Sono in una pausa di lavoro (= ho terminato ciò che avevo da fare e mi sto girando i pollici) e pure in crisi di astinenza da blog così anticipo la stesura giornaliera... Ieri è stata decisamente una giornata intensa e non sò da dove cominciare a descriverla, magari dalla fine: quando sono arrivato a casa verso le 22:30 ieri sera ho appreso con estremo sconforto che l'acqua calda non funzionava così mi sono dovuto lavare a pezzi alla bellemeglio... io che ho sognato una doccia per tutta la giornata passata. Spero che oggi il tecnico la ripari...
Mentre tornavo a casa da Bologna in intercity ho pensato: ma la gente non si ferma mai un attimo ad osservare ciò che accade intorno e chiedersi che senso ha tutto questo, il perchè di tutto questo brulicare di persone come se fossero formiche, alcune più grosse e paffute e ammirate dagli altri altre più piccole e fragili confuse tra le tante... possibile che nessuno mai si chieda il senso di nulla... Certo che se un dio esiste deve essere uno stronzo da campionato mondiale per non darci almeno uno straccio di spiegazione per tutto l'universo messo in piedi...
Ho perso il treno prima a causa dell'Eurostar da Roma che è partito con 30 minuti di ritardo con un aria condizionata a palla che mi farà venire i reumatismi precoci in capo a una settimana! Ero a Roma per il famoso colloquio, tornando verso la stazione Termini dalla sede dell'agenzia interinale ho patito un caldo opprimente che mi ha letterlamente annichilato: in certi momenti mi sono sentito impazzire poi la botta di aria condizionata del treno: un vero supplizio, roba da girone dell'inferno dantesco!! Mi ha fatto tornare un po' di sorriso l'impiegata della biglietteria, quando sono andato a fare il cambio prenotazione per tornare a casa prima: quando sono arrivato erano appena andati via due cinesi o giapponesi che avevano dimenticato una rivista e lei si era messa a sfogliarla dicendo "Emmò?! Che è sta roba? E chi cce capisce niente, aò!" Sembrava di vedere un comico alla tv! Poi mentre mi fa il cambio arriva uno ubriaco di birra che saltando la fila di un 150 persone circa vuole che gli si faccia il biglietto. La tipa gli dice "A signò, e la fila an la fà lei?" e lui risponde "Famme er biglietto!" e lei chiama la guardia li vicino "A Francè parlacè un pò te cò questo và" e arriva la guardia spettacolare "Aò, a coso, che fai? Che voi? Viè 'n pò qua và, devi da fà la fila!" e l'altro "Voglio fà 'l biglietto!" e la guardia "A coso và, viè comme, che qua non ce poi stà và..." e lo accomagna fuori senza fare troppo casino. Decisamente i romani sono molto più simpatici dei milanesi: l'ultima volta che sono andato a Milano e feci un biglietto in stazione la tipa mi guardava come se le avessi chiesto un rene!! Però c'è da dire che Roma è molto piu sporca e puzzolente di Milano...
All'uscita del colloquio sono rimasto sballoflesciato dall'incrocio con uno che sembrava uscito da Love Boat: l'agenzia onterinale condivide lo stabile con l'ambasciata dell' Equador e all'uscita ho incontrato degli ufficiali della mairina equadoregna vestiti tutti con quelle uniformi bianche che si vedono nei telefim americani, erano di un bianco abbagliante, mai vista una cosa del genere e sul petto avevano tutte quelle striscioline colorate che rappresentano i gradi: un vero flash.
L'agenzia interinale non foss'altro meritava per le tre grazie (=gnocche) che ci lavoravano: la nana, la cavallona e la telefonista erotica. Mi ha accolto la nana: alta tre mele o poco più tipo puffo, ma molto ben fatta. Ero con altri ragazzi che però erano candidati per un altro colloquio (meno male, i colloqui di grupppo non mi piacciono). Appena entrato ho sentito alla mia sinistra la telefonista erotica che illustrava ad un possibile candidato un lavoro (ottimo sistema di adescamento: con una con una voce così probabilmente alcuni pagherebbero pure per lavorare): per inciso non è stata lei a chiamare me anche se a posteriori lo avrei desiderato. Poi colei che mi ha convocato: la cavallona, una ragazzona carina alta almeno 1:85. La tipa mi accoglie devo dire non molto festosamente (o è frigida o tromba meno di me anche se sembra fisicsmente impossibile oppure al mattino a causa del sono al posto dell'assorbente interno si è messa un ghiacciolo al limone) e mi accompagna nell'ufficio del colloquio facendomi strada attraverso stanze buie: vi dirò, dopo la domanda spontanea su come fossero messi per non avere nenache tutte le stanze illuminate il sedere della tipa che seguivo nella penombra mi ha scatenato un 5 secondi di sfrenate fantasie erotiche: è curioso come il testosterone sia sempre pronto è scattante col caldo, il freddo e i colloqui di lavoro... Intanto la tipa si scusa per il buio, ma hanno un contratto con l'Enel sotto dimensionato rispetto alle eigenze e per climatizzare alcune stanze devono tenere spente le luci in altre altrimenti scatta il contatore.
La tipa mi lascia in una stanza a compilare una scheda infomativa con i mei dati, che già dovrebbero sapere dal cv e con informazioni sulla mia famiglia: lavoro dei genitori, dei fratelli e così via. E' una cosa che mi è capitata ad ogni colloquio, ma sinceramente cosa gliene frega a loro di che lavoro fanno i miei familiari non lo capisco visto che è me che dovrebbero assumere...
