Ore 14:01, ho da poco pranzato e mi sto riprendendo dalla serata o meglio giornata appena trascorsa: sono rimasto sveglio per 25 ore! Dunque, da dove cominciare, allora, ieri sera alle 23 mi presento bel bello puntuale all’appuntamento in un locale della cittadina vicino a dove abito: quando arrivo primo imbarazzo; Y mi stava aspettando ad un tavolino con delle amiche e, nel tavolino a fianco, c’erano Fieddolino con la moglie in dolce attesa di FJ, l’Indiano, l’Informatico con l’Avvocatessa che avevano indetto un uscita per annunciar il loro prossimo matrimonio e un’altra ragazza, forse una loro amica. Appena Fredda mi vede non manca di farsi sentire così tra la sorpresa e l’imbarazzo vado a salutarli congratulandomi anche con i futuri sposini; ovviamente Fredda non perde occasione per chiedermi chi sono quelle signorine, che rapporti ho con loro e così di seguito: … e poi dicono che sono le donne ad essere pettegole. Noto come la moglie di Fredda sia raggiante e bellissima: è proprio vero che la maternità rende le donne più belle… Disbrigo i saluti più in fretta che posso ritorno da Y che si divide a fare quattro chiacchere con me e con le altre: molto tranquillamente ci si racconta cosa si è fatto nel mese in cui non ci siamo sentiti e cosa si farà un po’ in estate…
Aspettiamo altre sue amiche e poi ci organizziamo con le auto per andare verso Marina, destinazione Matilda. Arriviamo verso la mezza e in poco tempo ci congiungiamo col Gatto e la Volpe e X più altre amiche di X e Y: alla fine eravamo un gruppo composto da 3 uomini e una decina di donne: mai capitato in vita mia, mi sentivo un po’ il beato tra le donne anche se devo dire che la compagnia di tante ragazze, pure carine, mi inibiva non poco (ma tu guarda che novità…). Entriamo saltando la fila e siamo subito nel privé (la Volpe non delude mai) ed inizia la serata danzante; la prima parte in realtà è stata un po’ sotto tono, almeno per me, mentre la seconda più e stata più “attiva” vuoi perché ho iniziato a prendere confidenza con gli altri vuoi perché un daiquiri e un coca e rum aiutano sempre: questa volta però ho bevuto poco, non mi sono neanche ubriacato e sono arrivato a fine serata lindo e pinto! Durante la notte ho fatto la conoscenza di un’amica di X, IN e di un’amica di una amica di X, CIN. CIN è una gran bella ragazza, forse un po’ troppo magra: non so’ dire se se la tirasse o meno, ma ieri sera non aveva gran che voglia di ballare e tendeva a stare in disparte, ho provato allora a parlare con lei, un po’ perché era carina e mi sembrava un reato che una così se ne stesse in disparte senza che nessuno ci provasse, un po’ perché mi faceva tristezza: mi ricordava me stesso nei miei momenti di solitudine più o meno forzati. Mi ha raccontato di essere laureata in lingue e di lavorare come interprete di cinese, ha una cagnetta, ma non ha hobbies particolari. Ho provato a farla ridere e a invitarla a ballare, ma non ho avuto successo, di me però sembra l’abbia colpita il fatto che dipingo (… il fascino dell’artista). Non riuscendo a sortire l’effetto desiderato mi sono arreso: era evidente che non era in vena, poco dopo si è fatto avanti un altro tipo che ha avuto un po’ più fortuna di me nel farla ridere, ma poi ha desistito pure lui e, infine un terzo più spigliato e aitante che invece sembra abbia decisamente fatto colpo (credo di aver intravisto che si sono scambiati il numero di cellulare): pazienza, tanto era troppo magra per i miei gusti…
Ho allora proseguito facendo quattro chiacchere con IN: lei è decisamente meno attraente di IN, ma ha un viso dolce ed in più ha svolto i miei stessi studi quindi ci si può capire meglio (di certo meglio che con Z… già Z, chissà cosa ha fatto ieri sera…). Abbiamo scambiato un po’ di chiacchere tranquillamente e sono perfino riuscito a farmi dare il suo numero: non so interpretare se abbia accettato di darmelo solo per accontentarmi e poi la prima volta che la inviterò fuori, si inventerà una scusa (mi è già capitato con un’altra stronza) o no, ma non mi importa molto, ora come ora: sono contento di averci fatto due battute e amen… Di lei però devo dire mi ha colpito molto il suo viso, molto somigliante a quello di Intelligenza e i suoi modi pacati… Vedremo… se ci rivedremo!
