venerdì, dicembre 22, 2006

Questo è il primo di tre post inediti, si rieferisce al 4 agosto 2006.

Quello che sto per scrivere non so se avrò il coraggio di metterlo sul blog, me ne vergogno come un ladro…
In sostanza ieri sera mi sono reso conto di essere uno sporco razzista…
Ero parcheggiato lungo il viale della stazione e stavo parlando al telefono con la Laura. Al termine della telefonata ho acceso la macchina e ho fatto marcia indietro e pack, un colpo secco, mi volto e proprio dietro di me c’era una macchina che stava per parcheggiare e che ho tamponato in pieno: avevo guardato alla mia destra come faccio di solito per vedere che non ci fosse nessuno, ma non dietro di me… lo ammetto è stato un errore madornale di quelli che si commettono quando, come me, si compiono i gesti quotidiani con il solito, non curante, automatismo. In uno stato d’animo che non so definire sono sceso: l’altro automobilista era una marocchina con la figlia a bordo che subito mi fa’ “Ma sei normale, ma tu non guardi, ma sei ubriaco?”. Mi arrendo all’evidenza che è stata colpa mia e propongo subito di fare la constatazione amichevole, ma lei mi fa, ma sei sicuro di voler andare all’assicurazione, non è meglio che ci arrangiamo qui e basta. Io subito sono indeciso: dipende molto dal danno, se non ricordo male sotto i 300 euro mi conveniva pagare io e ciccia anche se lì a lei dissi sotto i 150 giuro non so perché (forse perché nel 2003 mi capitò una cosa simile e all’altro automobilista pagai appunto la cifra di 150 euro, ma il danno era più piccolo). Lei, non molto chiaramente a dire il vero, mi disse “fai tu”. A questo punto ho cominciato ad insospettirmi: si accontentava di 150 euro, poi guardando meglio il danno ho visto che il mio paraurti in plastica aveva colpito la carrozzeria in metallo: il mio paraurti era praticamente intatto, mentre la carrozzeria piegata. Sinceramente ho avuto il sospetto che la signora marocchina lo avesse fatto apposta a mettersi lì ed aspettare che uscissi senza guardarmi dietro un po’ come fanno alcuni extracomunitari con gli specchietti: hanno auto con uno specchietto già rotto e si mettono ai bordi delle strade aspettando che qualcuno passi vicino e quando succede danno un colpo sulla carrozzeria per simulare l’urto. Quando il malcapitato scende a vedere cosa è successo in genere finisce con una patta di 150 euro appunto per lo specchietto falsamente rotto. Lo confessto: era una extracomunitaria, si accontentava di 150 euro per un danno che certamente ne valeva di più e sembrava troppo accondiscendente; ho avuto la netta sensazione di essere vittima di un truffa così ho voluto a tutti i costi chiamare i carabinieri che mi hanno dato “torto marcio” per usare le loro parole visto che ero io che mi immettevo nella circolazione, oltre a questo volevano farmi una multa per averli chiamati per una cosa non importante e togliermi 2 punto dalla patente, ma mi hanno proposto di fare la constatazione amichevole: in questo caso mi avrebbero risparmiato multa e decurtazione e si sono limitati a prendere giù i dati dalla patente mia e della signora. Mi sono sentito indispettito e umiliato, ma al contempo ho realizzato che veramente avevo la colpa e ciò mi ha fatto sentire ancora peggio. Dopo che i carabinieri se ne sono andati le ho riproposto i 150 euro, lei subito ha detto se si poteva fare 180, ma io ho risposto che poi mi conveniva andare dall’assicurazione e quindi si è accontentata: che pezzo di merda che sono, poi mi ha giurato sui suoi figli che non l’aveva fatto apposta e lì mi sono sentito ancora peggio e non sono riuscito a trattenermi dal dire che le giuravo sulle tombe dei miei genitori che… che cosa? non lo ricordo più, forse che non l’avevo vista, che mi dispiaceva, non so’… Subito dopo sono andato a fare bancomat, ma lei subito mi richiama indietro. Mi chiede: “Ma li hai i soldi? Lavori tu, non è che poi rimani senza?” e lo diceva quasi piangendo: il fatto che fossi rimasto orfano l’aveva molto scossa. L’ho rassicurata che a fine mese ci sarei arrivato, che si ero solo, ma me la cavavo (per forza vivo alle spalle di mia sorella, ma questo non l’ho detto perché avevo paura che mi chiedesse più soldi, sempre più pezzo di merda…). Poi continuava, “Ma guarda magari ora non me li dai, magari lasci il numero a mio marito, non voglio crearti dei problemi…” . Tra me e me ho pensato: incredibile, molti italiani si sarebbero attaccati a tutto per scucirmi il più possibile e questa a momenti se la prende lei la colpa, ho schifo di me… Non ce la facevo più a stare lì, volevo andarmene via subito e non volevo più avere a che fare con lei o col marito, non volevo darle i miei dati, un po’ perché mi sentivo già abbastanza umiliato e un po’ perché avevo paura che mi chiedesse altri soldi (benvenuti alla sagra del pezzo di merda alla terza potenza!)… così l’ho rassicurata nuovamente che a fine mese ci sarei arrivato, ho fatto bancomat e le ho dato i soldi. Dopo ci siamo stretti la mano, mi ha detto che ha una pizzeria, ma non ricordo il nome: su internet ho trovato una pizzeria a Faenza con un nome arabo, forse è quella… Mi ha detto che le faceva piacere se venivo, era quasi materna nel dirlo. Sono finalmente riuscito ad andare via e una volta tornato a casa ho trovato una lettera dell’ufficio delle entrate in cui si diceva che potevo riscuotere un rimborso di quasi 900 euro relativo alla dichiarazione dei radditi del 2002: decisamente strana la vita, ho fatto fatica ad addormentarmi e stamattina mi sono sentito peggio se possibile, per fortuna sono riuscito a piangere un po’… Questa mattina mentre andavo al lavoro arrivo ad un incrocio a semaforo lampeggiante, guardo a sinistra e niente, guardo a destra e c’e’ solo un camioncino lontano così inizio ad attraversare e proprio in quel momento passa una macchina alla mia destra: ma da dove veniva? Mi era dietro e mi ha passato mentre cominciavo la traversata? Oppure veniva da destra ed io non l’ho vista? In questo secondo caso comincio seriamente a dubitare delle mie capacità di guida: ho paura di guidare…
Non lo so, forse dovrei andare alla pizzeria che ho visto per vedere se davvero è della signora per chiederle se le devo altri soldi anche se so che sarebbe solo un modo per lavarmi la coscienza… Non ho parole per descrivere come mi sento se non dire che sono uno sporco verme razzista, ho vergogna di me…