mercoledì, luglio 18, 2007

Stamattina mi sono svegliato presto come al solito e prima di andare al lavoro mi sono recato al colloquio che avevo anticipato nei giorni scorsi… Prima ancora di questo mi sono fermato per fare bancomat e gasolio nel mio paesello. Dovete sapere che lì c’è solo un semaforo per regolare un senso unico alternato e ovviamente la mattina è lampeggiante. Mi ci sono infilato come al solito e dall’altra parte, come legge di Murphy vuole, è comparsa un'altra auto. Ci siamo stretti entrambi per passare, ma io, ahimè, mi sono avvicinato troppo al muro e ho grattato un po’ lo specchietto: la mia cariola ha solo 2 anni e questo è già il terzo sfregio che le faccio: sono proprio un impedito a guidare… o meglio sono sempre distratto… Ta il triste e l’arrabbiato mi sono diretto nella città dove si svolgeva il colloquio: ho dovuto fare un po’ di giri, ma alla fine sono riuscito abbastanza bene a trovare la ditta. Al colloquio la tipa sembrava interessata, anche se mostrava perplessità per il fatto che venissi da lontano (aveva paura che dopo un po’ me ne sarei andato). Lei mi ha un po’ raccontato della ditta ed io di me chiarendo subito i miei obiettivi che purtroppo non collimavano con le richieste dell’azienda. Dopo un ora ci siamo salutati amichevolmente e lei mi ha detto, forse più per prassi che altro, che se avessero avuto bisogno di una figura a cui affidare un compito analogo a quello che cercavo io, mi avrebbero contattato. Sono saltato in auto e poi in autostrada per tornare al lavoro. Alla faccia di tutti quelli che dovrebbero essere in ferie ho trovato molte file e, per di più, la macchinetta la casello mi ha fregato 5 euro che poi per fortuna mi hanno restituito. La testa mi ronza, lo stato di “dolore” permane… Quando ero piccolo la mia povera madre, analfabeta ed ignorante (nel senso “buono” che ignorava), quando facevo i capricci, era solita fare una sorta di rituale per togliermi il malocchio: consiste nel versare un po’ d’acqua in un piatto fondo, aspettare che smetta di ondeggiare, immergere un dito o un oggetto della persona che si crede colpita dal malocchio e versare a gocce un po’ d’olio: se le gocce d’olio non si spandono nell’acqua allora il malocchio non c’è altrimenti, se si spandono, il malocchio c’è e per toglierlo occorre fare il gesto delle corna dentro l’acqua con le dita e, con le dita ancora bagnate, disegnale un croce sulla fronte della persona affetta dal malocchio. Allora mi ricordo che la cosa mi faceva impressione e smettevo subito di fare i capricci… Crescendo ho imparato che è tutta una questione di fisica, ma, quanto sarebbe bello se bastasse così poco per stare meglio…