Venerdì sono andato al cinema con il Maschiaccio ed Herry Potter miei compagni di avventure/sventure durante il periodo di dottorato. Il Maschiaccio mi ha raccontato che oltre ad A. pure il futuro marito di Simpatia sta per abbandonare il mondo universitario per andare a lavorare nel privato: dopo anni di lavoro come ricercatore precario ha perso la speranza di poter aspirare ad un concorso “bandito per lui” o di un posto di lavoro per la multinazionale che gestisce congiuntamente con l’università il laboratorio dove lavora. Dopo tutto per uno sulla soglia dei 40 (38 per la precisione) ricercare un occupazione stabile è comprensibile specie se ora che si sposa e tra un po’ ci saranno pure dei figli da mantenere.
Il Maschiaccio mi ha anche raccontato delle assurde manovre politiche, tipo intrighi di corte di quelli dei film, per avere la possibilità di ottenere dei concorsi, per riuscire a dare un posto da tecnico a persone “interne” all’ambiente ed evitare che ci vadano degli esterni perché è meglio che ci sia gente che già si conosce… Poi ci sono anche le manovre alle spalle dei nuovi dottorandi che sembrano essere molto bravi (in particolare uno di loro; dopo la mia prestazione opaca ci voleva qualcuno a risollevare la situazione….) e che si punta a sfruttare in ogni modo scoraggiandoli ad andare all’estero quando si sa benissimo che qui non avrebbero la minima possibilità di “sistemarsi” mentre all’estero, viste le loro doti, la possibilità ci può essere…
E’ stata una serata dolce – amara in cui le risa per le situazioni comiche che si sono venute a creare si sono mescolate alla tristezza per come si sta riducendo il nostro sistema universitario che sforna gente in gamba che molto spesso finisce sotto pagata o “esiliata” all’estero o che ripiega su altri lavori per sopravvivere perché questo Paese dopo aver speso tanto per istruirli non ha la possibilità o la volontà di farli lavorare in maniera decorosa… Ma dopo tutto che importa, tanto siamo campioni del mondo!
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