venerdì, ottobre 24, 2008

24 ottobre 1917: le forze austro-tedesche sfondano la linea del fronte travolgendo l’esercito italiano e facendo 300.000 prigionieri… Dal diario del sergente Alessandro Pennasilico, che racconta l'ingresso al campo di concentramento di Milowitz (ora Milovice, nella Repubblica Ceca):

"Passiamo accanto a un cimitero, un abbandonato cimitero, senza monumenti, senza recinto. Molte croci di legno, tutte eguali. Domandiamo se quello è il cimitero del paese e ci vien detto che è cimitero dei russi, morti in prigionia. Questa notizia ci rattrista profondamente. Tutte queste croci si sono conficcate nel nostro cuore. E una tristezza ci accompagna, mentre le braccia delle croci affiorano nella neve, chiedendo pietà. Forse morremo anche noi in questo esilio, lontani da tutti, dalla Patria, dalla mamma. Con questi dolorosi pensieri, con questo stato d'animo così angosciato, entriamo (diciassettemila persone) nel recinto del campo di concentramento che è enorme. Sul cancello si legge: K.u.K. Kriegsgefangenenlager Milowitz. Un'immensità di baracche. Nere. Come il nostro umore. Reticolati altissimi, doppi, sentinelle ad ogni passo…".