Oggi… oggi mi sento… oggi mi sento come un animale in gabbia, come un essere a cui è stata preclusa ogni libertà, chiuso in un ambiente troppo piccolo, il cui unico istinto ora come ora è quello di cozzare la testa contro le sbarre per piegarle e scappare via, il più lontano possibile, nel fitto della foresta, lontano dagli occhi di chiunque, in una tana sicura e tranquilla che non lascia passare nulla dall’esterno se non qualche raggio di sole che riesce a farsi strada tra il fitto della vegetazione… C’è insofferenza, astio, ira che covano sotto la cenere e per un paio di giorni sarà così… e non ci posso fare nulla e non ci voglio fare nulla…
Già venerdì la giornata è iniziata male… dopo l’esito infelice delle prove di resistenza stiamo riprogettando, io ed HP, le rispettive parti di un prodotto che avrebbe dovuto essere messo in commercio in questi mesi… In questo periodo inoltre si stanno andando a regime dei riassetti di mansioni a seguito del pensionamento di un dirigente. Il mio capo di conseguenza ha assunto altri impegni oltre a quelli che già aveva; il risultato è che, ovviamente, ora fa’ più fatica a stare dietro ai vari progetti tra cui anche il mio… Per questo venerdì mi convoca per dirmi che d’ora in avanti dovrò riferirmi ad HP per lo sviluppo della revisione del prodotto che curiamo… Ho accusato il colpo in maniera pesante… Intendiamoci, sono io il primo a riconoscere le qualità professionali di HP e quasi certamente avrei preso la stessa decisione se mi fossi trovato nei panni del mio capo; inoltre in caso di assenza del mio capo è una cosa che faccio di norma quella di chiedere ad HP, ma da un parte il mio orgoglio e dall’altra la forte antipatia che nutro nei suoi confronti mi rendono difficile accettare che sia ufficialmente lui il mio referente… Sono sempre stato io “il primo della classe” e per questo in passato mi sono sempre spremuto fino al midollo, forse troppo tanto che alla fine facevo solo quello… mi sono così ritrovato alla laurea a dover recuperare vent’anni di vita sociale mai vissuta, con tra le mani solo quella lode ottenuta nei tempi canonici che non mi faceva essere molto diverso da tanti altri che invece quella vita sociale l’hanno avuta… Da allora qualcosa si è rotto e non sono più riuscito a rappezzarlo, non sono più riuscito a pormi degli obiettivi, a spremermi fino al midollo per ottenerli… forse perché lo scotto iniziale mi ha indotto a pensare che non ne valesse la pena… forse perché non provavo più soddisfazione in ciò che facevo… e così mi sono lasciato andare…
HP non è un cattivo ragazzo, è un ottimo progettista, ma non sono ma è una di quelle persone che tende mettersi in cattedra, che vuole sempre avere l’ultima parola, che tende a farti notare i tuoi errori… un saputello insomma, uno che quando ci parli sembra si impegni a farti sembrare una nullità… in realtà so’ benissimo che è semplicemente il suo carattere, il suo modo di fare e dopo tre anni avevo iniziato ad accettarlo… ma ora le cose sono di nuovo cambiate…
Sabato c’è stato il compleanno della Volpe a Milano Marittima… Pessima serata… già l’uscire con X e Y: loro mi piacciono, ma immaginate il mio strapanamento di scatole ad ascoltare nel viaggio di andata loro due che si scambiavano opinioni su vestiti, mascara, fondo tinta, lucida labbra, ombretto eccetera eccetera… di certo ora sono un esperto di make-up, ma che due palle… La parte più divertente è stata quando X fa’ “Cavolo, mi sono dimenticata di darmi lo smalto” e Y, con la faccia preoccupatissima come se le avessero rapito un figlio e un tono di voce cupo risponde “Cazzo X!!” … mi sono rotolato sull’asfalto da ridere per una mezz’ora buona… Da qui in avanti per me almeno la serata è trascorsa in maniera molto apatica, con poca voglia di parlare e molta voglia di tornare a casa… il tutto non continuativo per fortuna, ma abbastanza da rovinarmi la festa di compleanno… gli unici momenti di “svago” sono stati quando con le ragazze abbiamo fatto un po’ di pettegolezzi sulle morose del Gatto e della Volpe… e quando ho raccontato a X le mie vicissitudini con la Dottoressa e la Barista…
Già, la Barista… questo week end ha avuto anche lei i suoi Cattivi Pensieri… avrei voluto starle vicino per consolarla in qualche modo, ma non me l’ha permesso e rispetto la sua decisione… spero che il suo fine settimana sia stato migliore del mio…
La Dottoressa invece si sta rivelando una grandissima stronza: è più di due settimane che non mi da’ sue notizie… ieri sapevo che partiva per una crociera con un’amica così le ho mandato un sms di buon viaggio… avete avuto risposta voi? Ieri ho provato a chiamarla: la prima volta il telefono era staccato, la seconda mi ha attaccato in faccia… le ho mandato un secondo sms per dirle che volevo solo sapere come stava… ancora, avete avuto risposta voi? Almeno le avessi fatto qualcosa… è inutile le persone, le donne in particolare, bisogna trattarle male, è l’unico modo di fare che paga… l’unico… con la gentilezza non si ottiene niente… lo ammetto con amarezza, ma è così…
Ora come ora avrei voglia di prendere tutto quello che mi capita a tiro e scaraventarlo via… Domani sarò in ferie: devo passare in banca, a conoscere un nuovo psicologo, forse portare la macchina in concessionaria per un controllo… dovrei anche definire l’itinerario per le ferie, ma, ora come ora, di andare in ferie ne ho ben poca voglia… Via auguro buona settimana…
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