mercoledì, gennaio 09, 2008

Oggi vi racconto una fantastica avventura capitata ad X quando era ancora studentessa… Dunque, si trova in Portogallo per l’Erasmus ed ha bisogno di comprare una pila stilo per no so’ quale apparecchio elettrico. Non sapendo bene la lingua, come tutti gli italiani (anche se per la verità è mezza paraguaiana, ma di questo ne parliamo un'altra volta) si affida molto ai gesti… Allora, entra in questo negozio e cerca in qualche modo di dire al commesso che le serve una batteria stilo. Visto che non sa’ come si dice batteria, si rassegna a dire al tipo “pila” cercando di fargli capire cos’è facendo il gesto di tenere qualcosa tra il pollice e l’indice con le altre dita della mano chiuse (in pratica facendo un C con le dita). X continua così a ripetere “pila”, “pila”, “pila” facendo questo gesto e il tipo inizia a guardarla sempre più male… alla fine lei si accorge che c’è qualcosa che non va’… in qualche modo il tipo riesce a farle capire che “pila” in portoghese significa “pene”: in pratica sembrava che lei fosse entrata lì per chiedere un pene di 5 centimetri oppure, che è peggio, per dire al commesso che aveva un pene di 5 centimetri… da allora credo che usi solo pile, anzi batterie, ricaricabili…