giovedì, maggio 31, 2007

In passato sono rimasto più volte interdetto di fronte a alla superstizione che serpeggia tra le persone senza distinzione di età, sesso, livello sociale e culturale… più di una volta mi è capitato di vedere persone, anche con una formazione scientifica di livello universitario (mica pizza e fichi!), fare gli scongiuri perché facevo loro i più classici “auguri” invece che un “in bocca al lupo” per un esame, un colloquio di lavoro o una qualche altra occasione particolare in quanto “porta male dire ‘auguri’!!”. O ancora porta male brindare con l’acqua; ma, a parte la serata alcolica che faccio una volta ogni qualche anno sono praticamente astemio, e allora devo bere dell’alcol anche se non mi va’ perché porta male?! E si potrebbe continuare… l’ultima in ordine ti tempo che ho visto è stata una signora, giovane, che voleva cambiare strada perché aveva appena attraversato un gatto nero… Fermo restando che, per quel che mi riguarda, uno può anche farsi trapiantare un cornetto porta fortuna se lo desidera per divertirmi mi piace fare il “superstizioso al contrario”: ad esempio se, come mi è accaduto stamattina, capita che mi attraversi la strada un gatto nero allora lo prendo come segno di buona fortuna per la giornata che verrà; risultato? Ovviamente nessuno, ma ti fa’ iniziare bene la giornata!! O meglio, il risultato è stata una gran fortuna per il gatto che non è finito sotto le ruote della macchina!! A proposito dei gatti neri, sapete perché si dice che portino sfortuna? Perché erano i gatti delle streghe in cui si incarnava il demonio? In realtà questa leggenda è nata solo in seguito, il motivo vero è un altro… leggete un po’ cosa ho scoperto:

Forse la colpa è dei pirati turchi. Esiste una leggenda secondo la quale i pirati ottomani, di fede musulmana, (Maometto amava moltissimo i gatti!) imbarcavano sulle loro navi dei mici neri, quindi più mimetici nel buio della stiva, perché facessero buona guardia alla cambusa minacciata dai topi. Quando queste navi funeste approdavano vicino ad una città da saccheggiare, magari occultandosi, in attesa dell'alba, dietro un promontorio, i gatti, animali irrequieti e molto curiosi, scendevano a terra e se ne andavano zonzo nella notte. Per cui, se un abitante della città presa di mira si imbatteva per le strade in un gatto nero, poteva supporre che costituisse, per così dire, l'avanguardia degli uomini della mezzaluna, e dava l'allarme. In base a questa storia, d'allora il gatto nero viene considerato di cattivo augurio.