, magari le decisioni difficili sono utili per guarire gli eterni indecisi come il sottoscritto… Fatemi in bocca al lupo!