Poi c'era l'informativa sulla privaci e balle varie e infine la novita': un compitino di inglese: è la prima volta che mi capita. Io credevo fino a quel momento di avere buona conoscenza scritta e discreta parlata della lingua aglosassone (la documentazione tecnica la leggo senza problemi e la settimana ascorsa ho parlato senza troppe difficoltà con un dipendente cinese della mia ditta): tuttavia quel test mi ha sbattezzato: erano delle frasi da completare relative ad inglese generico, per affari e telefonico, ma parecchie non le sapevo... Di quelle che non sapevo alcune le ho tirate a caso, quelle proprio più strane le ho lasciate perdere: bisogna che corra ai ripari ragazzi: o vado hai corsi della mia ditta, ma ho problemi con gli orari, mi dovrei far dare un passaggio da qualcuno poi per tornare a casa visto che perderei la corriera della ditta o, forse è meglio, mi devo dare ai film in inglese e ai libri in inglese...
Finiti i compiti avverto la tipa e di lì tutto si svolge secondo copioni triti e ritriti: mi fa raccontare del mio percoso di studi, delle mie aspirazioni, interessi e balle varie. Lei mi racconta della ditta, e balle varie. Tra le altre cose mi dice che "la ditta cerca uno che si impegni e sia umile": un avviso se c'è un lettore in cerca di lavoro: questa frase è in genere un brutto segno perchè in italiano corrente significa che la ditta cerca uno da sfruttare e pagare poco... Ad gni modo parlando con lei mi accorgo che oltre che frigida non è nemmeno particolarmente intelligente visto che mi dice che la ditta costruisce anche i PLC della Siemens: per quel che sapevo io è la Siemens che si costruisce i PLC della Siemens, alla più gli altri li useranno... Questo episiodio và decisamente a sostegno della tesi maschilista che, tra le costanti fondamentali dell'universo, ci sia anche il prodotto intelligenza * bellezza di una donna... la cavallona è effettivamente molto carina, se smettesse di tirarsela come un paletto del telefono magari sarebbe anche simpatica...
Un nota di riflessione: le ho raccontato che faccio il pendoalre e tra auto, treno e bus impiego circa 1 ora e 20 per andare al lavoro percorrendo quasi 100 Km per l'andata e 100 per il ritorno (ovviamente escludendo i tempi morti per l'attesa delle coincidenze). La tipa oltre che lavorare a Roma ci vive, vive dall'altra parte della città a 18 Km da dove lavora, ma per arrivare in ufficio ci mette ben 1 ora e 30: più di me anche se deve percorrere un quinto della distanza: desiamente stanno messi male là e poi c'è Simpatia che mi rimprovera di buttare via ore della giornata nel viaggio di andata e ritorno: allora la tipa si dovrebbe sparare!!
Al termine della chiaccherata altro piccolo test su un portatile: test psicologico a risposta multipla. A questo punto saluti: il tutto è durato circa 2 ore. Che dire non so se mi richiameranno: io sono stato sincero e spero lo valutino positivamente poi vedremo... Il lavoro sembra intrigante: grande multinazionale con possibilità di crescita in verticale e in orizzontale (spero non voglia dire che mi devo prostituire per fare carriera) con trasferte all'estero e possibilità di confronto a livello internazionale: certo sembra una gran cosa ammesso che non mi faccia stritolare da tutto questo... A riguardo non posso che affidarmi al mio orgiglio, alla mia ambizione mai sopita, hai miei sogni di gloria, alla mia invidia (ho sapito oggi che il buon Claudio che và in Germania ci starà per 2 anni e lo invidio molto in senso buono e cattivo, ma lui prima s'è fatto 2 anni di gavetta a Milano a onor del vero) e alla mia voglia di riscatto...
Quando sono uscito dalla stazione Termini per andare al colloquio ho girato come un fesso per un ora perchè non riuscivo ad orientarmi: mi ero stampato una cartina solo della zona dove dovevo andare pensado che sarei uscito da un lato della stazione mentre in realtà sono uscito da un altro lato che ovviamente non era sulla cartina (non ho considerato che Roma è un tantino più grande di Bologna). Durante il precorso di andata oltre che per il caldo sono rimasto colpito dai piccioni morti che c'erano per strada e dalla frequenza con cui passavo davanti alle sedi di ministeri ed ambasciate, d'altronde, ci ho pensato solo dopo, è la capitale...
Il viaggio di andata a Roma è stato tranquillo e confortevole con un'aria condizionata regolata come dio comanda! Quando ieri mattina mi sono svegliato la prima cosa che mi sono chiesto è stata: cosa mi metto? Ho optato per il paio di pantaloni più sottili che avevo e per una camicia a maniche corte: alla giacca e cravatta non ci ho minimamante pensato, altrimenti sarei morto sul serio!!!!
Nota positiva: ho terminato il mio primo studio qui in ditta e stamattina ho consegnato i risultati al mio capo che si è mostrato soddisfatto.
Come promesso dedico questo post a Roby, la mia più grande, e credo unica, lettrice facendole un grande in bocca al lupo affinchè riesca a risolvere i suoi problemi come cerco di provarci io: così poi potremo andare a dire un bel VAFFANCULO a chi di dovere!!
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