Durante il pranzo ho mangiato fino a scoppiare: carne alla griglia, tagliatella con il ragù e per dolce una buona torta all’ananas e un’ancora più buona torta marmorizzata… Decisamente ho esagerato, ma non ho bevuto come feci la volta precedente riducendomi in uno stato pietoso…
Dopo il pranzo ancora chiacchere ed anche fumo, fumo di marijuana o come cavolo si scrive… La prima volta che presi contatto con una droga fu proprio alla prima mangiata cui partecipai ed allora come questa volta non disdegnai qualche tiro: l’effetto mi ricorda in maniera quasi identica quello delle prime sigarette normali che ho fumato: testa leggera, un blando senso di rilassatezza in tutto il corpo e mente sgombra… C’erano A C e S che si sbizzarrivano a trovare sistemi sempre nuovi per fumare; a parte un bong o un altro marchingegno simile mi è rimasto impressi S che entra nella stanza con una pentola quasi piena d’acqua, poi prende una bottiglia di plastica, ne taglia il fondo, sulla cima avvita il tappo e vi pratica un foro sul quale monta un piccolo braciere che poi accende dopo aver appena immerso il fondo tagliato. Il risultato è una nuvoletta di fumo bianco che si spande nella bottiglia fino a riempirla e lambire il pelo dell’acqua. A questo punto S svita il tappo e aspira tutto invitando tutti noi a fare altrettanto: alcuni lo fanno, io sono tentato, ma rifiuto: mi basta solo qualche tirata di una canna per “stare bene”, una pippata del genere non so che effetto potrebbe farmi, forse perderei il controllo come nelle peggiori sbronze finendo a piangere parlando di tutto ciò che ho dentro o forse finirei solo a ballare nudo sul tavolo. Visto che mi vergogno di entrambe le cose lascio perdere ed esco sul dondolo in giardino lasciando la mente libera anche grazie a sorella Maria…
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