lunedì, febbraio 26, 2007

Sabato sera abbiamo organizzato una macchinata e ci siamo diretti verso la riviera per andare a trovare un nostro vecchio compagno di università: il buon Max. Eravamo io, alla guida, il Fosco, il Cugino, l’Indiano e Scotch. Appena arrivati a casa di Max siamo stati subito accolti dalle sue battute pungenti, ma tanto divertenti, che ci mancavano. Abbiamo cenato a casa sua a base delle deliziose piadine romagnole fatte da sua mamma accompagnate da affettati, salsicce, pomodorini in graticola, coca cola e i soliti rutti del Fosco ormai colonna sonora irrinunciabile di tutte le uscite di noi soli rudi, veri e, molto rozzi, “uomini”. Abbiamo passato lì tutta la sera ricordando i vecchi (mica tanto però) tempi dell’università, raccontandoci i nostri lavori, constatando che tutti siamo finiti in aziende dove di college giovani ed avvenenti non ce ne sono o almeno, se ci sono, i dirigenti le fanno entrare dopo il termine dell’orario di lavoro… Va’ da se’ poi che ci sono anche le eccezioni: dove lavora il Fosco ci sono molte più donne che uomini, ma lui non fa’ testo visto che il suo lavoro è incendiare i Power Renger… Poi c’è l’Indiano che cambia lavoro: forse stavolta ci siamo, un lavoro che gli piace e dove gli offrono una certa sicurezza: sono molto felice per lui! Il Cugino invece è un po’ sulle spine perché aspetta che gli dicano se gli rinnovano o meno il contratto. Scotch invece parla parla e parla e non si riesce a fermarlo, ma è divertente così… Si fa cenno alle donne nuove o vecchie esistenti o inesistenti e si scopre che il Super Imbecille ha messo su la morosa, ma si è ovviamente ben guardato dal dirlo ad anima viva: giustamente da stamattina scatta l’opera di sputtanamento che sarò ben fiero di portare avanti. Il Super Imbecille, in se’ non è un cattivo ragazzo, ma ha la straordinaria capacità di riuscire sistematicamente ad irritarmi: mi rompe le balle perché odio il mare e d’estate lo evito accuratamente compresi i suoi tanto amati happy hour mancare ai quali per lui è paragonabile ad un crimine contro l’umanità… Con lui è impossibile intavolare un discorso un minimo serio: per lui ogni giornata deve essere divertimento e sparare cavolate, non ammette che qualcuno possa essere depresso qualche volta: insomma ha un atteggiamento che non sopporto (o forse che invidio…). In ordine di tempo l’ultima cosa che ha combinato nei miei confronti è stato prendermi in giro perché per andare al lavoro mi devo alzare alle 5: ma vaffanculo va’, mica possono avere tutti il tuo culo che hai trovato lavoro vicino casa!! E’ per questi motivi che gli ho appioppato questo nomignolo poco simpatico; cerco comunque di evitarlo il più possibile e di fare ricorso ad una buona dose di ipocrisia quando lo vedo giusto per quieto vivere e perché no mi piace discutere (sarebbe una perdita di tempo); e poi, come detto, mi rendo conto è che il suo carattere quindi, se non uccido il mio collega HP che sa’ essere molto peggio quando ci si mette, posso risparmiare la vita anche al Super Imbecille che è comunque uno dei pochi che si ricorda del giorno del mio compleanno…