Ieri sera, mentre ero in sala d’attesa aspettando il mio trenino, poco dopo essermi seduto un po’ stanco assieme ad altri viaggiatori si è riaffacciato alla mia mente un ricordo, non so’ come c’è entrato, chi l’abbia chiamato, fatto sta che si è fatto vivo dopo molto tempo che non lo vedevo. Non ricordo quando è successo, forse nel 2003 oppure nel 2004, una sera d’estate io e Bellezza decidemmo di abbandonarci a quella che poi definimmo “perversione alimentare”: andammo da Gianni e ci facemmo fare una vaschetta con ben un chilo di gelato scegliendo i gusti più pesanti tra quelli disponibili! Dopo prendemmo il tale pesante fardello e andammo a sederci su una panchina riparata da un albero in un cortile dietro una chiesa e li, completamente da soli, ci facemmo fuori tutto quel ben di dio con enorme soddisfazione delle papille gustative e un po’ meno della bilancia: un tripudio di cioccolate bianche e nere, creme, mandorle e nocciole intere, panna, stracciatella e tutto, ma proprio tutto ciò che un goloso potrebbe desiderare…
Il mio stomaco fu provato da una tale impresa, ma quella sera mi divertii tantissimo… com’è lontano quel tempo: nonostante io e Bellezza lavoriamo nella stessa città oramai per me è diventata solo un ricordo ed è in nome di quel ricordo che ho intenzione di farmi fuori un bel mezzo chilo di gelato tra qualche mese e nello stesso posto giusto per rinfrescare la memoria e gratificare di nuovo le papille gustative e questa volta pure la bilancia visto che da quella volta ho perso 20 chili ed ora, forse, sono un po’ troppo magro…
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