martedì, gennaio 16, 2007

Ieri sera mentre tornavo in treno o casualmente rivisto un mio vecchio amico che circa 3 anni e mezzo fa’ è partito alla volta di Milano dove ha iniziato a lavorare per la Siemens. Dopo un paio d’anni si è spostato in una delle sedi tedesche e da lì ogni tanto parte per delle trasferte. Il 2006 per lui è stato l’anno del Medio Oriente: Arabia Saudita in particolare. Mi ha raccontato del micidiale caldo secco di agosto (50 gradi all’ombra, ma senza ombra), dei viaggi nel deserto facendo lo slalom tra le carovane di cammelli per raggiungere dei nodi di una rete wireless danneggiati e farli funzionare a dovere, delle rigidissime regole che vigono lì: proibito guardare le donne (che poi se sono tutte intabaccate cosa è che uno può guardare, il colore, di solito nero, del velo??), ovviamente proibiti carne di maiale e alcolici, ma, ed è quello che mi ha più colpito, è perfino vietato vedere i film!!! Per un cinefilo come me sarebbe stata senza dubbio una rinuncia pesante da accettare… Mi raccontava di come gli occidentali sono “segregati” in zone racchiuse da alti muri dove però hanno un minimo di “libertà” e dove si divertono come possono con feste, barbecue e vari sport. A volte capita che siano le ambasciate a dare le feste e, sfruttando il fatto che entro le mura di queste le leggi saudite non valgono, ci si abbandona a qualche brindisi con del buon vino, magari italiano forse mentre si guarda l’ultimo film di 007, ho immaginato io. La cosa più buffa, o forse triste, è che tra gli stati che confinano con l’Arabia c’è il Quatar che, come gli Emirati, è un po’ più laico e non vieta gli alcolici e altri “vizi”; risultato: nel fine settimana ci sono una marea di sauditi che passa il confine per andarsela a spassare a forza di super alcolici e mignottone est-europee ed asiatiche per poi far ritorno nel loro rigoroso paese …
Curioso il mondo, anche in questa come in altre brutture che però mi piacerebbe toccare con mano e non solo immaginare per sentito dire…