Oggi, per la rubrica “in cucina con lo scoppiato”, volevo parlarvi di un piatto povero che si prepara in questo periodo dell’anno dalle mie parti: il bartolaccio ("E bartlàz" in dialetto). Insolito nelle dimensioni, molto somigliante ad un paffuto tortello o a una croccante crescentina imbottita, ma più grande e, se permettete, insuperabile nel gusto.
Ingredienti.
Per la sfoglia:
- 1 kg. di farina
- 1 cubetto di lievito di birra dose per 1 Kg di farina
- acqua quanto basta per impastare.
Per il ripieno:
- 1 kg. di patate
- 1 hg. di pancetta di maiale
- 1 hg. di formaggio grattugiato (pecorino o formaggio stagionato)
- sale, pepe, aromi.
Preparazione:
lessare le patate e a parte soffriggere la pancetta. Unire la pancetta alle patate, il formaggio grattugiato, sale, pepe e aromi, amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Preparare la sfoglia, versando la farina a fontana ed aggiungendovi il lievito e l'acqua, amalgamando il tutto e tirando l'impasto, fino ad ottenere una sfoglia non tanto fine. Ritagliare dei quadrati, riempire i quadrati di sfoglia con il composto di patate precedentemente preparato ed infine chiudere, formando un tortello. Cuocere i bartolacci così ottenuti sulla piastra.
Una variante alle patate, può essere l'utilizzo della zucca. Personalmente però li preferisco come li faceva la mia mamma ossia senza formaggio ed aggiungendo un ragù a base di pancetta ed aglio al posto della semplice pancetta: di certo l’alito non ne guadagna, ma il gusto si…
Il Bartolaccio va consumato caldo, in alternativa viene riscaldato, ma volendo si mangia anche freddo.
Oggi lo chiamerebbero un piatto moderno flessibile, adatto per uno spuntino al volo come per il pranzo che per la cena, insieme ad un bicchiere di rosso, meglio l'abbinamento con un sangiovese. Buon appetito!!
Bene, ora che ho stimolato la produzione dei vostri succhi gastrici vi racconto le ultime nuove: udite udite sia ING che ICE hanno accettato il mio invito!! Con la prima mi vedo domani sera, con la seconda, che se la tira sempre, nel fine settimana… spero… A questo punto però ho deciso di mettermi nell’ordine di idee in cui si metterebbe Buddha: ho deciso che è meglio non aspettarsi niente e “prendere” ciò che si presenterà: amicizia o altro che sarà…
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