Ieri mi stavo dirigendo bel bello ad una delle scuole di tango che mi ero proposto di valutare in questo mese; ad un tratto si para in mezzo alla strada una figura scura con le braccia alzate… tra me e me dico: ma chi è questo imbecille… ora lo stiro… dopo qualche secondo mi accorgo che ha in mano una paletta: era un carabiniere che fermava le auto per dei controlli di routine… ed io invece che rallentare e accostare stavo accelerando… vedendomi già dietro le sbarre freno bruscamente e accosto… per fortuna il tipo non ci ha dato troppo peso… Come da copione mi chiede patente e libretto. Estraggo allora subito la patente e vedo che il tipo la porta al collega intanto apro il cassetto porta oggetti… non so’ il vostro, ma il mio cassetto porta oggetti è come la borsa di Mary Poppins, dentro c’è di tutto: tonnellate di cd, dvd, vecchi contrassegni di assicurazione, bolli, ricevute di tagliandi, profumo, deodorante, reggiseni dimenticati da qualche signorina (se dimenticano anche le mutandine quelle le attacco allo specchietto retrovisore come trofeo di caccia da bravo maraglio…). Tra tutto questo casino ovviamente c’è anche il libretto della macchina… ma dove? Mentre il tipo se ne va’ con la mia patente tiro fuori l’impossibile senza riuscire a trovare il libretto… ad un certo punto preso dalla disperazione ad alta voce dico, per sdrammatizzare: “La prossima volta che frego una macchina mi devo far dire dove sono i documenti…” … alla fine lo trovo e mi volto credendo che il tipo fosse dal collega, mentre invece era impalato di fronte al mio finestrino che mi guardava… gli porgo il libretto vedendomi già in questura… per fortuna il carabiniere non deve aver fatto di nuovo caso a quello che ho detto perché prende il libretto senza fare una piega, lo guarda e poi me lo restituisce assieme alla patente congedandomi… Andandomene via penso a tutte le volte che guido parlando al cellulare, ovviamente senza auricolare, o alle altrettante volte che guido dopo essermi scolato abbondanti quantità di super alcolici che mi fanno odorare di distilleria da 500 metri di distanza…
Alla fine lo sapete quale scuola di tango ho scelto? Nessuna delle due: ci sono troppe poche persone e, che è peggio, gli uomini sono in maggioranza ed io di ballare con un uomo non ne ho proprio l’intenzione… ma mi gioco il jolly: ho scoperto un'altra scuola a Bologna che inizia questi giorni le lezioni. Sembra molto organizzata e fa’ lezioni ogni giorno della settimana per avere la massima flessibilità… tanto vale vedere anche questa… di certo non sarà più “triste” di quelle che ho visto… il tango ha delle potenzialità come ballo, ma se non ho gli stimoli giusti (un po’ di “massa critica” di gente e un adeguato numero di dame) non riesco ad impegnarmi… vi racconterò…
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