giovedì, agosto 21, 2008

Ieri sera dopo la penultima lezione del corso di ballo mi sono rimesso in auto e sono tornato verso casa… per fare una cosa diversa ho preso l’autostrada anziché la via Emilia… peccato che l’abbia presa nella direzione sbagliata… più o meno al cinquantesimo cartello con sopra scritto Milano ho cominciato a sospettare di stare andando nella direzione opposta e che magari era meglio uscire e rientrare dalla tangenziale di Bologna per rimettersi sulla retta via… Il giro turistico della tangenziale però non è stato completamente da buttare via… guidare di solito non mi piace, ma guidare di notte, specie nelle calde notti estive, è un'altra storia… mi rilassa, mi avvicina a me stesso e mentre la strada scorre, scorre anche il passato, mentre si guida l’auto si pensa al presente che sta accadendo e quando si guarda la strada che deve ancora venire si guarda il futuro… Penso (che novità eh?) a quello che ero, a quello che eravamo alle passeggiate da piccolo con i miei genitori, alla scuola e a tutto l’impegno profuso in essa, agli amici al grande affetto che provavo per alcuni di loro, affetto che mi ha portato a soffrire quando, vuoi per lavoro, vuoi per morose o morosi vuoi per i casi della vita, si sono allontanati… Penso che questo mi ha costretto a rendermi indipendente a cercare solo legami superficiali ad avere la capacità di poter stare da solo per non soffrire più… o forse per imparare a non sentire più la sofferenza del distacco… Penso ai primi timidi tentativi di volersi bene: dimagrire, conoscere gente nuova, provare cose nuove come la pittura, il ballo, il nuoto, andare in vacanza da solo… sì anche andare in vacanza da solo per me è volersi bene perché ho la forza di fare ciò che gli altri comunemente non fanno, perché chi è da solo di solito è visto come emarginato perché io semplicemente basto a me stesso e ne sono orgoglioso… E’ solo autodifesa è solo non voler più soffrire, è solo poter dire “io posso farcela anche da solo” … Penso che nella mia vita ora c’è Maggie, che non sono più io, che siamo noi che è difficile abbandonarsi completamente perché le cicatrici del passato sono ancora lì a ricordarmi che i legami profondi sono pericolosi… possono finire e si può stare molto male per questo… la paura del dolore è tanta… la paura di vanificare tanti sforzi fatti per migliorarsi è tanta… specie considerando che ho ancora molta strada da percorrere come un nuovo lavoro e una nuova casa da cercare… ma d’altra parte è stato solo superando le mie paure che sono migliorato… così ora metto la freccia, supero anche questo tir e mi immetto finalmente in A14 nella direzione giusta… il viaggio verso la meta continua…