La fine della serata è stata un po’ rocambolesca: tra il buffo e l’imbarazzante… Dunque, dovete sapere che Y si è perdutamente innamorata di uno che chiamerò il “suo” Geometra Azzurro: era da diversi mesi che lo teneva d’occhio e ieri sera ha avuto finalmente la possibilità di parlarci e, udite udite, di avere il suo cellulare. Lo ha marcato stretto fino all’ultimo tanto che ha consegnato a X e me le chiavi della sua macchina per andare a recuperare un carica batterie lasciato lì da X tempo fa’: sfortunatamente la mia memoria da criceto mi ha impedito di ricordarmi dove era ma macchina e do orientarmi così alla fin ci ha pensato X con le indicazioni di Y: bella figura da cioccolataio che ho fatto di fronte a tutte, IN compresa! Della serie mi chiamavano Tom Tom: d’altronde non ho mai avuto il benché minimo senso dell’orientamento, mi perdo SEMPRE! E pensare che nonostante questo sono riuscito a cavarmela da solo nel temibile traffico di Budapest… Sembra impossibile…
Dopo ho salutato X, IN, CIN e le altre amiche e sono tornato a piedi da Y per ridarle le chiavi della macchina e tornare indietro assieme: ovviamente non ho trovato subito Y perché mi sono perso anche questa volta, anche se ho ritrovato la strada poco dopo (bisogna che mi faccia curare per sta cosa…). Però a quel punto della serata, o meglio della mattinata (erano le 4 passate), anche Y, colpita dalla freccia di Cupido era seriamente provata: ci abbiamo messo 20 minuti per ritrovare la sua macchina!!!! Oddio, più che colpita da una freccia di Cupido sembrava che le fossero passate sopra 64 divisioni tedesche e due corazzate austriache: completamente andata, cotta, stracotta e biscottata… Continuava a sospirare e a pensare a cosa scrivere nel prossimo sms che avrebbe mandato al Geometra Azzurro… Durante il viaggio di ritorno abbiamo chiacchierato di amicizia, amore e rapporti umani: tra me pensavo che è bellissimo vedere una donna innamorata, il suo sguardo perso, i suoi sospiri, il modo in cui pronuncia ogni singola parola, i tratti del suo viso distesi e rilassati, i suoi occhi brillanti e sorridenti: sì, è decisamente uno spettacolo meraviglioso che sono stato contento di vedere. Ma la cosa più bella è che il vederla così innamorata, il vederla anche parlare con quel tipo non mi ha suscitato assolutamente nessun senso di frustrazione per la mia condizione di solitudine, per il non avere nessuno, no tutto mi è scivolato addosso come se nulla fosse lasciandomi solo il piacere di gustarmi lo spettacolo di lei a cui tutto ciò accadeva…
Dopo che mi ha riaccompagnato alla macchina sono andato a fare colazione e poi verso casa. Ho la stessa strada che faccio di solito per andare a lavorare e alla stessa ora, ma ovviamente in senso opposto e ciò mi è sembrato veramente strano… A un certo punto alla radio anno mandato “Certe notti” e allora giù il finestrino, volume a palla a giù a cantare a squarciagola: tanto a quell’ora di sabato in giro per la provinciale c’erano solo i cinghiali: per un attimo, un secondo o forse due, mentre il sole sorgeva ho sentito come una scintilla dentro; è difficile da descrivere a distanza di alcune ore, ma è come se per un istante fossi stato felice di esserci e avessi “sentito” fino in fondo tutto ciò che accadeva intorno a me a me stesso…
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