martedì, luglio 17, 2007

Ieri sera sono andato in piscina per la prima lezione del corso di nuoto e la cosa è stata meno traumatica di quel che pensassi: magari riesco a imparare a restare a galla… Dopo la piscina sono andato con Z a mangiare una pizza, mi ha raccontato un po’ di più relativamente a quel famoso venerdì sera e sinceramente ha fatto aumentare le mie preoccupazioni: prima di andare al Pineta ha fumato della cannabis: un paio di volte l’ho fumata anche io e per questo non la giudico, però mi preoccupa il fatto che in contemporanea sta prendendo anche degli psicofarmaci e in più in discoteca ovviamente ci beve: ho paura questo comportamento possa crearle grossi problemi; da quello che mi ha raccontato quella sera era decisamente fuori di testa. Non so’ cosa fare per aiutarla, è maggiorenne e può decidere di fare ciò che vuole, ma ho paura per lei… questo venerdì forse riesco a forzare la mia avversione per Milano Marittima e farle compagnia per la serata così le faccio da angelo custode, ma non potrò essere ogni secondo con lei… Potrei dirlo ai genitori, ma a parte che odio fare la spia, poi credo non mi rivolgerebbe più la parola… Se qualcuno ha dei buoni consigli sono ben accetti... Spero di poterla aiutare in qualche modo anche se ho già dei problemi a gestire me stesso… Prima ho provato a cercare notizie relative all’interazione del cannabis con il principio attivo dello psicofarmaco che assume Z, non ho ben capito come, un articolo scientifico in cui si afferma che la maggior parte delle persone è ottimista e tende a emarginare i pessimisti (come me) perché li rattristano e li mettono a disagio: è un po’ la scoperta dell’acqua calda… Devo almeno sforzarmi ad essere più ottimista, ma come posso fare a cambiare la mia indole? Sarà possibile? Domani credo che i miei amici facciano una uscita con al seguito le consorti: non so’ se ce la faccio a parteciparvi; la mia bassa auto stima mi fa’ pensare che non riuscirò mai ad avere una compagna al mio fianco… devo trovare una soluzione, se non altro lo devi ai miei poveri genitori che hanno fatto tanti sacrifici per farmi studiare, lo devo a Z che mi ha dato il suo amore che però non sono stato in grado di ricambiare alla stessa maniera, lo devo a me stesso per tutti gli sforzi che ho fatto in passato per riuscire a sentirmi al pari con gli altri… Sento una gran pressione in testa, so’ che passerà, ormai mi conosco, devo stringere i denti in qualche modo… Ho bisogno di parlare con qualcuno, il mio psichiatra non ha ancora richiamato…