martedì, settembre 11, 2007

Questa mattina sono tornato da Occhi di Gatto per il secondo colloquio tecnico… peccato che non abbia tenuto in conto il fattore “tangenziale”: sono abituato a spostarmi in auto la mattina presto e la sera tardi e non ho cognizione del significato della parola traffico… fino a questa mattina. Ho ritardato di pochi muniti (5 o 6) ma la tipa si stava già preoccupando… Appena la rivedo però mi cala subito di punti: invece di essere tirata a balestra come la volta scorsa era in abbigliamento casual, anzi da casalinga disperata… Nono un filo di trucco, indossava la tutazza con annesse scarpazze da ginnastica per andare in palestra e sopra la maglina di lana grigio topo tipo mia nonna sopra una maglietta bianca anonima anonima… Se non era per i suoi begli occhi quasi non la riconoscevo… Sono rimasto talmente spiazzato che quando mi è venuta a salutare le ho chiesto scusa per il disturbo anziché per il ritardo: tipo quando piombi improvviso a casa di una gran gnocca che però in quel momento è impegnata con mostruose e puzzolenti maschere di bellezza, bigodini in ogni dove, e profuso pelame pre-ceretta al napalm pure esso in ogni dove… Superato lo sbigottimento mi porta dal tipo per il secondo colloquio il quale mi da’ subito del tu e mi racconta un po’ del lavoro. In pratica si tratta di qualcosa di meno interessante e ampio di quello propostomi inizialmente e, ma più aderente alla mia esperienza: si tratta sostanzialmente di un lavoro analogo a quello che svolgo ora. Con il fatto che la ditta è per metà americana mi ha detto che è “statisticamente” molto probabile riuscire a fare un esperienza all’estero, ma non mi ha prospettato nulla di certo… Il colloquio mi ha interessato di meno rispetto al primo, alla fine mi sa’ che deciderò quasi solo tenendo in conto l’offerta economica e, in secondo piano, il fatto che è più comoda da raggiungere, che gli straordinari sono pagati (almeno lo spero) e alla possibilità “statistica” maggiore di fare un giro fuori… Ovviamente resta da vedere cosa mi proporrà l’altra ditta… Va’ a finire che per ironia rimango qua… non lo so’, rimango in attesa… Al ritorno la tragedia: un ora per fare 5 chilometri causa mega ingorgo al casello simil-esodo di agosto (anche se siamo a settembre). Un vero delirio, imbottigliato con il tipo dietro che sembra Kojak e che mi strombazza ogni volta che non mi infilo in ogni spiraglio di vuoto che neanche una Smart ci passerebbe, la super figa e super stronza a destra che mi fa’ quasi il contro pelo allo specchietto retrovisore per passarmi davanti, il tipo col super suv super prepotente che praticamente mi passa sul cofano pur di starmi davanti… e tutto questo con la minacciosa presenza dei camion che stringono contro il guard rail: vi giuro che se avessi avuto una spranga di ferro sarei uscito a rompere un po’ di ossa… fortunatamente la mancanza dell’attrezzo, l’aria condizionata e la mia formidabile pazienza da monaco bonzo mi hanno consento di mantenere il controllo di me… Mentre ero in quel macello di lamiere mi è venuto da pensare che tutti mi dicono che sono un pazzo a fare il pendolare, alzarmi alle 5 della mattina per essere in ufficio alle 8 cambiando 3 mezzi per arrivarci, ma cavolo, alla fine credo di essere molto meno stressato io contadino di chiunque abiti in una grande città e si sottopone tutti santi giorni a una tortura del genere. Voglio dire, io non trovo mai traffico, mai un semaforo rosso (sono tutti lampeggianti), mai difficoltà a trovare parcheggio dove voglio, inquino poco perché non sto ore in fila col motore acceso, non devo litigare con nessuno per la precedenza, trovo i treni praticamente sempre in orario, sempre vuoti e sempre puliti, non trovo file al bar… senza contare tutte le belle albe di cui posso godere: forse ci perdo qualche ora di sono, ma credo di guadagnarci in qualità della vita… voi che ne pensate??