venerdì, agosto 01, 2008

E così ci siamo arrivati… o meglio ci sono arrivati… quei 13 milioni di persone che, come un’armata di unni, stasera invaderà strade, autostrade e treni per andare ad occupare ogni centimetro quadrato di spiaggia mi spaventa e molto… già è venerdì, già le ferrovie stanno spendendo tutto quello che hanno per la TAV e stanno lasciando andare a scatafascio le altre linee (ieri sera 30 minuti di ritardo), già siamo in estate e quando l’aria condizionata è rotta e le carrozze sono impregnate di sudore uno preferirebbe piuttosto trovarsi Bin Laden al check in dell’aeroporto, ora ci si mette anche il famigerato esodo di agosto che sa tanto di fantozziano… lo so che stasera me li ritroverò tutti sull’intercity da Milano a Pescara, lo so che il treno sarà in ritardo come ieri, magari a metà strada la motrice abbandonerà questa valle di lacrime come ieri, magari l’aria condizionata li dentro sarà solo una leggenda mitologica… lo so che stasera mi aspetta la più dura delle prove, quella che farebbe cagare addosso anche Rocky, Rambo e Terminator messi assieme, quella che è internazionalmente considerata un crimine contro l’umanità dei pendolari, quella che piuttosto che affrontarla mi iscrivo al Silvio Berlusconi Fan Club (che per inciso esiste veramente), quella che mi farebbe decorare dal governo tedesco con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con fronde di quercia, spade e diamanti (la più alta decorazione della Germania di sempre abolita dopo l’ultima guerra se non sbaglio), quella che se mi prendo a smartellate i testicoli godo di più… Stasera mi tocca di affrontare i vacanzieri, razza maledetta, quasi peggio degli ingegneri, che si spostano in branchi immensi, con valigioni immensi, che parlano diversi idiomi, che, poveri loro, anch’essi ci soffrono ad affrontare se stessi, che cercano di aver pazienza ed essere educati i più che sono cafoni e maleducati i meno che, e non gliene si può fare certo una colpa, vogliono un po’ di relax dopo un anno di lavoro, ma di cui io ho profonda paura e repulsione, ma che non posso che affrontare… quindi stasera, dopo il lavoro, fascia col sol levante in testa, machete tra i denti, cartuccera a tracolla e AK47 in spalla assalterò il treno intercity per tornare a casa e, vi assicuro, che io ci tornerò, costi quello che costi… Vacanzieri! Siete avvertiti…