giovedì, marzo 15, 2007

Stamattina come al solito arrivato in stazione mi sono messo a leggere il giornale per poi avviarmi a prendere la corriera. Proprio mentre stavo uscendo scorgo una figura familiare così la seguo verso il distributore automatico di biglietti: non mi sbagliavo, era Intelligenza. L’ultima volta che l’ho vista è stato più di un anno fa, quando era ancora nubile, mi è sembrata leggermente ingrassata, ma forse era sol il cappotto che la rendeva “più voluminosa”… Gli occhi però, i suoi begli occhi lucenti sono rimasti gli stessi per fortuna… Non mi ha riconosciuto subito e anche dopo era tra “l’imbarazzo” di non sapere cosa dire dopo tanto tempo e il piacere di rivedere un vecchio amico. Era accompagnata dal marito in evidente crisi di sono: io ero già sveglio da un paio d’ore, per loro invece era come se fosse notte piena! Abbiamo scambiato poche battute poi è dovuta correre a prendere il treno. Sono rimasto un po’ lì col marito e farmi raccontare del nuovo lavoro: mi è sembrato molto soddisfatto; questo mi fa’ piacere, sono contento per lui: è stano, questa volta non provo invidia per la felicità altrui…