Nel caso vi foste chiesti dove fossi finito ieri, ero alla laurea di X; anzi, vi annuncio con orgoglio che X si è laureata in architettura con voto 110 e lode su 110!!!!!! Ieri nel primo pomeriggio io e Y siamo partiti alla volta della facoltà… o meglio di una chiesetta sconsacrata adibita a locale distaccato della facoltà in cui erano esposti i disegni e i modelli per le presentazioni delle tesi… Non so’ se sia così ovunque, ma ieri ho assistito a presentazioni alquanto “scomode” perché per tutto il tempo siamo rimasti in piedi a vedere questi disegni e questi modelli e ad ascoltare queste lunghissime presentazioni da 45 minuti di cui, per altro, non capivo nulla essendo io, come noto, ignorante come una capra nana del Tibet… Ma per un’amica questo e altro! Il tutt condito da un gran freddo che si infilava pure nella chiesetta troppo alta per essere riscaldata a dovere… spero tanto che Y si laureai d’estate…. Dopo la proclamazione ci sono stati i soliti riti di fiori, corone, baci abbracci, ma di tutto questo solo una cosa mi ha toccato fin dentro… Il padre di X, questo omone, il classico camionista grande e grosso che si avvicina a lei così piccola e minuta, la cinge con le sue possenti braccia e mentre lo fa’ con una delle sue manone si asciuga una piccola lacrima misto di gioia ed orgoglio per la figlia… ed è così che quella immagine, così dolce, mi ha sbattuto di fronte il ricordo che oggi sono passati sei anni dalla morte di mio padre, che a marzo saranno invece sette anni che è morta mia madre e che loro, purtroppo, non hanno visto il giorno della mia laurea, non ho potuto vederli felici e gioire con me, non ho potuto mostrare loro il coronamento di tante notti passate sui libri, non ho potuto abbracciarli… mamma, babbo, mi mancate… ogni giorno…
Il resto della giornata è trascorso tranquillamente a mangiare, brindare e rilassarsi…
0 Comments:
Posta un commento
<< Home