Allora, questa settimana che uno dei miei capi è già in ferie, come del resto quasi tutta la ditta, e tutto sembra calmo vediamo di portarci avanti con i post. Il 26 luglio, come ho accennato più volte, ho sostenuto un nuovo colloquio di lavoro in una importante ditta della città in cui già lavoro. Per la verità mandai loro il cv solo per curiosità perché un altro ragazzo che lavorava qui era stato chiamato da loro di conseguenza non mi ero particolarmente preparato; d’altra parte anche loro non me ne hanno dato il tempo: in pratica mi hanno chiamato il 25 per il giorno dopo! Della serie diamo un giusto preavviso!
La mattina del colloquio, ovviamente, in autostrada c’è stato un tamponamento con conseguente super mega coda che, unitamente al mio scarso senso dell’orientamento, rischiava di farmi arrivare in ritardo: fortunatamente la ditta era vicina all’aeroporto quindi le indicazioni stradali mi sono corse in aiuto facendomi arrivare sul posto con puntualità austriaca… :p
All’ingresso non ho potuto fare a meno di sorridere nel vedere una miriade di cartelli con scritte quelle frasi motivazionali tanto altisonanti quanto, a mio avviso, ridicole sull’importanza dell’impegno per raggiungere degli scopi e dei risultati e via discorrendo: come se uno che non ha voglia di lavorare gli venisse leggendoli… Ovviamente non potevano mancare gli schermi al plasma su cui passavano immagini di paesaggi e persone tutte felici perché si impegnano e migliorano la società con i loro prodotti… mha, sarò ottuso, ma in queste cose io non ci ho mai creduto, ritengo siano solo una menata di qualche psicologo radiato dall’albo (perché uno psicologo serio mi rifiuto che possa concepire simili oscenità)… Ad ogni modo tutto molto bello e coreografico, quindi voto 7 alla scenografia. Mi avvicino alla reception dove la signora mi da’ la solita scheda da compilare con i dati personali, studi, lavori svolti, hobbies, aspirazioni, conoscenze, disponibilità eccetera… mancava solo che mi chiedessero il codice fiscale del gatto e quale fosse la posizione del Kamasutra che preferivo… Dopo aver finito di scrivere quella sorta di autobiografia mi metto in attesa della tipa che doveva farmi il terzo grado… pardon il colloquio (oggi sono particolarmente ispirato… )
Dopo 15 minuti buoni, per puro caso passa la tipa che, vedendo mi lì capisce che ero quello che aspettava: non l’avevano avvertita del mio arrivo così che se lei non passava probabilmente ero ancora lì ad aspettare… Devo però ammettere che la signora o signorina meritava l’attesa: davvero notevole! Il suo accento e la sua altezza tradivano le origini sarde, ma i suoi bellissimi occhi verdi da gattina, le sue mani affusolate e il suo discreto posteriore che ero ben felice di seguire scodinzolando facevano passare tutto in secondo piano… Chiedo scusa alle signore che si potrebbero ritenere offese da quanto appena scritto, ma abbiate pazienza, sono un uomo quindi, per definizione, il cervello funziona solo in maniera subalterna agli ormoni!! Ora mi ricompongo e proseguo… (voto 8 alla selezionatrice).
Dunque, la tipa mi porta in una sala che aveva prenotato, ma che era abusivamente occupata da altri, ne cerca altre libere, ma non ne trova, così torniamo a quella di partenza, che tanto era grande, in un angolo per non disturbare gli altri tipi, che solo in un secondo tempo se ne vanno: voto 5 all’organizzazione.
A questo punto il copione e trito e ritrito e ve lo risparmio. Dopo arriva un signore, mio ipotetico nuovo capo nel caso venga assunto che mi fa’ il colloquio tecnico che, mi sembra essere andato bene. Devo dire che il tipo mi è parso, a pelle, molto simpatico e pure corretto: non mi ha taciuto il fatto che da quando c’è stata un ristrutturazione interna stanno avendo una grande turn-over. Dovete infatti sapere che questa ditta, che nel suo campo era il 4° produttore mondiale, nel 2005 ha comprato il 3° che è una ditta americana e da allora hanno cominciato a fare delle grandi manovre per ottimizzare la gestione della nuova grande baracca che si è venuta a creare e questo ad alcuni che erano lì da anni non è piaciuto così se ne sono andati.
Al termine del colloquio il signore con cui ho parlato sembrava soddisfatto e così pure la tipa che mi ha detto che la mia candidatura era interessante, che dovevano farci anche un po’ i conti sopra perché avendo già una esperienza sarei partito da uno stipendio più alto (meno male) e poi dovevano anche vedere, se mi assumevano, in quale, delle tre tipologie di prodotto che fanno, inserirmi. A quel punto ci siamo salutati.
La sera stessa ho chiamato un mio amico chi lavora lì da alcuni anni che mi ha detto che lì non ci si sta male, che però fare carriera è difficile (devo ancora sentire di un posto dove sia facile per la verità…) e che stanno pensando di delocalizzare la ricerca al di fuori dell’Italia il che mi interessa molto: oltre alla ditta che anno acquisito in America hanno anche uno stabilimento in Slovacchia e, ora come ora, pure loro stanno puntando sulla Cina: quindi, almeno sulla carta, le possibilità per andare all’estero ci sono di più li che dove lavoro ora. Il lavoro è più o meno lo stesso che svolgo qui, quindi molto vario, con una parte più grande dedicata alla programmazione; la ditta ha inoltre il vantaggio di essere servita da una linea di autobus ed è quindi molto più comoda da raggiungere: ciò significherebbe almeno un ora in più di sonno alla mattina. Inoltre credo che lì, a differenza che qui, gli straordinari li paghino (voto 8, con riserva, al lavoro). Alla luce di tutto ciò, se si fanno risentire per dirmi che sono interessati, la cosa sarà da valutare con molta attenzione… Vedremo, intanto per questo mese ci penso, poi, quando riaprono a settembre, se decidono di richiamarmi, se ne riparla…
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